➥ trentadue

16.8K 855 118
                                    

Ero arrivata tardi al bar, il posto era già occupato e non sapevo cosa fare.

Dato che mi ero alzata presto per venire qui non avevo fatto colazione, quindi mi sedetti in uno dei tavoli per ordinare qualcosa.

Dovevo iniziare a cercare un lavoro, non potevo aspettare che mi arrivasse un miracolo divino.

Ordinai un cappuccino e una ciambella da portare via, non mi piacevano ma a Charlotte sì.

Alzai la mia testa nel sentire la porta del locale aprirsi.

Ma seriamente, Harry mi stava seguendo?

Fu impossibile non fare una smorfia nel vederlo.

Solo Harry aveva la capacità di mettermi di mal umore solamente guardando la sua faccia.

Dio stai zitta, lo sai che in fondo ti piace vedere quella sua faccia da idiota.

"È occupato?" Una voce roca interruppe i miei stupidi pensieri.

Stupida coscienza.

"Oh sì, il mio amico è seduto lì, si chiama Bruce. Avanti, saluta Bruce." Finsi di parlare con qualcuno, anche se chiaramente non c'era nessuno.

Solo volevo che Harry se ne andasse.

Harry alzò un sopracciglio.

"Che dici Bruce?" Domandai muovendo la mia testa un po' più avanti, fingendo di ascoltare qualcosa. "Harry non ti va a genio?" Mi finsi sorpresa. Dall'altra parte Harry alzò gli occhi al cielo.

"Davvero Lexi?" Domandò. "Lascia solamente che mi sieda."

"Mi dispiace, al mio amico non stai simpatico e non posso permettere che si senta a disagio." Risposi sorridendo falsamente.

Harry si sistemò i capelli, si mise accanto alla sedia e finse di spingere qualcuno e dopo si sedette su essa.

Finse?! Ha spinto Bruce!

"Smettila di spingere Bruce!" Esclamai indignata.

"Neanche Bruce mi stava simpatico." Harry sorrise senza mostrare i denti.

Guardai in basso e dopo ancora Harry.

"È svenuto! Gli hai fatto sbattere la testa." Aggrottai le sopracciglia.

"Basta Lexi." Mi guardò male.

Sospirai.

"Che vuoi Harry?" Domandai svogliata.

Harry si schiarì la gola una cosa come tre volte, mosse i suoi capelli e si guardò intorno.

"Io..." si fermò e mi guardò in modo fisso.

Alzai le mie sopracciglia aspettando una risposta.

"Ho bisogno di aiuto." Appoggiò le sue braccia sul tavolo.

"Ah, va bene." Annuì guardandolo. "Che dovrei fare io?"

Harry strinse i suoi pugni.

"Ho bisogno che mi aiuti... in qualcosa."

"Dio mio Harry, puoi essere più diretto?" Mi stancai di tanti giri di parole.

Harry inumidì le sue labbra e si alzò in piedi.

"Niente, non importa. Devo andare." Iniziò a camminare verso l'uscita. Però prima di andarsene e si voltò e mi guardò. "Mi dispiace per il fatto di Bruce." E senza dire niente di più, se ne andò.

Chi capisce questo ragazzo?

19B Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora