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Sono passate due settimane,ma i miei genitori ancora non sono andati via. Josh è sempre più irrequieto e non so per quanto tempo riuscirò a trattenerlo.
Ci vediamo per qualche minuto una o massimo due volte a settimana. Quindi in totale non ci siamo visti più di 5 volte.  E sta impazzendo! Anche a me manca tanto,ma non possiamo farci sgamare.
Sono le due di notte,ma ancora non riesco a dormire. Mi giro e mi rigiro nel letto,ma nulla.
Ho troppo pensieri.
Sento il suono del campanello,forse però è stata una suggestione mentale causata dalla stanchezza.
Provo a richiudere gli occhi,ma ecco di nuovo il suono.
No,allora non è la mia stanchezza. È davvero la porta.
Esco dal letto e indosso la vestaglia. Scendo giù e c'è mio padre. <<Papà,vai a dormire. Non preoccuparti>>  <<No,Cocò. Potrebbe essere un ladro>> che bussa? <<Papà,davvero. Non preoccuparti. Ho vissuto per tanto tempo da sola e non mi è mai successo nulla. Quindi stai tranquillo>> dico esasperata,ma nulla. Lui non cede. Mi giro e apro la porta.
Non c'è nessuno! Sto per richiudere la porta quando vedo la figura di Josh appoggiato al muro di fronte,per terra, con il capo rivolto verso il basso.
<<Josh>> urlo avvicinandomi. <<Josh>> non mi parla.Puzza di alcool, provo a schiaffeggiarlo e lui apre gli occhi <<Josh,cos'hai? Non ti senti bene?>> <<no>> biascica <<e cos'hai?>> chiedo preoccupata <<mi fa male qui>> dice indicandomi la testa <<ma soprattutto mi fa male qui>> dice indicando il cuore.
Povero amore mio!
<<Su,Josh. Entriamo dentro. Qui fuori fa freddo>>gli faccio appoggiare il braccio sulla mia spalla e si lascia trasportare.
<<Perchè lo porti dentro?>> dice con rabbia mio padre <<Perchè sta male ed è casa mia. Quindi decido io>> <<ma non è un problema nostro>> <<neppure il peggiore dei nemici si lascia in queste condizioni>>. Josh ringhia solamente con il capo chino,ma non riesce a dire nulla.
<<Dai,Josh andiamo su>> mio padre ci blocca di nuovo <<tu non sei più sua moglie>>  <<non fa nulla >> mamma che prima era in disparte quando ci vede passare per andare in camera, ci sorride fievolmente.
Porto Josh in camera e lo stendo sul letto.  Lo vedo sorridere e mi dice <<solitamente ero io che ti sdraiavo sul letto>> scherza amaramente. Gli accarezzo il volto e  ridendo lo rassicuro <<amore,non preoccuparti. Comandi sempre tu a letto>>
<<davvero? È strano che tu lo ricorda ancora>> mi dice con un pizzico di cattiveria nella voce che non capisco. <<Perchè dici così?>> chiedo <<perchè? Cocò non facciamo l'amore da due settimane... due!>> continua indicandomi con le dita il numero due.
<<Josh,abbassa la voce>> urlo a bassa voce e lui sospira sdraiandosi.
Povero!
D'istinto,senza pensarci mi metto a cavalcioni su di lui che mi guarda sbigottito.
<<Tesoro>> mi chiama,ma io lo zittisco con le dita sulle labbra. <<Shh,amore mio. Se mi prometti che riuscirai a contenerti possiamo provare>> lui scoppia a ridere e stringendomi le cosce dice <<Amore,tra noi due chi urla non sono io>>
<<Shh!!!non volevo dire questo,ma sarò io questa volta a imporre il movimento. Non possiamo permetterci di farci scoprire ora>> lui annuisce e ho un'altra richiesta <<orso, dobbiamo metterci sul pavimento>> lui sgrana gli occhi <<cazzo Cocò,mi sembra di avere 16 anni>>lo guardo male <<non voglio sapere cos'hai fatto a 16 anni>> borbotto scontrosa e lui ride <<baciami,stupida>> scherza e io faccio come mi dice <<e ora moglie: amami>> moglie,che bella parola. Io sono sue moglie e ho sempre voluto esserlo e per  sempre sarà  così.

