CAPITOLO TRENTADUE

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In tutti questi anni non sono mai stata così responsabile in tre settimane, lavoro regolarmente senza nessun tipo di problema e dopo una lunga discussione con i miei genitori, mi diedero la parte dietro della casa in modo che io non spenda i miei soldi nell'affitto di un'appartamento quando invece loro possono risolvere la cosa in due secondi.
Mi chiedo sinceramente cosa manchi a questa famiglia, fanno sempre tutto per noi senza chiedere nulla in cambio, é fantastico da una parte e dall'altra fa un po riflettere, insomma.
É da anni che sono cosi con me e invece di essere una figlia esemplare, gli do tanti dispiaceri continuamente, non immagino come si sentano.
Mi alzai stanca e ancora piú depressa dei giorni precedenti, ho una sensazione strana che mi devasta al solo pensiero, so perfettamente che é a causa del marito perfetto che ho o che avevo, ma per la mia ignoranza l'ho messo da parte come un'oggetto e adesso mi ritrovo qui da sola a rimuginare su tutte le cavolate che gli ho fatto.
Mi tolsi il pigiama mettendo il completo da lavoro prima di uscire. Fortuna che faccio la doccia ogni sera prima di andare a letto, non ho la forza di fare colazione, figuriamoci di lavarmi.
Chiusi la porta a chiave ed andai alla mia macchina che fortunatamente Niall é andato a riprendermi quando ci siamo visti la settimana scorsa, Lottie é quasi vicina al parto e gli é stato detto che deve andare a Dubai per tre settimane per motivi di lavoro e quindi non potrà assistere al parto di suo figlio, perciò é venuto qui per consultarsi con me per chiedermi di far ragionare Lottie che lo vuole costringere a restare, ma é obbligatorio che lui vada.
A forza di pensare, non mi accorsi neanche di essere quasi arrivata in azienda, per la quinta volta in questa settimana misi a rischio la mia vita, mi lasciai scappare un profondo sospiro di sollievo e parcheggiai a due passi all'azienda, mi sistemai la divisa e i capelli, poi entrai ritrovandomi un gruppetto di dieci stagisti tra cui sei maschi e quattro femmine, chiesi ad una mia collega, di cui non so ancora il nome, di spiegarmi il motivo della loro presenza, ma non mi rispose, anzi, cambiò argomento.
" un ragazzo ha lasciato questi fiori per te, ha detto di augurarti buon lavoro" disse passandomi un mazzo di rose rosse e bianche con un biglietto, la ringraziai ed andai alla mia scrivania curiosa di sapere da parte di chi fosse.

É un peccato dire che mi spiace?
Ho sbagliato.
Anzi, ho sbagliato in molte cose,
Ma questo é lo sbaglio peggiore.
Perderti.
Dopo tutti questi anni insieme.
Mi manchi.

Nel momento stesso in cui finii di leggere il biglietto, mi vennero le lacrime agli occhi, in tutti questi anni ho imparato una cosa di Zayn, se non si firma dopo averti scritto un messaggio, significa che é arrabbiato con te e in questo caso lo é com'é giusto che sia, ma allora perché dice che gli manco?.
Lasciai i fiori sulla scrivania e misi il biglietto nella borsa giusto in tempo prima che arrivasse Alicya, il mio capo che mi informò che devo mostrare l'azienda ai nuovi stagisti, questa cosa mi occuperà un bel po di tempo, anche perché l'azienda é molto grande anche se non sembra a prima vista.

