➥ venti

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Chiusi gli occhi e respirai rapidamente mentre inumidivo le mie labbra.

La canzone Juicy Wiggle tornò a ripetersi per la terza volta, stanca tolsi i miei auricolari e spensi l'apparecchio.

Guardai l'ora sul mio cellulare e questo segnava quasi l'una del pomeriggio.

Mi sedetti su una delle panchine che si trovavano nel parco e bevvi un po' di acqua dalla mia bottiglia.

Charlotte doveva curare una bambina dalle nove della mattina ed era qualcosa di fastidioso per me, la povera bimba piangeva e Charlie non aveva idea di cosa fare.

Io da brava amica quale sono, decisi di uscire a correre per un po' e lasciarla per farle svolgere il suo compito al meglio, ovviamente ignorando tutte le sue chiamate di aiuto.

Guardai il negozio di gelati che si trovava all'angolo e morsi il mio labbro.

Volevo un gelato, ma non avevo portato i soldi.

Continuavo a guardare la gelateria con tentazione, come se avessi sei anni.

Provavo pena per me stessa per come guardavo le persone passare con il loro gelato.

Distogli lo sguardo, idiota.

"Vuoi un gelato?" domandarono in un sussurro vicino al mio orecchio.

"Merda." dissi portandomi una mano al petto per provare a calmare i battiti cardiaci che aumentarono per lo spavento.

Lo sentii ridere.

"Che vuoi Harry?" domandai scocciata.

Si sedette accanto a me.

"Ti ho visto qui e volevo salutarti." scrollò le spalle.

"E il saluto?"

"Ciao Lexi." parlò lentamente.

"Senti, mi dai fastidio." dissi alzandomi in piedi.

Harry mi imitò e disse:

"Voglio essere gentile, iniziamo male." mise le sue mani nelle tasche anteriori dei suoi jeans.

Aggrottai le sopracciglia.

"Davvero?"

Annuii serio.

"Mmh." alzai un sopracciglio. "Quindi, prestami dieci dollari." incrociai le mie braccia.

"Non puoi chiederlo gentilmente?" domandò sistemando i suoi capelli; o un nido d'uccelli, chi lo sa.

"Me li presti sì o no?"

"Maleducata." disse prendendo il suo portafoglio.

"Te ne ho chiesti dieci, non cinquanta." dissi prendendo la banconota guardandola confusa.

"Sì." disse annuendo.

"Quindi?"

"Con gli altri vai a comprarti il sapone e il deodorante, puzzi." disse in un tono divertito però senza mostrare un sorriso.

"Vai al diavolo." mi voltai e camminai verso la gelateria.

"E tu vai al bagno." parlò dietro di me.

Stupido, stupido e mille volte stupido.

Però alla fine posso comprarmi il mio gelato e sono felice per questo.

19B Where stories live. Discover now