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Pov's Cocò
Sono giorni che sono chiusa in questa stanza d'ospedale.
Non ce la faccio più,sto impazzendo!
Voglio solamete buttarmi tutto alle spalle e ricominciare di nuovo daccapo:senza più la mia famiglia e senza più Josh.
Mi hanno tradita tutti! E a causa del loro egoismo mi hanno portato via mio figlio. Lasciandomi vuota e fredda.
Questa notte l'ho sognato:era un bellissimo maschietto dai capelli castani e occhi di ghiaccio come quelli del papà.
Era così tenero e paffuto.  Mi chiamava mamma,ma ora non è più possibile.
Perchè il mio piccolo confetto non c'è più.
Lo portavo dentro di me da due settimane e non lo sapevo.
Non ho neppure più le lacrime per piangere.
Mi sono finite tutte in questa notti.
La maniglia della porta si abbassa e una mano ricoperta di tatuaggi si appoggia per poi aprirla del tutto: è Josh! Come tutte le mattine.
Non capisce che voglio restare sola,ma soprattutto non  voglio stare con lui.
<<Buongiorno angelo mio>> come tutte le mattine mi porta dei fiori tutti colorati e butta quelli del giorno prima.
<<Josh...>> riappoggio di nuovo la testa sul cuscino stanca.
<<Eh?>> dice con finta distrazione <<perchè sei venuto di nuovo?>> gli chiedo <<Perchè tu sei ancora qui>> <<ecco,proprio per questo>> lui si gira e mi guarda truce.
Io sbuffo <<senti Josh finiscila, sarà meno doloroso per tutti e due se tu non verrai tutte le mattine a trovarmi>>
<<ma che ca...>> <<Josh>> non lo lascio finire <<basta,fai quello che ti dico>>
<<ma come puoi solamente pensarlo? Ho fatto solamente un fottuto errore>> urla e segna uno con l'indice.
<<Si,ma non è stato un errore stupido come aver comprato la birra invece dell'acqua>>abbasso il capo sul mio ventre <<il mio bambino>> <<era anche il mio bambino>> basta,non voglio più parlarne.
<<Senti Josh,devo chiederti un ultimo favore>> gli dico <<no,tu mi devi chiedere un favore. Non l'ultimo>> sospiro <<pensala come vuoi... comunque a me servono degli abiti neri. Tutti quelli che troverai  mettimeli in una valigia e portamela>> lui sgrana gli occhi. <<Perchè?>> <<Perchè anche se era di due settimane e non posso dargli degna sepoltura il mio bambino è morto. Quindi io porterò il lutto finchè mi sentirò di portarlo>> urlo cominciando a sentire le lacrima <<m...ma Cocò>> balbetta <<niente ma,puoi farmelo questo favore oppure veniamo Sharon ed io prima di andare a casa sua, quando mi avranno dimessa?>> ora si sente male. Lo vedo <<a casa sua?>> chiede incredulo <<si>> gli rispondo <<Perchè?>> <<Perchè ti ricordo:che non mi hai fatto rinnovare il contratto con il padrone di casa>> <<non fare la sarcastica del cazzo. È logico che non dovevi rinnovare il contratto. Sei mia moglie e abitiamo insieme>> oramai è un vulcano in eruzione  <<non più Josh. Non mi sento più tua moglie>>

3 giorni dopo...
<<Cocò,sei proprio sicura di quello che stai facendo?>> mi chiede per la centesima volta Sharon mentre preparo la valigia. <<Si, stai zitta e aiutami. Prima che arrivi Josh>> sono tornata in questa casa solamente per prendere i miei ultimi panni e il computer,ma non ho proprio voglia di incontrare Josh. Sono sicura che farebbe un'ulteriore sceneggiata. E sono ancora troppo stanca per discutere.
Stitch continua ad abbaiare e a grattarmi la gamba con le sue unghiette.
<<Amore,mamma deve andare via,ma appena mi sentirò meglio ti verrò a prendere>> sembra aver capito,ma non è contento. Continua ad alzarsi e io sono costretta ad abbassarmi per prenderlo in braccio. <<Su, Stitch fai il bravo. Tra poco arriva papà e giocherai con lui>> tante volte ho sognato che Stitch e il mio bambino sarebbero andati  d'accordo e avrebbero giocato insieme,ma è solamente un sogno. Che non si realizzerà mai.
<<Cocò,su scendi. La valigia la porto io>> annuisco e con Stitch appisolato sul mio corpo scendo in salone.
Lo poso sul divano e per paura che possa prendere freddo gli metto la copertina.
<<Ma Cocò,quel cane sarà 100 kg e tu gli metti la coperta?>> chiede scioccata <<Si,gli metto la coperta>> la serratura della porta scatta e io tremo. 
Guardo Sharon impaurita e lei mi mima: calma!
Josh entra in casa e mi guarda stupefatto per poi sorridermi e prendermi in braccio. <<Angelo mio>> esclama << sei torata da me?>> mi sta e si sta facendo del male così. <<No,Josh. Sono venuta a prendere la mia valigia>> mi fa scendere e senza dire nulla e neppure guardarmi va in cucina.
Quindi io prendo la mia valigia,ma mi  fermo quando ritorna Josh che mi dice <<Ricordati che tu sei mia moglie. Ci siamo sposati e abbiamo giurato davanti a Dio e agli uomini che avremmo passato una vita insieme. Quindi ora và pure. Prenditi  questa pausa da me,ma ricordati che è solo temporanea. Quando per me sarà abbastanza ti verrò a riprendere. E cominceremo di nuovo tutto daccapo.>>

Attrazione fataleWhere stories live. Discover now