Capitolo 26:

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All'alba, la ciurma riprende nuovamente il mare...

MIDORI POV'S:
Mi sveglio cadendo giù dal letto come sempre...
-Mi sa che il materasso non mi ama più.-
Sbadiglio sonoramente e mi tengo la testa con una mano...
-Credo di aver bevuto troppo ieri... o forse è la stanchezza?-
Ci metto un po' a focalizzare la stanza, guardo l'orologio notando che è ancora prestissimo.
«Che seccatura svegliarsi presto...»
Mi alzo, mio figlio Elio dorme beatamente, ma se faccio troppo rumore, rischio di svegliarlo e lui ha bisogno di dormire.
Metto una mano sulla sua fronte e con i miei poteri lo addormento più profondamente per almeno altre 2 ore... lo prendo in braccio e lo porto sotto la doccia insieme a me. Comincio ad ammazzare il tempo lavandomi lentamente corpo e capelli ripensando agli ultimi avvenimenti... specialmente alla mia sorta di "Laurea" in Guardian Angel che si avvicina sempre di più... e solo adesso mi rendo conto di non aver mai detto a tutta la ciurma che dovrò partire subito dopo aver ucciso il Demone che mi ha perseguitato giorni prima. Lavo via tutto il sapone cercando di essere veloce e usciamo dalla doccia gocciolanti di acqua, prima asciugo Hèlios e poi me stessa, indosso le prime cose che capitano, spazzolo i capelli e le piume delle ali.
Avvolgo la piccola Fenice in un grande telo sottile e colorato e lego le estremità attorno ai miei fianchi così da ritrovarmi il pulcino bloccato dietro la mia schiena, ma sostenuto dalla stoffa.
Con le mani libere, infilo le scarpe, prendo il cellulare ed esco di corsa.
La brezza mattutina è piacevole sulla nave dell'Imperatore, respiro a pieni polmoni e sento alcuni uomini affermare di essere impazienti di tornare nel Nuovo Mondo.
«Il Nuovo Mondo eh? Chissà com'è fatto...»
Vista: «È uguale a questo, solo...più pericoloso.»
Mi giro sorridendo allo spadaccino dall'aria spagnola...
«Buenos Dias Señor Vista.»
Vista: «Hai conosciuto i Pirati Amigo per caso?»
Domanda ridendo di gusto...
«Non pensavo ci fosse una ciurma di pirati che parlasse in questo modo.»
Vista: «Ne dovrai ancora vedere di stranezze in questo mondo, ma personalmente, non ho mai visto nessuna mamma portare così il suo "bambino".»
Ammette fissando Hèlios dormire sulla mia schiena dentro il telo...
«È un metodo più comodo, almeno ho le mani libere.»
Rispondo divertita agitando un po' le mani.
Una delle due viene afferrata con delicatezza...
Satch: «Buongiorno a te.»
Sussulto un po' dallo spavento e poi rido come una scema...
«Ti giuro che se diventa un'abitudine, te le suono.»
Satch: «Adoro spaventarti mia cara.»
Risponde con una linguaccia mentre mi abbraccia a sé tirandomi da un fianco...
Vista: «Fareste meglio a sbrigare le vostre faccende... nostro padre ieri sera ha convocato una "riunione" per questa mattina. Ve ne siete dimenticati?»
Lo fisso confusa...
«Una riunione?»
Vista: «Ecco come pensavo, tutta la serata a sbaciucchiarsi fa male!»
Satch cerca di dargli un pugno sulla testa ma lo spadaccino è veloce ad evitarlo mentre se la ride con gusto...
Vista: «Comunque, noi Comandanti dobbiamo essere presenti, anche tu signorina.»
«E io cosa c'entro?»
Vista: «Non lo so, ma devi esserci.»
Satch: «Sicuramente per la questione di Marco.»
Li guardo un po' sopraffatta dall'ansia, il cuoco mi afferra il polso e mi trascina in cucina per preparare qualcosa per colazione...
