➥ cinquantatré

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Charlotte pagò la tariffa del taxi e scendemmo entrambe. La mia amica agganciò il suo braccio con il mio e camminammo per il grande sentiero di pietra di diverse dimensioni; ai lati di esse c'erano piccole luci che illuminavano il cammino verso il salone dove si sarebbe svolta la festa della sorella di Beckett.

Un paio di giorni fa mi ero messa d'accordo con lui per questa notte.

Ricordo perfettamente quando Beckett ha detto qualcosa su sua sorella.

"Lei è un po'... capricciosa, un po' prepotente, è possibile che voglia controllare tutto ciò che fai. Non ti offendere se ti dice qualcosa di offensivo, spero tu possa capirla, sarà decisamente nervosa e tende ad essere abbastanza perfezionista quando lo è."

Ed essendo sincera, avevo un po' di paura di quello che questa diciassettenne potrebbe dirmi, per questa ragione ho chiesto a Charlotte se poteva accompagnarmi.

Lo so, sono una codarda.

Quando arrivammo all'entrata del posto dove c'erano due uomini con liste nelle loro mani, ci chiesero i nomi ed entrammo.

Il posto era un po' vuoto, il nome di Natalie di vedeva chiaramente su uno schermo gigante che era situato in fondo, i camerieri stavano sistemando i tavoli mentre altri sistemavano le bevande.

La festa stava portando a termine l'ultimo weekend di vacanze.

Esatto, lunedì comincerò l'università.

"Lexi, ciao." mi girai e trovai Beckett, i suoi capelli erano pettinati all'indietro e indossava un completo di colore bianco.

Credo di essermi innamorata.

"Sono Charlotte, è un piacere." la mia amica salutò amichevolmente.

Beckett sorrise nello stesso modo ed estese la sua mano.

"Beckett, il piacere è mio." e anche se stava salutando la mia amica non tolse gli occhi da me.

(...)

La serata era trascorsa bene per gli altri.

Non per me.

Natalie continuava a gridare il mio nome per scattate fotografie, mi lasciava aspettare mentre conversava con le sue amiche e alla fine mi diceva:

"Fai le foto dopo, ora lasciami con le mie amiche."

Mi diceva questo e di più.

"Non sai fare bene il tuo lavoro?"

"Dove ti ha trovata mio fratello?"

"Non mi piace questa angolazione! Cancella la foto e fanne un'altra!"

"Ti ho detto di stare dietro di me per scattare foto, Lexi."

"Smettila di seguirmi!"

"Smettila di rovinarmi la serata, vai a prenderti qualcosa da bere."

"Che cosa stai facendo? Mettiti a lavorate!"

In un momento Charlotte stava considerando l'idea di colpire Natalie in faccia. Dubitai per vari minuti ma alla fine decisi che sarebbe stato meglio lasciare che Natalie facesse quello che voleva con me, Beckett mi aveva avvisata. Dopo se ne andò a ballare e mi lasciò sola.

"Grazie per aver accettato Lexi, non ti pentirai della paga." il bellissimo uomo vestito di bianco si avvicinò a me. "Sai, i miei genitori hanno molti contatti qui, ti raccomanderanno di sicuro." sorrise.

"Non hanno ancora visto le foto, come sapranno come sono venute?" domandai avvicinandomi di più a lui, la musica era a tutto volume.

"Ti hanno visto con Natalie, sentono di doverti un grande favore." rise.

Una volta che la festa finì, essendo quasi le cinque del mattino, tutti si stavano salutando.

"Se ti dicessi che mi piacerebbe parlare con te un po' più spesso, cosa mi diresti?" Domandò Beckett mentre portava la sua bibita alla bocca.

Dovresti accettare Lexi, non ci perdi nulla.

19B Where stories live. Discover now