Capitolo 32

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L'autrice di questa storia è LiveLifeInTheRain; questa è solo la traduzione fatta da me, tamafune.

Io e Chase eravamo sulla nave e i telefoni erano ufficialmente spenti e le nostre due settimane isolati dal resto del mondo avevano finalmente inizio.

Ero felice mentre raggiungemmo la nostra stanza, la nostra casa per due asettimane, non riuscivo a crederci che dopo aver lavorato dalle dieci alle dodici ore al giorno, ci lasciavamo finalmente tutto alle spalle. Un amico di Chase si è proposto di dare una mano al lavoro mentre noi non ci siamo.

Nella mia mente sperai che restasse per sempre. Se se la caverà bene in nostra assenza, potremmo anche assumerlo quando torneremo.

"Smettila di pensare al lavoro." Mise le sue braccia attorno a me da dietro.

"Come fai a sapere che sto pensando al lavoro?" Gli chiesi.

"Perché ti preoccupi troppo." Disse mentre mi tolse il vestito e lo lasciò cadere a terra.

"Di già?" Chiesi e Chase annuì.

"Ti stai lamentando?" Mi chiese.

"Per niente." Gli tolsi la maglietta e feci un paio di passi indietro, togliendomi il reggiseno e le mutandine prima di gettarmi sul letto.

Chase si tolse i pantaloni e i boxer per poi unirsi a me sul letto. Questa nave non era stata neanche completamente caricata che già era dentro di me. Misi le mie mani ai lati della mia testa mentre si spinse forte dentro di me e sentì una scarica di dolore prima di gemere.

Mi piace quando mi fa un po' male.

Non avevamo fatto i preliminari, volevo solo il suo membro dentro di me o sarei impazzita. Circondai il suo bacino con le gambe e lo tirai il più possibile a me e gemette mentre si perse in me e come sempre, mi fece venire per prima.

Mi strofinai contro i suoi fianchi mentre venni, stringendomi attorno a lui e mi guardò, le emozioni e gli sguardi di pura beatitudine sul mio viso mentre mi fece raggiungere l'orgasmo. Lo spinsi sulla sua schiena immediatamente e mi aggrappai alla tastiera del letto e lo usai per aiutarmi a muovere i miei fianchi più velocemente.

"Scopami così angelo." Mi tolse i capelli dal viso e mi succhiò il capezzolo nella sua bocca e mi strinsi di nuovo attorno a lui mentre mi fece muovere più velocemente. Mi alzavo e abbassavo su di lui e si aggrappò ai miei fianchi, aiutandomi ad andare ancora più veloce.

"Merda." Gemetti quando mi avvicinai al limite e ad un tratto mi capovolse sulla schiena facendomi urlare per la sorpresa e mi tenne i polsi contro il materasso mentre mi scopò così forte da farmi male e venni sotto di lui, proprio come piace a lui e lo sentì venire dentro di me.

Ci mancava l'aria ed eravamo petto contro petto, cercavamo di riprendere fiato mentre restammo lì fermi.

"Ti amo." Ruppe il silenzio e un enorme sorriso comparve sul mio viso.

"Anch'io ti amo." Ci vestimmo e uscimmo fuori dalla stanza per andare a vedere che cosa bisognava fare in caso di incidente. Dovemmo anche portarci i nostri giubbotti di salvagente, erano fastidiosi, ma capì che le merdate possono capitare e quindi la sicurezza viene per prima.

Non vogliamo finire come quelle persone che erano sulla nave affondata in Italia.

Appena finì il corso di sicurezza andammo all'ottavo piano, dove c'era un enorme area piena di cibo, ma tutto questo ben di Dio era già incluso nel prezzo della crociera.

Presi la pizza e mangiai molto velocemente per poi scappare nuovamente nella nostra stanza fino a quando ero così dolorante da non poter più continuare ma ciò non ci impedì di proseguire dopo la cena.

Dominating Love [Book 2]- Italian translationDove le storie prendono vita. Scoprilo ora