CAPITOLO TRENTASETTE

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Finalmente arrivammo a casa e Zayn mi posò per terra lasciando che aprissi la porta, si guardò intorno un paio di volte e poi entrò per poi chiudere bene a chiave la porta, mi incupii chiedendomi cosa stia nascondendo, lo portai in camera e lasciai che si sedette sul letto.
" allora, dove sei stato?" chiesi incrociando le braccia al petto, passò le mani tra i capelli e chiuse gli occhi per un attimo.
" non so chi e non so come, ma qualcuno mi vuole morto.
Mi hanno drogato portandomi in un posto che dista parecchio da qui. L'unica cosa che so é che centra James. Ti ho sempre detto di stare alla larga da lui. Sono stato accusato di averti convinto ad ignorarlo, che in parte é vero, ma per quanto ne so, quell'uomo é un fottuto malato mentale" disse toccandosi il petto, sbuffò dal dolore, cosi gli aprii la camicia senza permesso lasciandolo in canottiera, notai la grossa macchia di sangue e gli alzai le braccia per poi togliergli anche la canottiera, solo allora vidi la ferita leggermente sotto il cuore.
" oddio, Zayn" sussurrai con la vista offuscata dalle lacrime.
" santo cielo, potevi dirmi che sei ferito, ti avrei portato subito all'ospedale!" lo rimproverai, circondò la mia faccia con le mani e mi diede un bacio a stampo cercando di calmarmi, ma andai in panico lo stesso cercando il mio cellulare.
" Maty, non é nulla di grave. Sto bene, basta che lo disinfetto e mi riposo, vedrai che passerà subito" non mi convinsi affatto, lasciai stare l'ambulanza e presi un grande respiro aiutandolo a entrare in bagno.
" che ci faccio qui?" corrugò la fronte tenendosi il petto.
" ora ti fai una doccia o un bagno, poi andiamo all'ospedale. Subito" precisai sull'ultima parola per farlo stare zitto, si tolse i pantaloni ed uscii dal bagno andando a cercare qualcosa da fargli indossare, ma poi mi ricordai che qui ci sono solamente qualche sua felpa e basta, niente pantaloni, niente scarpe.
" ehm, Zayn, devo andare a casa per prenderti alcune cose, perfavore non sparire!" urlai per farmi sentire, non sentii la sua risposta, ma lo presi come un si, perciò presi la macchina ed andai in quella casa che non vedo da un bel po.
Arrivai un quarto d'ora dopo e senza perdere tempo, aprii il suo armadio prendendo tre completi, un pigiama, le scarpe e tre boxer, non mi dimenticai della giacchetta di pelle e quella di Jean.
Mentre stetti per chiudere l'armadio, notai la foto di una ragazza seduta sulle sue gambe mentre lui la baciava e l'abbracciava, girai la foto e lessi la dedica scritta da Zayn.
La migliore giornata di sempre.
In parte non me la presi nel vedere anche che questa foto risale a due giorni dopo la sua scomparsa, perché me la sono cercata io e non ho nessun diritto di lamentarmi.
Osservai la casa per qualche secondo e poi chiusi tutto ritornando indietro.
Urlai il suo nome per fargli capire che sono tornata, ma nessuno mi rispose, corsi al piano di sopra e lo trovai per terra con un'asciugamano stretto intorno alla vita, il petto nudo, i capelli che gli coprono mezza faccia e la schiena contro il bordo del letto.
" Zayn, sono tornata.." dissi a bassa voce, aprì gli occhi lentamente e sorrise vedendo la mia faccia, mi prese la mano e si sostenne per alzarsi.
" grazie mille" disse cominciando a vestirsi, uscii facendogli un cenno con la testa. É come se fosse uno sconosciuto. Non ho neanche il coraggio di vederlo più.
Quando finì, lo bombardai di domande su cosa gli abbiano fatto per tutto questo tempo, si mise a raccontarmi delle aggressioni evitate e delle ferite che si fece cercando di scappare, per quanto ho capito, gli spararono due giorni fa come avvertimento, ma scappò comunque.
" mi sei mancata, davvero" concluse avvicinandomi a se, glielo lasciai fare, ma poi mi allontanai di fretta.
" anche tu sei mancato ai tuoi amici e parenti" risposi e mi sorrise, gli diedi un elastico e si legò i capelli seguendomi in macchina, lo portai dritto all'ospedale dove lavora mia madre, venne ricoverato per fare dei controlli seri, non so come non faccia ad essere preoccupato, quella fottuta pallottola gli ha sfiorato il cuore, era ad un passo dal morire e sembra il più tranquillo di tutto.
Prima che lo portassero via, mi acccarezzò la guancia, mi baciò sul collo e mi sussurrò un debole ti amo lasciandomi con mille pensieri in testa.
Aspettai forse per due o quasi tre ore in sala d'attesa, nessuno che si degnò a dirmi qualcosa, non ho chissà quanta pazienza.
Approfittai chiamando Trisha per farglielo sapere.
" Maty.." disse, non riuscii ad interpretare il suo tono.
" Ciao, Trisha. Ti ho chiamata per dirti che Zayn é...é tornato. Siamo all'ospedale"
" oddio, dici sul serio?" si rassicurò, annuii e mi disse di aspettare e che sarebbero arrivati a momenti, chiamai anche mio padre per farglielo sapere e poi andai in segreteria per chiedere dove si trovasse mamma.
" quarto piano, pediatria" mi disse, la ringraziai prendendo l'ascensore ed arrivai in cinque minuti, la vidi subito con in braccio un bambino sui sei o sette anni come i gemelli e con un'occhio facciato.
" mamma" si girò e sorrise incrociando i miei occhi.
" Maty, che ci fai qui?"
" ho portato Zayn qui, é tornato con una ferita al petto"
" oddio, hai detto proprio Zayn?" annuii sorridendole, mi venne ad abbracciare stritolando il corpo del bambino che si mise a ridere divertito.
" Jamal, lei é Maty, mia figlia" mi presentò e lo baciai cordialmente sulla guancia.
" é bella come te" indicò mia madre che sorrideva intenerita.
" grazie" dissi io, riportò Jamal in camera sua e venne con me da Zayn, trovammo i suoi genitori e mio padre.
" hanno finito?" scossero tutti la testa e io andai a controllare.
Bussai piano e mi diedero il permesso di entrare.
" Zayn.." il diretto interessato alzò lo sguardo confuso verso di me, mi avvicinai piano ed incrociai le nostre dita.
" ora stai meglio?"
" si, grazie per avermi portato qui"
" questo e altro per te. I tuoi genitori vogliono vederti, li chiamo, ok?" non aspettai la sua risposta e corsi ad avvertirli, andarono e io restai con mamma e papà.

