Capitolo 19

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L'autrice di questa storia è LiveLifeInTheRain; questa è solo la traduzione fatta da me, tamafune.

Questa mattina indossai una camicetta e una gonna, il mio normale abbigliamento per andare a lavoro.

Io e Chase entrammo in macchina per andare a lavorare e non perse tempo, la sua mano afferrò la mia coscia.

"Aprile." Mi disse e lo guardai per pochi secondi per poi guardare di nuovo la strada.

Probabilmente non ha voluto fare sesso ieri sera per farlo oggi ma non posso, ero incredibilmente dolorante, ma non voglio mai fermarmi.

Aprì le cosce e fece scivolare la sua mano sopra la mia coscia per poi scomparire sotto la mia gonna.

"Chase." Gemetti e riuscì a capire che stava sogghignando, coglione. Misi una mano su di lui e afferrai la sua dura erezione. Se vuole farmi questo, mi assicurerò di ricambiargli il favore.

"Se non togli ora la tua mano, mi fermerò e ti scoperò ora, in una strada affollata." Disse e capì che era una minaccia.

"Lo farò quando lo farai anche tu." Dissi e infilò un dito dentro di me prima di togliere la mano. Lo guardai mentre si succhiò il dito ed io tolsi la mia mano da lui.

"Non vedo l'ora di quello che ti aspetterà più tardi." Disse e tirò fuori una scatolina dalla tasca e me la porse.

"Che cos'è?" Chiesi e mi guardò.

"Aprila." Mi disse e l'aprì per vedere un paio di palle, so che cosa sono.

"Chase." Dissi, non ero sicura.

"Voglio che te le metti dentro." Non c'era neanche bisogno di guardarmi per sapere che non era una richiesta ma un obbligo.

"Non penso proprio." Voglio dire, Riley sarà lì.

"Ho detto che te le devi mettere dentro Bry, ora." Il mio cuore iniziò a battere più veloce quando non mi diede altra scelta. Scivolai un po' più giù dal sedile e mi guardò con la coda dell'occhio mentre le misi dentro di me per poi risedermi composta. Squittì per la strana sensazione delle palle dentro di me.

Dannato. Perché non potevo avere un ragazzo normale che facesse sesso normale?

Perché il normale è noioso. A me piace quello che mi fa, quando è dominante ma se mi sento davvero a disagio a fare qualcosa so che non mi spingerà oltre. Insiste ciò che serve per farmi provare ciò che segretamente ho sempre avuto voglia di provare ma che non ammetterei mai.

"Cazzo." Urlai dalla sorpresa quando ci fu una forte vibrazione dentro di me e Chase rise. Aveva un piccolo aggeggio nella sua mano e imprecai contro di lui.

Ci fermammo al semaforo rosso e si sporse verso di me per ammanettarmi alla portiera della macchina.

"E ora non puoi toccarti." Lo guardai sorpresa.

"Mi stai prendendo in giro cazzo?" Chiesi infastidita.

"No." Fece correre la sua mano sotto la mia gonna e pressò un dito contro il mio clitoride e cambiò la vibrazione con un ritmo più pulsante e gemetti.

"Chase fermati." Mi lamentai.

"Tu verrai per me in macchina prima di andare a lavoro e dopo ti legherò alla mia scrivania e succhierai il mio cazzo." Mi disse e gemetti perché lo volevo così tanto. Odio il fatto che lo amo.

Quando parcheggiammo fuori dal lavoro mi guardò e mi toccò il clitoride e le mie pareti vaginali si restrinsero contro le palle e senza vergogna allargai ancora di più le cosce per dare a Chase miglior accesso al mio clitoride.

Dominating Love [Book 2]- Italian translationWhere stories live. Discover now