Capitolo 19:

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Il giorno successivo...

SATCH POV'S:
Appena sorge il sole, spengo la lanterna usata durante la notte e mi stiracchio i muscoli dalla stanchezza...
-Non vedo l'ora di andare a dormire... ma allo stesso tempo vorrei rimanere qui con lei...-
Midori: «Sono davvero stanca, mi farò una bella dormita.»
Ammette lei sbadigliando mentre tiene Elio in braccio...
«Guarda il lato positivo, ci siamo divertiti insieme...»
Midori: «Si, molto di più rispetto a quando ho fatto il turno con Marco.»
Mi blocco ancor prima di iniziare a scendere...
-Quello stronzo...-
«Quell'idiota non ha avuto il senso della delicatezza...»
Mi guarda stranita...
«Intendevo per quelle leggere lesioni che ti ha fatto ai polsi...»
Fissando intensamente le sue mani...
Midori: «Ormai è tutto passato, le ustioni erano sparite nel giro di poche ore.»
Ammette energicamente...
«Ti ha detto qualcosa di sgradevole?»
Mi fermo e la guardo seriamente...
«Midori, ti prego, devo saperlo...Marco ti ha detto qualcosa di pesante?»
Mi guarda stranita, ma poi parla con calma...
Midori: «Mi ha solo definita presuntuosa. Ehy forse lo sono, ma si è visto lui? Egoista di merda. Poi siccome c'era Fossa al timone della nave, Marco ha detto che sarebbe sceso lui ad avvisare il comandante di virare verso l'isola del Festival Estivo, visto che, secondo la Fenice, Fossa era piuttosto irritabile. Io gli ho chiesto se era sicuro di voler scendere e lui mi ha detto di stare zitta e mi ha infastidito. Niente di più. E poi gli ho raccontato del massacro della mia famiglia. Stop.»
-Lo uccido...-
Midori: «Satch non fate cavolate e non attaccate briga...lasciamo che si comporti cosi anche se mi ferisce. Ancora non si rende conto che prima o poi resterà solo. Mi dispiacerebbe, ma se lo merita.»
«Lui ti piace?»
Stringo i pugni maledicendo me stesso per la domanda stupida... chiude la bocca fissandomi confusa...
Midori: «Cosa? Certo che no. Come ti è venuto in mente?»
Abbassa la testa sentendosi ferita...
-Diavolo...come dovrei rispondere ora?-
«P-perché...da come parli di lui...ti preoccupi tanto. Io so che è nella tua natura aiutare il prossimo, ma... guardalo bene... non ha mai accettato il tuo aiuto... e tu non meriti di farti dire determinate cose da una persona che vuole solo umiliarti. Vale davvero la pena stargli dietro se questa persona non fa altro che allontanarti e trattarti male? Già nel tuo mondo ne hai passate tante, non voglio che tu soffra anche qui.»
Spalanca gli occhi guardandomi intensamente, ricambio lo sguardo cercando di fargli capire l'amore che provo per lei...
Midori: «Hai ragione...ma io non riesco a farne a meno di aiutare qualcuno...»
«Lo so, ma se questo comporta la mancanza di rispetto nei tuoi confronti io non lo accetto. E credo che nemmeno tu voglia questo. Vero? Io so che ti sai difendere da sola, ma quando è troppo è troppo.»
Mi avvicino a lei mettendogli le mani sulle spalle delicatamente e mi guarda pensierosa...
Midori: «Devo cominciare a dare meno corda a tuo fratello.»
«Perfetto, perché facendo così, rispetti anche te stessa.»
Sorridiamo insieme e ci dirigiamo verso le nostre stanze, incrociamo Marco, come al solito ci guarda storto.
-Ma che vuole ancora?-
Lo fisso in cagnesco finché ci passa accanto...
Marco: «Che hai da guardare?»
«Sei tu quello che guarda male tutti quanti.»
Midori: «Satch, ti prego...»
Marco: «Ecco bravo ascolta la tua fidanzatina.»
Ride sarcasticamente mentre si allontana...
«Io almeno ho qualcuno con cui parlare, caprone.»
Sorrido beffardo mentre ci fissiamo di sottecchi...
Midori: «Per favore andiamo via...»
Mi tira via per una mano e la seguo...
«Ti accompagno nella tua stanza.»
Sorrido gentilmente guardandola, arrossisce e annuisce prendendo ancora più comodamente in braccio il suo piccolo pulcino.
Appena arriviamo davanti alla soglia della sua stanza, apre delicatamente la porta e aspetto che entra per prima...
Midori: «Grazie per avermi accompagnato...»
