CAPITOLO TRENTATRÉ

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Con gli occhi ormai gonfi per il pianto, spensi la televisione e decisi di farmi una doccia per poi andare a letto anche se é presto, mi é completamente passata la voglia di fare qualsiasi cosa.
Andai in bagno e mi spogliai entrando sotto il getto d'acqua calda, mi legai i capelli e mi lavai velocemente non vedendo l'ora di essere sotto le coperte, cercai di distrarmi canticchiando, in parte ci riuscii fino a quando non finii di asciugarmi, tornai in camera e cercai un pigiama con i pantaloncini ed una canottiera, andai a letto e feci partire una canzone deprimente dal cellulare in carica, mi misi a pancia in su con le mani posate ai miei fianchi, fissai il soffitto senza vedere il colore sull'arancione per via del buio, sentii qualcosa che sembra starmi vicino, ma in realtà sono da sola, chiusi gli occhi per non avere paura e di li a poco mi addormentai senza accorgermene.

" Maty!" sentii chiamarmi per la seconda volta, convinta che sia solo un sogno, continuai a dormire sperando che non arrivi mai l'ora di alzarsi.
" Maty!" questa volta sentii le voci cosi tanto vicine che mi svegliai di soprassalto socchiudendo gli occhi.
"Mhm..mamma, Semy" sussurrai vedendo le loro figure mezze sfocate, mi guardarono con gli occhi terrorizzati e convinta che sia uno stupido scherzo, le sorrisi spingendole via.
" ma che ore sono?" chiesi coprendomi con la coperta fino a sotto il seno, Semy accese il display del cellulare lasciando che lo guardassi da sola.
" ma state scherzando? Siete venuti qui per disturbarmi alle otto del mattino?" dissi con tutta la calma del mondo, oggi non devo andare al lavoro, ma almeno speravo di dormire fino a tardi e soprattutto di non vedere nessuno per tutto il giorno.
" tesoro, devi alzarti subito. Dobbiamo parlare" disse mia madre fin troppo seria, mi sedetti aspettando che parlasse, non ho più sedici anni e purtroppo non posso ribellarmi a questa storia di svegliare la gente a caso.
" si tratta di tuo marito" Mhm..marito, insomma, é cosi fino a prova contraria, no?.
" cosa ha combinato, Zayn?" chiesi sbuffando, mia madre scosse la testa esasperata mentre mia sorella incrociò le braccia al petto ascoltandoci.
" ha avuto un incidente. La sua macchina é stata trovata completamente bruciata in mezzo alla strada, ma di Zayn..bhe..nessuna traccia." spiegò severamente come se in parte fosse colpa mia, pensai di mettermi a ridere per questa cavolata assurda, ma lo sguardo di mamma mi fece ricredere.
Che diamine é successo?.
" stava andando al lavoro" affermai sapendo i suoi programmi, scesi da letto cosi velocemente da spaventarle, mi fiondai fuori dalla porta per correre a casa, le cose si mettono male. Se é scomparso Zayn, allora i ragazzi dove sono? Sopratutto i gemelli che normalmente di venerdì non prendono l'autobus della scuola, ma sono accompagnati da me o lui.
" tesoro, dove vai?" chiese mia madre stando alla porta di camera mia.
" a casa mia, voglio capire bene che diavolo é successo" risposi fredda e controllata anche se sto per prendermi un infarto dalla paura.
" vestita cosi?" chiese, mi guardai e mia sorella scoppiò a ridere anche se non mi sembra il caso.
Mi insultai mentalmente e corsi di nuovo in camera per togliere il pigiama e per sistemarmi meglio.
Mezzora dopo arrivammo a casa trovando tutto vuoto, provai a chiamare Katy, ma non mi rispose, mi pare ovvio, é a scuola.
Chiamai Zayn una decina di volte senza successo, andai in panico chiedendo ai vicini se hanno visto Zayn uscire con i gemelli che non sono a scuola, mamma ha chiamato e la segreteria dice che non si sono presentati oggi. Merda!.
" chi può aver dato fuoco alla sua macchina? Non ha mica fatto qualcosa di male" disse mia sorella cercando degli indizi per casa, decidemmo di andare nel luogo dove hanno ritrovato la sua macchina.
Una volta arrivati, mi accorsi che é avvenuto tutto esattamente a metà della strada che percorre ogni giorno per andare nell'azienda del padre.
Ovviamente ci trovammo la polizia che analizzava la situazione, uno di loro mi disse che hanno trovato una giacchetta di pelle nera e un orologio, ovviamente sono suoi anche perché é fissato con le giacchette di pelle.
" non potete neanche dirmi se erano dentro la macchina?" chiesi sperando che mi rassicutassero del fatto che sono vivi, non possono essere morti, non ci voglio neanche pensare.
Controllai il cellulare e con molta coincidenza, trovai un messaggio di James. Lo chiamai.
" ciao, piccola" disse dolcemente, piccola cosa?.
" ciao, James" risposi duramente per fargli capire che mi sta disturbando.
" dove sei? Ti vengo a prendere" disse sicuro di se, mi guardai intorno confusa.
" non ne ho voglia, James. Sono molto impegnata e non voglio uscire"
" ma io voglio vederti" insisté, e allora?.
" James, non ho tempo." ribadii scocciata, lo sentii sospirare..
" e io che credevo che ora avremmo potuto stare insieme, mi spieghi che ti prende? Credevo di piacerti." lo disse come un rimprovero, questo é il colmo.
" ti sbagli, James. Siamo solo amici" glielo feci capire e chiusi la telefonata sospirando sonoramente.
Mi costrinsero a tornare a casa per aspettare qualche risposta dalla polizia, testarda come sono, salii nella mia macchina e cercai in giro qualche traccia della mia famiglia, intanto mandai un messaggio a Katy.

Katy, sono mamma.
Non tornare a casa da sola, resta dentro la scuola che verrò a prenderti io.
Buona scuola.

Rifilai il cellulare in tasca e continuai pensando ai luoghi più nascosti di questo posto. Sono certa che non sono rimasti nella macchina, me lo sento che sono vivi, ma vorrei sapere dove sono.
Per tutta la giornata, non mangiai e non toccai neanche una goccia d'acqua, cercai Zayn e i gemelli da sola senza avvisare qualcuno, soprattutto i ragazzi che impazzirebbero.
Nel pomeriggio andai a prendere Katy portandola a casa dei suoi nonni senza dirle nulla, poi tornai alle mie ricerche.
Si fece molto tardi e dovetti rinunciare alla ricercha, rincasai preoccupata e arrabbiata più che mai, accesi le luci e mi tolsi la maglietta salendo in camera mia, entrai distratta e neanche notai la figura di James che é seduto sul letto e con un sorriso malizioso.
" J-James..c-che ci f-fai qui?" mi rimisi subito la maglietta.
" mi mancavi e ho voluto venire da te." si alzò abbracciandomi, mi staccai allontanandomi.
" non mi vuoi più? Credevo che l'unico ostacolo tra di noi fosse Zayn" disse ora serio, non capii fino infondo il senso delle sue parole..quest'uomo ha dei problemi seri.
" James, Zayn non é un'ostacolo, perché non ce nulla tra di noi. Cosa vuoi dire con questo?" chiesi andando alla porta, potrebbe iniziare a delirare da un momento all'altro.
" stai scherzando..lo so. Dai, vieni qui" aprì le braccia sorridendomi dolcemente, scossi la testa girandomi per correre sotto, ma mi prese dai fianchi ridendo.
Che cavolo vuole ora?

Irresistible 2 ll Zayn Malik ll (#Wattys2017)Where stories live. Discover now