Satch: «Diavolo. Speravo in un confronto più ristretto.»
Borbotta mentre accende i fornelli e dà indicazioni ai suoi colleghi...
«Che vuoi dire?»
Domando preoccupata versando il caffè nelle tazzine che mi capitano a tiro...
Satch: «Voglio dire, quello che ha combinato Marco, perlopiù è una questione che riguarda me, te e lui. Ma se ci pensiamo bene, sono coinvolti anche Ace e nostro Padre. Quindi la questione dovremmo risolverla tra di noi, non c'è bisogno di richiamare anche gli altri.»
-Già... quella testa di ananas ha mentito a suo padre...-
«Se ha convocato tutti voi comandanti... forse ha preso questa cosa seriamente. Ho un po' paura...»
Sospiro scoraggiata sistemando i piattini e le tazzine nei vassoi...Satch mi accarezza dolcemente la guancia...
Satch: «Non devi avere paura, ci sono io con te.»
«E se dovrò andarmene?»
Satch: «In quel caso, verrò con te. Non ho intenzione di lasciarti da sola.»
Arrossisco e sorrido mentre mi lascia un bacio sulla fronte, mi dà la giusta carica per prendere i vassoi pieni e portarli sui tavoli nella sala.
Però dopo un po', con fatica, tento di tenere alto il buon umore sentendo gli sguardi addosso dell'Imperatore stesso e di alcuni Comandanti.
Mi prendo un po' di tempo per sgranocchiare qualcosa insieme a Elio e con la compagnia di Satch, Ace e Halta, cercano di rassicurarmi... ma non ne voglio a che sapere.
A metà mattinata, uno per volta, i Comandanti si recano nella cabina personale del Padre... io sono l'ultima, però mi ritrovo con i piedi piantati a terra proprio a pochi passi dalla porta della stanza...
-Lo sapevo che dovevo entrare prima degli altri! E ora che faccio?-
Tremo dalla paura...che buffa cosa, non temo i Demoni però mi spavento facilmente per un mortale...forse perché non voglio deluderlo?
Busso delicatamente alla porta e aspetto.
Elio è appollaiato sulla mia spalla e mi guarda con curiosità, alla fine, qualcuno apre la porta ed entro con un po' di esitazione.
La porta si chiude dietro le mie spalle e mi ritrovo in mezzo ai miei compagni posizionati di fronte all'Imperatore che è seduto sul suo letto con quelle fastidiose flebo attaccate addosso.
Edward: «Vieni avanti.»
Faccio qualche passo fino a ritrovarmi in prima fila, accanto a me c'è Marco con il suo solito sguardo da sbruffone e le braccia incrociate sul petto...
Edward: «Io so che è successo qualcosa fra di voi. E so anche che qualcuno sta mentendo un po' troppo per i miei gusti. Parlate.»
-credo sia meglio non perdere tempo...-
Prendo un bel respiro per scaricare la tensione.
Mi faccio avanti e parlo per prima.

SATCH POVS:
Fisso la mia ragazza, racconta tutta la vicenda nei minimi particolari...mio fratello Pugno di Fuoco mette una mano sulla mia spalla come sostegno, ci guardiamo, consapevoli che Marco negherà ogni cosa o tenterà di trovare qualche scappatoia.
Midori: «Quando tuo figlio Marco, mi ha confessato i suoi presunti "sentimenti", io ero confusa, insomma una persona può davvero cambiare così da un giorno all'altro? Io ci credevo ben poco...»
Mi sale il sangue al cervello per questo dettaglio... ora così su due piedi non ricordo se questa cosa mi è stata detta dalla ragazza stessa o da mio fratello Ace... non pensavo che la gelosia fosse così pesante...
-Che cosa?-
Quasi mi butto sulla Fenice per ucciderlo, ma vengo trattenuto dai miei compagni...