«M-ma f-figurati...grazie a te per la compagnia...»
Arrossiamo entrambi e mi ritrovo nuovamente a fissarla come un ebete...
Midori: «Q-quando vuoi...è stato un p-piacere...»
Mi avvicino piano e gli lascio un bacio leggero sulla guancia destra...diventa così più rossa, peggio del fuoco di Ace...
«B-buonanotte, anzi...d-dovrei dire...buongiorno.»
Sorridiamo persi nei nostri sguardi, lei entra nella sua stanza guardandomi fino a quando chiude del tutto la porta.
Corro subito sulla mia amaca nella stanza che condivido con la maggior parte dei miei fratelli e mi ci butto di sopra a peso morto, ma con la testa sulle nuvole... non smetto di sorridere, ho perso la testa per quella ragazza...
-Allora è questo il vero amore? Quando vedi la persona che ami perdi la testa, il cuore trabocca di amore e gioia, l'anima esplode fuori dal tuo corpo con l'ardente desiderio di unirsi a quella della persona che ami, le gambe cedono ma allo stesso tempo fremono di energia nel raggiungere la tua amata e...diamine, da quando sono così romantico?-
Rido di gusto nascondendo il viso con entrambe le mani anche per l'imbarazzo...
-Ti amo...Midori.-
Mi addormento pensando solo e soltanto a lei.

MIDORI POV'S:
Mi appoggio con la schiena contro la porta, ripensando a ciò che è successo...mordo leggermente le labbra e mi lascio scivolare a terra...
-Dio mio.. è un sogno o la realtà? Mi ha...mi ha...-
Tocco la guancia ancora incredula al bacio...
-Mi ha baciato, proprio qui...con una dolcezza che non avevo mai sentito prima d'ora. Allora gli piaccio? No, forse mi sto facendo troppi film mentali... ma era così sincero. Come potrebbe mentirmi? E poi i suoi occhi, incrociare i nostri sguardi, sta diventando il nostro momento speciale, un momento nel quale cerchiamo la serenità. E che dire delle sue dolci parole? Lui è così legato a me... ma sarà un legame sentimentale... o no?-
Mi rialzo intontita e, barcollante, vado a sdraiarmi sul mio letto insieme ad Hèlios e mi giro a guardare il mazzo di fiori...quei fiori che, mi sono stati regalati dall'uomo che silenziosamente mi ha rubato il cuore...
«Ti Amo, Satch...»
Sorrido crollando nel sonno mentre il suono e le onde del mare mi cullano.

MARCO POV'S:

A Mezzogiorno in punto...
-Vorrei proprio sapere perché tutti si comportano stranamente oggi. E non mi aspettavo di essere ignorato ed evitato così da tutti.-
«Izo ci sono novità?»
Gli domando mentre addento il pranzo, mi guarda con disinteresse...
Izo: «No, solite cose.»
Lo guardo accigliato e mi accorgo che mio fratello Ace mi fissa insistentemente con serietà...
«Perché mi guardi così?»
Sobbalza dalla domanda improvvisa...
Ace: «Ah...ero sovrappensiero, tutto qui.»
Risponde leggermente agitato continuando a mangiare...
-Si, certo. Non mi fregate tanto facilmente.-
Mentre li guardo confabulare fra di loro, ripenso alla scena di stamattina... quei due che rientrano insieme nelle loro stanze dopo il turno notturno...
-La penitenza del compleanno non era uno scherzo... credo che sia stato tutto organizzato...anche il turno di questa notte...-
Mi guardo intorno notando che alcuni dei miei compagni, parlano in una sorta di "codice"...
-Non gli conviene fare i furbi con me.-
Finisco il pranzo quando sentiamo dei boati provenire dall'esterno...
«Spari di cannoni.»
Subito dopo, un nostro subordinato si precipita di corsa annunciando l'arrivo di 3 navi della Marina, a capo vi sono i Vice-Ammiragli Momonga e un certo Bastille... quest'ultimo dev'essere un Marine del Nuovo Mondo...
Vista: «Finalmente! Era da un po' che non succedeva qualcosa di bello.»
Disse lui con sorriso sarcastico alzandosi da tavola e andando verso l'uscita... ammetto che stavo cominciando ad annoiarmi...quei due Marine devono avere un bel coraggio ad affrontarci...nemmeno il Grand'Ammiraglio Sengoku osa avvicinarsi a noi con 3 sole navi...
Ace: «Andiamo a divertirci.»
Risponde determinato mio fratello che viene seguito dai suoi sottoposti più alcuni di noi comandanti...
Edward: «Tu non vai?»
Domanda nostro padre guardandomi con incitazione...
