CAPITOLO TRENTASEI

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Tre mesi dopo

Passarono cosi tanti giorni che io stessa persi il conto, tre mesi senza Zayn.
Dovetti dire tutto ai ragazzi per migliorare le ricerche, ma persino la polizia era stanca di cercare senza risultati, ci provai, davvero, ma non riesco ad arrendermi senza aver fatto del mio meglio, lo rivoglio assolutamente indietro e non mi fermerò finché non ci riuscirò.
In tutto ciò, la cosa peggiore fu vedere i suoi genitori e sua sorella completamente distrutti e anche i nostri figli, un sera, trovai Tomas piangere nel suo letto chiedendo dove si trovasse suo padre, cercai di inventare qualcosa, ma ormai tutti capirono che é passato troppo tempo, tranne me, da quando é successo, continuai a cercare fino ad oggi, purtroppo ho una lieve influenza e di conseguenza non ho lavorato oggi.
" tesoro, io e tuo padre dobbiamo uscire. Semy é in camera sua a studiare, andrà a prendere i ragazzi a scuola tra poco" mia madre mi lasciò un veloce bacio sulla fronte seguita da mio padre e mi lasciarono da sola, cercai di prendere sonno dopo cosi tanto tempo e ci riuscii.

Mi svegliai con gli occhi socchiusi tra la confusa e la pigra, mi sistemai bene la felpa e spostai la coperta scoprendo il mio corpo, scesi dal letto andando in bagno e mi sciacquai la faccia.
Uscii dalla camera e vidi i miei figli sdraiati sul letto che stanno facendo finta di dormire, mi avvicinai piano piano e gli feci il solletico bloccandoli con il mio corpo.
" mamma, no!" urlarono ridendo e continuai ancora per un po prima di lasciarli stare.
" siete tornati da molto, dove eravate?"
" con zia Semy, siamo andati a mangiare fuori e poi abbiamo fatto i compiti. Ha detto che siamo molto bravi" mi spiegò Elisabeth, le sorrisi togliendole i capelli dalla faccia.
" ha ragione, siete bravissimi" sussurrai baciandoli sulla guancia, si buttarono su di me riempiendomi mezza faccia di baci e carezze, ci sdraiammo sul letto parlando del più e del meno, mi raccontarono la loro giornata scolastica e li ascoltai attentamente.
" la maestra ci ha portato i cioccolatini e poi abbiamo giocato in giardino"
" mi avete portato un cioccolatino, almeno?" si guardarono per un attimo e negarono con la testa nascondendo la faccia nel cuscino.
" scherzavo, tranquilli" scoppiai a ridere ritirando tutto e chiesi dove fosse Katy, quella ragazza non sta mai ferma.
" é sotto con gli zii" risposero e mi alzai di colpo, che ci fanno i ragazzi qui?.
Allora scendete anche voi. Mi cambio e arrivo, ok?" annuirono e corsero via chiudendo la porta.
Mi tolsi il pigiama ed indossai un vestito con la giacchetta di jeans, sistemai i capelli e presi il cellulare per poi raggiungere gli altri che stavano facendo uno spuntino.
" fate pure come se foste a casa vostra" dissi cogliendoli di sorpresa, Louis venne ad abbracciarmi seguito da Harry, Niall e poi Liam.
" stai meglio?"
" diciamo di si" mi affiancai a loro e Liam mi circondò le spalle con un braccio.
" e le ragazze? Le avete gettate via?"
" Nicol é con Jenny a fare spese" disse Liam.
" Lottie é a casa, non vuole più uscire, é convinta di essere ingrassata troppo" aggiunse Niall, ridacchiai guardando lui e scossi la testa.
" semmai tu sei ingrassato, Niall" gli feci notare, si mise davanti a noi girando su se stesso.
" non é vero" ribadì e gli demmo ragione per farlo smettere.
Sono le quattro passate ed iniziai a sentirmi nuovamente male, mi sdraiai sul divano con la testa appoggiata sul petto di Louis, mi accarezzò i capelli e guardai la televisione fino ad avere sonno.

Invitai tutti a cenare qui a casa, perciò verso le sei, iniziai a mettere la pizza nel forno, nel frattempo, Harry e Louis decorarono dei dolci che piacciono soprattutto a Liam e Katy.
Apparecchiai la tavola alla perfezione e misi in mezzo le bevande, portammo tutte le cose li e ognuno prese posto servendosi.
Finimmo molto tardi per colpa delle troppe chiacchiere e una volta che i ragazzi tornarono a casa, misi a letto i gemelli e diedi la buonanotte anche a Katy, poi andai a dormire anch'io.

