➥ sedici

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"Quando vedrai di nuovo Vincent?" domandò Charlie, io scrollai le spalle.

"L'ho chiamato ma ha detto che era occupato." inumidii le mie labbra.

"È un bel ragazzo." sorrise maliziosamente; guardò verso la strada.

Il fratello maggiore di Charlie le ha regalato una gigantesca televisione LED per il nostro appartamento e stavamo aspettando il camion delle consegne.

"Sì è molto bello, ma non mi piace." feci una smorfia.

Charlie rise.

"Non lo dicevo per te, ma per me."

"Ti piace?"

"Te l'ho già detto, è bello." disse con un sorriso.

Sospirai e negai con la testa.

Charlotte non cambia mai.

"Ascolta, non te l'ho raccontato ma, uhm... Aaron mi ha chiamata."

Charlotte aggrottò le sopracciglia.

"Questo idiota ti ha chiamata? Davvero? Come può essere così imbecille!" esclamò incazzata nera.

Aaron era il mio ragazzo e abbiamo rotto perché tempo fa mi portò in un club anche se non avevo voglia, si ubriacò e mentre io ero lì come una cogliona ad aspettarlo lui si stava scopando un'altra, idiota.

"Già lo so." spostai i miei capelli all'indietro.

"E che ti ha detto?" domandò.

"Niente, non gli ho risposto." guardai i miei piedi.

"Fantastico, e che non ti passi per la testa di parlargli, non merita di stare con te dopo quello che ti ha fatto, almeno avrebbe potuto portarti a casa e dopo andarsene con una cagna." sbuffò.

"Non importa, non ne vale la pena."

"Perché hai ancora il suo numero?" domandò guardandomi fissa negli occhi.

Non risposi.

"Dio mio Lexi! Lo ami ancora?" Charlotte mi guardò indignata.

"Charlotte non è facile dimenticarlo, va bene? Sono stata molto tempo con lui, io lo amavo veramente e non è possibile smettere di amare una persona da un giorno all'altro."

Charlotte roteò gli occhi.

"Qualunque cosa, tornando a Vincent.. riusciresti a convincerlo in modo che mi inviti ad uscire?"

"Perché io?" aggrottai le sopracciglia.

"Perché tu parli con lui." rispose ovvia.

"Io non dirò niente. Non siamo ancora arrivati ad un accordo e tu mi stai rompendo affinché lui ti inviti ad uscire." incrociai le braccia.

Charlie gonfiò le guance.

"Bene, almeno domandagli se è fidanzato o interessato a qualcuna."

"Ti ho già detto che.." Charlotte mi interruppe.

"Sta arrivando Vincent, con Harry." parlò rapidamente, guardò sopra la mia spalla e mi girai anche io per vedere che Vincent ed Harry stavano camminando verso di noi.

"Ciao Lexi." Vincent mi salutò offrendomi un sorriso, guardò Charlie. "Ciao, uhm.."

"Charlotte." gli ricordò la mia amica.

"Giusto, non lo dimenticherò." Vincent le sorrise mentre le porgeva la mano.

Vincent guardò verso Harry e lo colpì.

"Harry, saluta." lo rimproverò.

"Ciao Charlotte, Lexi." alzò lievemente la sua testa verso di me e guardò in silenzio.

Lo ignorai.

"Lexi, spero che domani sia libera, sarò libero e potremo finire di parlare di ciò che ci manca."

"L'assumerai?" Harry domandò aggrottando le sopracciglia.

"Harry, quando voglio che parli non lo fai, così che per favore, chiudi la bocca quando non devi parlare." Vincent lo guardò ed Harry ricambiò lo guardo, incazzato.

"Certamente, stesso posto stessa ora?" domandai, annuì.

"Benissimo, ti aspetto." mi sorrise. "Beh, Harry, devo andare. Becca mi aspetta." salutò Harry e quest'ultimo se ne andò diretto all'interno dell'edificio.

"Questo ragazzo non ha educazione, bisogna ignorarlo." Vincent sorrise, non si stanca di farlo continuamente?

"Io lo faccio." parlai.

Vincent rise.

"È stato un piacere incontrarvi, Lexi ci vediamo domani, ciao Charlotte." ci salutò amabilmente e si incamminò.

Guardai Charlie che guardava attentamente Vincent.

"Chi diavolo è questa fottuta Becca?" domandò.

"Penso che sia la sua ragazza."

"Fantastico, era ovvio che qualcuno bello come lui non fosse single. Vaffanculo." sbuffò ed io risi.


Nei media: Lexi.
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