«Certo che sì, vorrei proprio vedere chi è questo Bastille.»
Sorrido beffardo e lui ricambia divertito, mi alzo e vado direttamente sul ponte.
Al mio arrivo, una delle 3 navi è abbastanza grande da contenere poco più di 600 Marine, la seconda invece, è una da carico per le provviste e i tesori sottratti ad altri pirati, e la terza nave è così piccola che a malapena contiene una cinquantina di soldati...la maggior parte di noi si trova su quella più grande, comandanti compresi, altri ancora si occupano delle altre due.
Non ci penso più di due volte, attivo i miei poteri e raggiungo i miei compagni buttandomi nella mischia vicino a mio fratello Ace...
«Com'è la situazione?»
Domando lottando contro i soldati ferendoli gravemente...
Ace: «Al solito, sono piuttosto mollaccioni, ma a quanto pare, i più tosti sono quei due Vice-Ammiragli...»
Risponde serio fissandoli intensamente...
«Momonga lo avevamo già incontrato, Bastille mi è nuovo...»
Scrutando la battaglia intorno a me, noto che manca qualcuno...
«Dov'è Satch?»
Ace: «Sulla nave da carico, tra poco sarà qui.»
-Idiota, lascia a noi il lavoro pesante.-
Mi concentro sui soldati e riparto all'attacco.

MIDORI POV'S:
Mi precipito immediatamente sul ponte della nave, subito dopo aver udito i boati degli spari di cannone e mi rendo conto che si tratta di un attacco da parte della Marina, 3 navi contro la Moby Dick dell'Imperatore.
Spicco il volo fiondandomi direttamente su quella più grande buttandomi nel bel mezzo della lotta assieme ai miei compagni...
«Perdonate il ritardo...»
Halta: «Nessun ritardo, sei in orario... è iniziato adesso il divertimento!»
Ridiamo insieme e riprendiamo la lotta... al contrario dei pirati, io preferisco stordire i nemici... sono semplici umani, non posso ucciderli, ameno che non si trattavano di demoni o di casi di estrema necessità...
-Forse è meglio non esporsi troppo...-
Decido di usare pochi poteri: Quelli elettrici e di guarigione...i restanti li maschero mettendoli come mana di riserva.
Mentre metto a dormire i soldati, un omaccione si avvicina di soppiatto dietro le spalle di Vista e Jozu intento a colpirli con uno spadone enorme... scatto verso di loro e senza farmi scoprire, creo uno spadone simile a quello del Marine e intercetto il suo attacco bloccandolo appena in tempo...
«SEI UN CODARDO!»
Gli altri due si girano verso di me e mi aiutano a sostenere il peso della spada...li ringrazio e annuiscono sorridenti...
Jozu: «Bastille, non credevo che potessi cadere così in basso.»
Vista: «La tua zanbato Shark Cutter non ci spaventa!»
«Quest'armadio si chiama cosi?»
Bastille: «Qualcosa di strano ragazzina spennacchiata?»
«No ma... se fossi più violenta... ti facevo saltare la testa!»
Elettrizzo la sua zanbato per fargli perdere il controllo e con tutta la forza che ho, lo respingo lontano da noi.
Si dimena per le ustioni subite e al contempo stesso ringhia infuriato...
Bastille: «Questa me la paghi dannata mocciosa!»
Vista: «A questo ci pensiamo noi Midori!»
Jozu: «Vai dagli altri!»
Annuisco e torno indietro affiancando Ace, Marco e Satch intenti a usare i loro poteri...
Marco: «Non ci serve il tuo aiuto.»
Commenta lui irritato...
«Marco non è il momento!»
Schivo e contrattacco i soldati della Marina: con le ali creo folate di vento talmente forti da spedirli in mare, altri li stordisco e ad altri ancora gli faccio perdere i sensi con le scosse elettriche, metto fuori uso la maggior parte delle armi che possiedono mentre in lontananza sento altri boati di cannone e la nave militare più piccola inizia a colare a picco.
Halta:«SPOSTATEVI!»
Tutti e 4 ci accorgiamo appena in tempo di un fendente scagliato da una chissà quale spada avvicinarsi verso di noi e lo schiviamo prontamente, ma appena mi rialzo, vengo bloccata alle spalle e una lama mi viene puntata sul collo...non provo nemmeno ad agitarmi, sapendo bene che non posso morire così facilmente...
Momonga: «Ti ho presa finalmente.»
La voce del Vice-Ammiraglio è sarcastica e trionfante mentre mi mette le manette di algamatolite marina ai polsi...
Satch: «MIDORI!»
Ace: «Ti conviene lasciarla altrimenti...»