La mia sveglia suonò esattamente alle sette come sempre, ci misi giusto un'attimo per scendere dal letto, poi, mi vestii velocemente con la solita divisa pulita e stirata come sempre, andai a preparare la colazione e dopo aver messo la cucina in ordine, salii in camera di Tomas ed Elisabeth svegliandoli dolcemente.
" arriverete in ritardo a scuola.." susurrai alzandoli di peso, si aggrapparono a me e li trascinai fino alla camera di Katy.
" tesoro, sei sveglia?" chiesi bussando.
" si, mamma. Scendo subito" sospirai per il sollievo e presi bene i gemelli portandoli a tavola, li guardai mangiare chiacchierando e prendendosi in giro a vicenda, poco dopo si aggiunse Katy con un sorrisetto stampato sulle labbra.
" mamma, ho deciso" disse fingendosi seria per qualche secondo.
" voglio andare a vivere da sola, insomma, sono abbastanza grande" la lasciai finire e scoppiai a ridere subito dopo, ci provai, ma quell'idea é talmente stupida.
" lavorerai e nello stesso tempo andrai a scuola e a danza? Pagherai l'affitto e il cibo per te?" chiesi curiosa, restò a bocca perta facendosi vento con la mano.
" cavolo, non ci avevo pensato. Sai cosa?... forse resterò con voi fino alla fine" si affrettò a precisare, scossi la testa esasperata e la lasciai mangiare.
" comunque papà mi avrebbe sostenuta.." susurrò per non farsi sentire dai gemelli.
" voglio proprio vedere se Zayn accetterebbe questa idea assurda. Sbrigati che farete tardi" risposi.
Alle otto meno venti salimmo tutti in macchina per iniziare la giornata, andai a posare prima Katy e poi Tomas ed Elisabeth a scuola, poi, tornai a casa per posare la macchina. Oggi ho solo voglia di camminare e schiarirmi le idee.
Camminai lungo il marciapiede che va dritto fino alla prima rotonda.
A metà strada, mi sentii decisamente seguita e quando decisi di aumentare i passi, mi ricordai di avere i tacchi, mi fermai facendo finta di prendere qualcosa nella borsa per vedere se quel ragazzo sarebbe andato avanti, ma no, restò comunque indietro, mi girai velocemente per vedere la sua faccia, non mi sembra di conoscerlo, a parte il fatto che ha mezza faccia nascosta dal capellino.
Continuai per la mia strada, ma ad un passo dall'arrivare in azienda, mi stufai girandomi del tutto.
" perché mi sta seguendo?" chiesi piuttosto irritata, ma non lo diedi a vedere per puro rispetto.
" allora ti sei davvero dimenticata di me" disse togliendosi il capellino, lo guardai bene e tralasciando l'intera faccia, guardai i suoi occhi per poi sgranare gli occhi.
" oh cazzo, Zayn!" quasi urlai, per poco non lasciai scivolare la borsa dalle mie mani, corsi verso di lui e mi gettai tra le sue braccia non credendoci ancora, mi sorpresi ancora di più nel vederlo aprire le braccia stringendomi al suo petto, gli circondai la vita ricacciando indietro le lacrime che minacciano di scendere.
" é passato cosi tanto tempo che non ti ho riconosciuto. Sei cambiato"
" sono cambiato nel senso positivo o negativo?" chiese curioso, lo sentii ridere per via del petto che vibrava.
" forse nel senso buono a parte la barba" mi staccai un'attimo per guardarlo negli occhi.
" anche tu sei cambiata. Sei più bella" si abbassò per darmi un bacio sulla guancia.
" dove sei stato per tutto questo tempo? I tuoi genitori, i ragazzi, i miei genitori, i nostri figli, sono in pensiero e ormai tutti ti credono morto. La polizia sta continuando le tue ricerche" spiegai parlando senza respirare, mi fermò tappandomi la bocca e sorrisi riabbracciandolo.
" mi sei mancato da morire. Voglio che mi spieghi bene dove sei stato. Torniamo a casa?" chiesi dimenticandomi del lavoro, annuì e mi prese per mano tornando indietro, notai che camminava contraendo la faccia ogni tanto forse per il dolore da qualche parte del corpo.
" tutto bene?" mi fermai un'attimo preoccupata.
" credo di si, sbrighiamoci, però" e con questo mi prese in braccio attirando l'attenzione dei passanti, lo rimproverai per poi supplicarlo di mettermi giù.








Un bellissimo auguri a Louis che fa 24 anni e che sta invecchiando a nostra insaputa e buon natale a tutti❤❤❤

Irresistible 2 ll Zayn Malik ll (#Wattys2017)Where stories live. Discover now