Alla fine del tour nell'azienda, mi lasciarono uscire per andare a fare pranzo nella rosticceria vicina, a dirla tutta non ho fame, ma ho bisogno di prendere un' po d'aria, ho il cuore pesante e la mente sovrastata da mille domande, mi sedetti in un tavolo dell'entrata in modo da vedere la gente sulla strada, cominciai a riflettere seriamente su cosa fare con James, é una persona gentile e tutto, ma se continuo ad essere attratta da lui in questo modo sono certa che peggiorerò le cose, credo che continuando cosi io lo stia solamente illudendo, perché il fatto che io abbia ricambiato in parte il bacio dell'altra volta, sono certa che gli ha dato modo di pensare che possa nascere qualcosa tra di noi.
É chiaro che abbiamo due modi diversi di considerare la gravita della cosa, per lui non c'è nessun problema siccome é divorziato, ma per me le cose cambiano totalmente soprattutto perché ho tre figli a cui badare e non credo che sia giusto lasciare che solo Zayn si occupi di loro come avrà fatto in queste settimane.
" posso sedermi?" mi chiese un uomo distraendomi, tutti i posti sono occupati e io sono l'unica seduta da sola.
" ehm..certo, tanto sto andando via" gli sorrisi educatamente e andai al bancone per prendere la mia ordinazione, forse é meglio mangiare in azienda.
Al mio ritorno, trovai tutto vuoto, perciò andai alla mia scrivania in perfetto silenzio, aumentai il valume del cellulare per sentire le chiamate e mangiai distraendomi guardando intorno.
All'una e un quarto precise tornarono tutti i miei colleghi che erano andati a mangiare in un ristorante più lontano, Alicya mi spiegò le cose che dovrei fare entro le quattro e mi disse di venire da lei se non avessi capito qualcosa.
Cominciai col chiamare un certo signore che si occupa delle interviste e non so cosa succede, ma ha chiesto ad Alicya di rilasciare un"intervista per spiegare a tutti qualcosa riguardante tutta la ditta, penso che lo guarderò.
" quindi sabato?" mi chiese per la terza volta, santo cielo, sembra un fottuto sordo.
" si, sarà lì esattamente alle sei e mezza" ripetei, finalmente capì e lo salutai terminando la chiamata, mi avvertirono che Alicya vuole un caffè, in pieno pomeriggio, perciò lasciai perdere la compilazione di un documento per il trasferimento di denaro in un'altro conto per dei debiti ed andai nella sala in cui c'é la macchina per il caffè.
Nell'attesa, parlai con un mio collega di nome Max che sta stampando qualcosa.
Mi fece un breve riassunto di quanto sia strano lavorare qui. Mhm..allora avevo ragione ad avere dei dubbi su questo posto.
" questa ditta é totalmente diversa dalle altre, sai, lei ama differenziarsi dagli altri ed é molto riservata" spiegò abbassando la voce di qualche grado, ridacchiai per il suo modo di dire le cose come se fossero qualcosa di terribile.
" nessuno sa se é fidanzata o meno, neanche i giornalisti, eppure fino a poco tempo fa si vedeva con un ragazzo poco più grande di lei" scosse la testa da perfetto pettegolo che é, mi scusai e portai il caffè pronto, bussai alla porta del suo ufficio e mi diede il permesso di entrare esitando un' po.
'Ehm..Grazie, M-Maty" mormorò spaventata, le rivolsi un sorriso di scuse, posai la tazzina e mi affrettai ad uscire.
"Aspetta.." mi girai forse troppo velocemente.
" hai da fare..ehm..stasera?"
" si, ho da fare" mentii, di qualunque cosa si tratti non ho voglia di interessarmene.
" ah, allora nulla" me ne andai tornando al lavoro.

Tornai a casa alle cinque e mezza, perché andai a comprarmi qualcosa per stasera.
Parcheggiai la macchina fuori ed entrai in casa buttando la giacca sul divano, mi tolsi le scarpe ed andai in cucina per preparare i pop corn, presi un cucchiaino e dei cioccolatini portandoli sul tavolino del salotto, poi portai i pop corn ed andai a cambiarmi.
Tolsi la divisa ed indossai una tuta per poi legare i capelli, cercai tra i DVD di papà un film coinvolgente da vedere, alla fine beccai un horror intolato the antivillage, gli horror non sono il mio forte, infatti le guardo solamente in compagnia di Zayn o dei ragazzi.
Misi il cellulare in tasca e tornai in salotto sedendomi per terra, chiusi le finestre chiudendo le tende, almeno mamma e papà penseranno che non sono ancora tornata, feci partire il film ed iniziai a mangiare le cose portate prima.
A metà film, proprio sul più bello, suonò il telefono fix che era un po distante dal salotto, andai a rispondere sbuffando e non guardai neanche il numero, ma immagino che sia mamma.
" ciao, mamma" salutai giocando con il filo.
" ora sono tua madre?" chiese ridendo, ma io non ci trovai nulla di divertente.
" che vuoi, Zayn?"
" te.." sussurrò sospirando.
" salutami i ragazzi, li auguro buona notte" e con questo gli chiusi il telefono in faccia e tornai al mio film, con qualcosa di diverso.
Sto piangendo per un cretino di marito.

Irresistible 2 ll Zayn Malik ll (#Wattys2017)Where stories live. Discover now