➥ ottantasei

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Harry sta guardando attentamente le mie opzioni con le sopracciglia aggrottate e un piccolo sorriso sulle sue labbra.

Anche se mi aveva fatto togliere la giacca avevo molto caldo, troppo.

La bugia tra le opzioni di Harry era la C, non ha mai tagliato i capelli a sua sorella, ma ha rovinato il suo vestito.

"Ancora mi chiedo perché hai colpito una bambina." aggrotto le sopracciglia.

"Volevo semplicemente richiamare la sua attenzione." dice grattando la sua testa un po' nervoso.

"Sicuro?" domando curiosa.

I miei occhi guardano Harry e quest'ultimo gioca con le sue dita.

"Bene..." si schiarisce la gola. "Può essere che lei ha preferito un bambino nuovo, mi ha ignorato completamente e mi sono incazzato leggermente." scrolla le spalle.

Lo guardo spaventata.

"Questo significa che se ti lascio per un altro mi colpirai?" balbetto di proposito e faccio una smorfia spaventata, la mia messinscena dura poco quando una risata scappa dalla mia gola.

"Non essere stupida." rotea gli occhi. "Adesso lasciami concentrare su questo che devo vincere." si riferisce al gioco e i suoi occhi tornano sul quadernetto che sostengo con entrambe le mani.

Le mie opzioni erano:

A) In un ristorante quasi muoio soffocata con un osso di pollo.

B) Su un bus sono quasi caduta dalle scale come se fossi su uno scivolo.

C) Mia madre mi ha sorpresa in un momento intimo con me stessa.

"Quando dici momento intimo." gli angoli delle labbra si alzarono un pochino. "Diciamo... stavi esaudendo i tuoi desideri, vero?"

Le mie guance si tinsero di nuovo colore e annuisco.

"Bene, vista la tua reazione capisco che questa è la verità, quindi la scarto."

Mi maledico.

Non dico niente e continuo a sperare la sua risposta finale, ansiosa e speranzosa di un suo errore e poter essere sempre più vicina a vederlo senza vestiti di nuovo.

"Tendo alla A, sei molto stupida e credo che l'episodio del bus sia successo veramente." finalmente dice, sicuro della sua risposta.

Non tengo conto del fatto che mi abbia chiamata stupida e rimango in silenzio. Harry, nel vedere l'assenza della mia risposta, applaude per se stesso.

"Ciao ciao pantaloncini, voglio vedere quelle gambe."

"Imbecille." mormoro incredula nel vedere che ho perso per la seconda volta.

Mi metto in piedi e sbottono il primo bottone.

"Mi incanta questo gioco." dice guardandomi dalla poltrona. "Se vuoi possiamo giocarci più spesso."

(...)

Bene, quindici minuti erano passati e in questo momento avevamo addosso gli stessi vestiti.

Entrambi eravamo vestiti con i boxer e la maglietta, a parte tutto il mio nervosismo di rimanere nuda di fronte a Harry l'unica cosa che mi fa tranquillizzare un po' è che il prossimo capo da togliere sono i boxer, così che la maglietta potrà coprirmi un po', aiutandomi a non rimanere nuda molto rapidamente.

Però se perdo questa e Harry vince la prossima, sono fritta.

Mordo il mio labbro quando sto per dare la mia risposta davanti alle opzioni di Harry:

A) Sotto la mia cura Becca ha bevuto un po' di vodka e Vincent non lo sa.

B) Durante la preparazione sono riuscito a passare chimica per essere andato a letto con la professoressa.

C) Ho rubato tremila dollari ai miei genitori.

Sono riuscita a tranquillizzarmi un po' da quella gelosia che è cresciuta nel ascoltare la opzione B, mi sono convinta che se è la verità -cosa che sento essere- è stato solo perché Harry è stato un coglione a non dedicare tempo allo studio.

"Voglio credere che non ha lasciato che Becca bevesse dell'alcol, vado per la A." dico sperando di aver azzeccato.

Harry schiocca la lingua e lascia il quadernetto da parte, annuisce con la sua testa.

"Le volte che curo Becca lo faccio come se al suo posto stessi curando un diamante prezioso e impedissi a un ladro di rubarlo." prende il bordo della sua maglietta e la sfila.

Un altro sospiro esce dalle mie labbra quando vedo il suo torso pieni di tatuaggi.

Sono tentata dalla situazione e mi avvicino di più a lui.

"Ciao uccellini, mi siete mancati." scherzo mentre tocco lievemente il suo petto.

Harry ride e prende una ciocca dei miei capelli, avvolgendola sul suo dito.

Rimanemmo in silenzio per alcuni minuti.

"Davvero spero che questo funzioni." mormora guardandomi negli occhi. "Mi fai diventare pazzo in molti modi, mi fai venire voglia di ucciderti e di altre volte di baciarti."

"E di cosa hai voglia adesso?" mi affretto a dire che il gioco è rimasto nel dimenticatoio quando sento la mano di Harry giocare con l'elastico del boxer.

Harry non risponde e si inclina rapidamente verso di me, divorando le mie labbra.

Il suono del quadernetto cadere nel pavimento fa eco nel mio appartamento.

Harry si alza in piedi e in un movimento mi prende in braccio e cammina con me verso la sua stanza.

Beh, sento di aver vinto.

19B Where stories live. Discover now