➥ dieci

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"Cazzo." Charlie sbuffò e si inginocchiò di fronte alla poltrona, lasciando il catino contenente i vestiti puliti accanto a se. "Non c'è cosa che odio di più che piegare i vestiti."

Le diedi un piccolo sguardo e dopo continuai a guardare il mio notebook, ero seduta sulla poltrona, con le mie gambe di lato.

"Credevo che odiassi lavare le stoviglie." parlai.

Scrollò le spalle.

"Odio pulire."

Alzai entrambe le sopracciglia.

"Non lo immaginavo." dissi ironica.

"Dovremmo assumere una donna delle pulizie quando ricominceremo le lezioni."

La guardai aggrottando le sopracciglia.

"Davvero?" Charlie strinse le sue labbra. "Non abbiamo neanche un lavoro, dovremmo iniziare a cercare qualcosa per guadagnare denaro."

"Però abbiamo dei soldi."

"Non fottermi Charlie, i nostri risparmi finiranno prima o poi." parlai tornando a guardare il mio notebook. "Soprattutto con i tuoi sprechi."

"Scusami?" incrociò le braccia.

"Mi manca il mio gatto." mi schiarii la mia gola.

"Ahah, certo." roteò gli occhi. "Pensavo che avresti avuto contatti qui, già sai, New York."

Strinsi le mie labbra.

"Beh no, avevo un cliente che mi aveva detto che aveva conoscenze a New York, però mi sono dimenticata il suo nome e non lo trovo." sbuffai tristemente cambiando pagina.

In Florida, nella mia vecchia città, il mio "lavoro" era fare fotografie, alcune persone dicono che è più che altro un hobby, però questo hobby mi faceva guadagnare.

Alcuni anni fa mi hanno regalato una fotocamera, ho fotografato tutto. Mio padre, nel vedere la mia passione nel scattare foto, mi domandò se mi sarebbe piaciuto guadagnare denaro.

Ovviamente accettai.

La piccola bambina dell'amico di mio padre compieva gli anni e il fotografo aveva avuto un contrattempo.

Presi al volo l'occasione di poter fare foto alla festa della bambina e a lavoro compiuto suo padre mi pagò una buona somma di denaro.

Successivamente iniziai ad essere richiesta ad eventi di tutti i tipi: compleanni, feste, sessioni di foto e inclusi anche un paio di matrimoni.

Tutto questo grazie all'imprevisto del fotografo. Grazie amico.

"Non riesco a trovare il suo maledetto nome." strinsi i capelli delle mie mani.

Avevo bisogno di quel numero se volevo del denaro.

Però non riesco a ricordarlo!

"Farò un tentativo." coprii il mio viso con il notebook. "Mi costerà molto trovare clienti soprattutto qui." sospirai.

"E che lo dici, siamo a New York, senza questo contratto dubito che riuscirai a guadagnare un dollaro qui."

La guardai.

"E' fantastico avere un'amica come te."

"Lo so." rise e continuò a piegare i vestiti.

19B Where stories live. Discover now