Midori: «In quel momento, mi sono tirata indietro. Solo dopo sono intervenuti Ace e Satch. Il resto lo sapete tutti quanti. Pugno di Fuoco e la Fenice, quella sera stessa, hanno lottato per tutta questa storia piena di bugie e inganni.»
Segue una breve pausa e infine sospira...
Midori: «Questo è quanto.»
Fa un passo indietro e il suo pulcino gli salta in braccio.
Nostro fratello va avanti e racconta la sua versione dei fatti...
Marco: «Inutile ripetere tutta la storia che ha raccontato Midori. Ma ha sbagliato su molte cose, per esempio: Io ho sempre detto la verità, non ho mentito a nessuno di voi, lei compresa.»
«Sporco bugiardo.»
Ace e Vista mi trattengono dalle braccia onde evitare risse...
Midori: «Sei veramente falso...»
Marco: «Ha parlato la signorina perfettina. Ti credi di essere buona e dolce come vuoi far credere?»
Midori: «Io almeno ammetto i miei errori e dimostro la mia sincerità.»
Marco: «Certo certo... in pochi giorni tutti son bravi a raccontare puttanate per mettersi in mostra.»
Midori: «HAI ROTTO I COGLIONI.»
Marco: «TU NON SEI DA MENO.»
Edward: «SILENZIO!»
Nostro Padre urla così forte da far calmare gli animi bollenti di tutti noi... dopo un attimo di pausa riprende il discorso tirando fuori il Tone Dial...
Edward: «Vi ho messo entrambi alla prova. Ascoltando le vostre versioni, ho ricollegato il tutto a ciò che ho sentito dal Dial. Marco, sono davvero deluso da te. Bugiardo fino all'ultimo. Tu che sei sempre stato il mio braccio destro, come posso fidarmi di te dopo tutto questo?»
Mio fratello non risponde, si limita ad abbassare la testa. Nostro Padre cambia espressione e riconosciamo quello sguardo...
-Ora arriva la batosta. Il verdetto finale è...-
Edward: «Marco, sei declassificato a sottoposto della tua stessa Divisione. Midori, prendi il suo posto.»
Midori: «C-cosa?»
Marco: «...al diavolo.»
Midori: «E-ehy non scherziamo!»
Edward: «CASO CHIUSO. FUORI DAI PIEDI!»
Marco esce per primo spalancando la porta con un calcio rompendola del tutto, se ne va lanciando chissà quali maledizioni.
Midori: «S-sissignore...»
Anche lei esce di corsa, ma non tanto per il fatto di non voler far arrabbiare di più papà, piuttosto Elio è sul punto di piangere dopo tutte quelle urla.
Varco la soglia e la raggiungo sul ponte, sola con il suo amico tra le braccia...
«Tutto bene?»
Si gira spaventata, poi ride leggermente...
Midori: «Ero sovrappensiero...»
«Per quello che è appena successo?»
Midori: «Volevo dire qualcosa, ma tuo padre quando si arrabbia mi fa talmente paura che farlo innervosire ancora di più non sarebbe stata una buona idea...»
Ammette nervosa...
Midori: «Ah, anche perché lui stava per scoppiare...»
Aggiunge accarezzando i ciuffi piumati del pulcino intento a mangiucchiare un biscotto...
«Hai mai avuto un incarico del genere?»
Midori: «Si ma... totalmente differente da questo...»
La abbraccio dolcemente stampandogli un bacio sulla fronte...
«Se avrai problemi ci sono io insieme agli altri.»
Sorride ringraziandomi, gli ex sottoposti della Fenice rendono conto alla ragazza quanti sono numericamente... e per poco non sviene...
Midori: «Ho bisogno di distrarmi...»
«Sei fortunata è l'ora di pranzo.»
Mi trascina giù lungo le cucine armandosi di pentole e padelle...
-Ansiosa a dir poco...-
La rassicuro gentilmente e mi metto anche io al lavoro.

Legame IndissolubileWhere stories live. Discover now