Riuscii a portare Zayn a casa molto tardi tant'è che i gemelli e Katy si erano già addormentati, mandai un messaggio di puro ringraziamento a mia sorella promettendole di ricambiare il favore, aiutai Zayn a liberarsi dalla maglia, gli portai il pantalone del pigiama e mi girai apposta per lasciare che si cambiasse, mi intrufolai in bagno per farmi una doccia veloce, una volta finito, mi misi il pigiama e legai bene i capelli.
" ehm..sono sotto, se hai bisogno di qualcosa, chiamami"
" non dormi?"
" si, sotto."
" non vuoi dormire qui?" rimase deluso dalla cosa e lo guardai riflettendoci.
" non voglio approffitare di questa situazione per fare quello che voglio. L'ultima volta che ti ho visto..bhe, tu eri arrabbiato per quello che ti ho fatto e forse io lo ero per quello che mi hai fatto, capisci?" restai immobile senza riuscire a staccare gli occhi dai suoi leggermente illuminati dalla luce dell'abat-jour.
" io ti ho perdonato. In questi mesi ho avuto modo di riflette e sai cosa? Puoi uscire con tutti gli uomini che vuoi, basta che poi me lo dici e io li ucciderò con le mie mani" risi assecondata da lui.
" a parte gli scherzi, mi dispiace aver alzato le mani quel giorno, é stata la cosa più stupida che io potessi fare e ti assicuro che anche i miei genitori sono arrabbiati con me per questo.
Ti amo tantissimo e sono pronto a ricominciare da zero, questa volta, però, evitando certe situazioni che potrebbero metterci contro, ok?" mi porse la mano che afferrai convinta, mi buttò letteralmente sul letto salendo sopra di me ed unì le nostre labbra baciandomi intensamente, incrociai le mani dietro al suo collo e gemetti sulle sue labbra staccandomi leggermente.
" mi sei mancata più di ogni altra cosa al mondo" sussurrò mordendomi il lobo, mise una mano sotto la maglia del mio pigiama, accarezzò la mia pancia salendo fino ai miei seni, mi tolse il reggiseno seguito dalla maglia lasciandomi nuda dalla vita in su, mi baciò partendo dal collo fino ad arrivare alla pancia, mi sfilò il pantalone e l'intimo insieme aiutandomi a toglierlo del tutto, si spogliò pure lui rimanendo nudo sopra di me, fece scontrare le nostre intimità e cogliendomi alla sprovvista, mise due dita dentro di me spingendole un po troppo, i miei gemiti aumentarono contro il mio volere, chiuse gli occhi e ritornò a baciarmi come distrazione, mi rimorse il labbro che immagino non sia più del colore abituale, tolse le mani da me e subito dopo affondò dentro di me, mi trattenni dall'urlare e soprattutto evitai di toccargli il petto per via della ferita, intanto mi strinse a se protettivamente di sua iniziativa e cominciò a spingere velocemente, i suoi gemiti soffocati si mischiarono ai miei, nascose la faccia nell'incavo del mio collo dove strinse i denti con l'intenzione di lasciarmi decisamente il segno ben evidente, sentii il piacere crescere a dismisura e non ci volle molte che venni sussurrando il suo nome, mi seguì poco dopo baciandomi tra il violento e il bisognoso, si lasciò cadere sopra di me riprendendo fiato.
" ti amo, dico davvero" sussurrai accarezzandogli la schiena, appoggiò la fronte sulla mia sorridendomi dolcemente dopo aver sussurrato a sua volta un lo so detto con tono divertito.
Ci preparammo per dormire e gli diedi la schiena sotto la sua richiesta, tenne un braccio sotto la mia testa e l'altra intorno alla mia vita, sospirai guardando il nulla davanti a me.
" dovresti tagliarti un po di barba, sei sempre figo, ma ti preferisco con un leggero cenno. Non sei vecchio" osservai.
" come desideri, amore" mi baciò una spalla.
" sai? Avevi ragione. James ha qualche problema, oserei dire che é pazzo per tutto quello che ha fatto".
" anch'io posso essere pazzo" mise fine alla conversazione e ci addormentammo.




Fine...

Irresistible 2 ll Zayn Malik ll (#Wattys2017)Where stories live. Discover now