Momonga: «Altrimenti cosa?»
Sorride beffardo premendo la sua spada sulla mia gola causando un piccolo taglietto da cui esce una goccia di sangue...
Momonga: «Così tu saresti Midori? Non pensavo di trovare un'abitante di Skypiea nella ciurma di Barbabianca.»
Marco: «Lei non fa parte della nostra ciurma.»
Lo guardo con gli occhi spalancati, è davvero così bastardo da dire una cosa simile... resto calma e mi rivolgo al Marine...
«E io non credevo come un rammollito come te fosse tanto capace di attaccare un Imperatore.»
Momonga: «Brutta insolente.»
Sta per tagliarmi la gola, sorrido ai miei compagni, capiscono quello che ho in mente e ritornano al combattimento...
Momonga: «A quanto pare ti hanno lasciata sola.»
Ride sarcasticamente...
«Già, perché tu non hai previsto questo!»
Dal mio corpo fuoriescono scariche elettriche che costringono il Marine a liberarmi, con le ali formo un tornado di vento per sollevarlo in aria e mentre si riavvicina a me mediante la caduta salto e con un calcio netto nella pancia lo spedisco sottocoperta frantumando il ponte della sua nave e rompo le catene ai polsi...di nascosto rigenero il taglietto sotto il collo e mi avvicino poi alla falla causata dall'impatto del corpo del Marine mentre nelle mani sprigiono l'elettricità e il vento...
Momonga: «Io ti ammazzo!»
Salta fuori senza preavviso con la sua spada alta sulla testa pronto a colpirmi, genero uno scudo elettrico sull'avambraccio sinistro e attutisco l'impatto con l'arma...
Momonga: «Come hai fatto a liberarti delle manette?»
Domanda sorpreso...
«Non so, magari mi sono fatta aiutare...»
Rido soddisfatta.
Momonga: «Tu e tutti gli altri pirati siete il male di questo mondo!»
«Ti sbagli! I pirati di Barbabianca vogliono la Pace e anche io, come loro, mi batto in favore di questo e della Libertà! »
Piazzo una ginocchiata nello stomaco del Vice-Ammiraglio così forte da farlo piegare in due, gli rompo la spada grazie alla forza ed energia elettrica raccolta nella mia mano e con un calcio sul mento vola a qualche metro di distanza da me.
Mi volto appena in tempo per bloccare con le mani la dannatissima zanbato del Vice-Ammiraglio Bastille...
«Ora mi hai rotto i coglioni.»
Bastille: «Ma non mi dire!»
Preme sempre di più il suo spadone su di me costringendomi a piegarmi sulle ginocchia...
-Merda, sembra sia diventato più forte di prima.-
Satch: «Black Hole!»
Ace: «Croce di Fuoco!»
La zanbato viene risucchiata dal potere di Satch, mentre Ace ustiona quasi gravemente le braccia e le gambe del Marine dandomi la possibilità di allontanarmi...
«Ace, incendiagli la maschera! Satch, attiralo verso di te!»
Fanno come ho chiesto, il fuoco brucia lentamente la maschera di Bastille mentre viene trascinato dal potere oscuro, mi metto sulla traiettoria e quando è vicinissimo, lo alzo leggermente con i miei poteri fino a farlo passare sopra di me e mi preparo a dargli un calcio ben assestato alla pancia...ma ho calcolato male i tempi... e becco proprio i gioielli di famiglia del Vice-Ammiraglio causando un sonoro suono di vetri rotti mentre viene spedito in mare...
-Ahia...-
Alcuni uomini presenti che hanno visto la scena si tengono i gioielli di famiglia in preda al dolore che percepiscono.
Mi ricompongo e a pensare alla scena mi trattengo dal ridere...
Marco: «Idioti non state lì imbambolati e andiamocene!»
Prima di abbandonare la nave mi rivolgo al Vice-Ammiraglio Momonga che fa fatica a reggersi in piedi...
«Ricorda Momonga! La vostra idea di Pace va revisionata e fareste bene a stare alla larga da questa ciurma, se non volete essere privati dei vostri...gioielli di famiglia.»
Con una potente folata di vento spedisco le restanti 2 navi della Marina al largo dell'oceano in modo tale che non possano mai raggiungerci e mi riunisco ai miei compagni di ciurma.
A bordo tutti sono entusiasti per i rifornimenti di cibo trovai e dei tesori che hanno recuperato che erano stati confiscati dalla Marina...
Izo:«Ragazzi è andata meglio di quanto ci aspettassimo.»
Vista: «Niente male, davvero niente male signorina.»
Ace: «E che colpo basso...»
Ci guardiamo tutti a vicenda ripensando a quello che ho fatto intenzionalmente a quel Bastille e scoppiamo a ridere...
«Non volevo farlo, credetemi! Ma è stato un pessimo tempismo.»
Satch:«Scherzi? È il migliore colpo che abbia mai visto!»
Ace: «E hai fatto bene a non esporti così tanto al nemico.»
«L'ho fatto per una questione di sicurezza...a proposito... quella scena è stata registrata dal mio cellulare...»
Lo prendo dalla tasca mostrando ai presenti il video della rottura dei cosiddetti gioielli di famiglia del Vice-Ammiraglio Bastille e ridiamo ancora... qualche volta mi capita di essere imbranata.
Marco: «Ora avremo ancora di più la Marina alle calcagna per colpa tua.»
Lo guardo di storto...
«Cosa? Colpa mia? Non avevo la minima intenzione di starmene con le mani in mano!»
Marco: «Se tu fossi rimasta ferma dov'eri, i Marine non avrebbero saputo della tua presenza.»
Ragiono bene su ciò che ha detto...
«Se rimanevo al mio posto, risultavo come una codarda con la coda di paglia. E ci ho pensato bene a non mostrarmi così tanto ai vostri nemici. Per non parlare del fatto che tu stesso hai detto a quel Momonga "Lei non fa parte del nostro equipaggio". Sono qui come vostra ospite, faccio quasi esattamente le vostre stesse cose, tecnicamente faccio parte della vostra ciurma anche se solo per metà. Bel tentativo di umiliarmi, Marco.»
Edward: «Cosa succede qui?»
L'imperatore sale sul ponte accompagnato dalle infermiere, Tate tiene in braccio il mio Hèlios e mi assicura che sta bene...
«Si stava discutendo...»
Edward: «Riguardo a che cosa?»
Domanda l'uomo mentre si mette sul suo trono...
Ace: «Marco non accetta Midori come una di noi, anche se per un tempo incerto e che non voglia che si immischia nelle nostre cose, tipo l'assedio di prima contro la Marina.»
La Fenice guarda furiosamente Pugno di Fuoco pronto a saltargli addosso e ucciderlo, ma Ace non se ne cura...
Edward: «È vero questo, Marco?»
Non risponde, mi fissa intensamente con la rabbia ardente negli occhi...
Marco: «Ti credi davvero una di noi?»
«No, ma se sono qui, dovevo adeguarmi prima o poi. Giusto?»
Marco: «Ti sfido in un duello. Se vinci resti qui come ospite, se perdi te ne vai oggi stesso.»
Spalanco gli occhi per la richiesta e non sono l'unica...
Edward: «Non voglio risse e combattimenti.»
Interviene Barbabianca...nel mentre, la "notizia" del duello si è già sparsa su tutta la nave e tutta la ciurma si riunisce attorno a noi...
-Ma guarda tu...sembra che dobbiamo dare uno spettacolo da Circo...-
Ace: «Marco, sei serio o cosa?»
Satch: «No, è solo un'idiota. E anche capriccioso.»
Marco: «Chiudete il becco voi due.»
Vengono trattenuti prima che se le diano di santa ragione... molti mi guardano domandandosi chissà cosa nella testa, altri mantengono lo sguardo serio...Halta tenta di convincermi a non accettare...
Halta: «Se perdi e te ne vai, tu e Elio sarete di nuovo soli, a volte è meglio non accettare piuttosto che rischiare...per favore Midori. Non farlo.»
Sposto lo sguardo da lui al Comandante della 1° Divisione sentendomi sotto pressione... ho paura di perdere e di fargli male, ma allo stesso tempo vorrei riempirlo di botte e di dimostrare che per una volta valgo qualcosa...
«Accetto!»
Mi guardano increduli tentando ancor di più di farmi cambiare idea...
Satch: «Ti prego ripensaci, non fare cavolate.»
Si avvicina sussurrando al mio orecchio...
Satch: «Non voglio che tu te ne vada...»
Arrossisco a sentire queste parole...
-Non vuole che...-
Mi ricompongo e sorrido...
«Allora ho un motivo in più per farmi valere.»
Mi avvicino alla Fenice...
«Accetto nuovamente la tua sfida.»
Sorrido determinata tendendo una mano verso di lui...
Marco: «Ti faccio a pezzi.»
Se ne va al centro del ponte, senza stringere nemmeno amichevolmente la mia mano...
-Rimarrai solo, Marco...sei consapevole di questo?-
Mi metto di fronte a lui preparandoci all'imminente scontro

Legame IndissolubileOù les histoires vivent. Découvrez maintenant