Ci risvegliamo avvinghiati e ancora stesi sul pavimento. <<Buongiorno moglie>>.
Gli sorrido stropicciandomi gli occhi e gli dico  <<'giorno>> lentamente mi sposto dal suo petto e mi stiracchio.
Neppure il tempo di riaprire gli occhi che lo ritrovo su di me. Gli cingo il collo con le braccia e gli sorrido. <<Come ti senti?>> gli chiedo <<benissimo,ora che sono con te>> mi accarezza la guancia e io mi crogiolo in quella sensazione di piacere.
<<Già>> biascico <<ora però non  sarà tanto facile ritornare al piano originale  con papà>> dico,ma Josh non è tanto felice e con i suoi occhi di ghiaccio me lo fa capire.
<<Infatti,ora basta mentire>> mi prende in braccio e mi poggia sul letto. <<No,Josh è ancora pericoloso>>ho ancora paura! <<Perchè mai?>> <<Josh,mio padre potrebbe mettere in atto un nuovo piano>> <<non mi interessa>>.
<<A me si >> urlo con rabbia <<ricordati, che per colpa vostra: di mio padre e tua io ho perso mio figlio>> <<non era solo tuo, era anche mio figlio>> Josh mi ha sempre confessato che questo bambino lo voleva e che si è maledetto e maledice  giorno e notte per essere stata la causa della sua perdita.
Io già immaginavo un piccolo Josh Junior innamorato del padre e che per assomigliargli, anche solo un poco si sarebbe disegnato con il pennarello gli stessi tatuaggi del padre. Io mi sarei esasperata,mentre Josh avrebbe riso come un pazzo nel vedermi correre dietro la  piccola peste,per togliergli tutte quelle scritte.
Mi alzo dal pavimento e mi rivesto silenziosamente. Josh ha lo sguardo angosciato,mentre io ce l'ho perso nel vuoto. Proprio come in ospedale. <<Amore,guardami>> mi dice Josh accarezzandomi il volto.
Io però non ci riesco,sono troppo angosciata e quando lui mi stringe a sé la diga cede <<Shh,amore. Sfogati,ti fa bene>> mi bacia sulla spalla e io mi stringo al suo petto. <<Piangi quando vuoi>> <<il mio bambino non c'è più>> singhiozzo <<io lo volevo davvero tanto>> <<anche io amore>> dice con voce incrinata <<si ,ma non è a te che lo hanno tolto dal ventre facendolo diventare freddo e vuoto>>  ora piango soltanto,neppure più un suono. <<Cocò>> mi chiama impaurito Josh,ma io non gli rispondo. Sono stanca.
Mi sposto da lui e mi sdraio sul letto. Josh mi segue <<Cocò,Cocò,amore rispondimi: cos'hai?>>lo guardo,ma non gli rispondo <<perchè non mi rispondi?>> scrollo le spalle.
<<Cocò,ora chiamo il dottore. Non mi piace cosa sta succedendo>> fa come vuoi,però io non ho nulla. Sono soltanto stanca.
Lui indossa i pantaloni ed esce di corsa. Nel frattempo entrano i miei. È anche colpa loro se è successo questo.
<<Camilla,cos'hai?>> mi chiede mamma. Io la guardo e mi volto dall'altro capo del letto.
<<Camilla,cosa ti ha fatto quel maledetto?>> chiede mio padre.Ti è stato a sentire,questo ha fatto.
<<Francesco,lasciala stare. Josh non le ha fatto nulla>> lo rimprovera mamma accarezzandomi il capo. << E tu che ne sai?>> urla papà <<hai sentito qualcosa? No!>>meno male che non ha sentito nessun rumore.
Ritorna Josh in camera che senza dir nulla mi mette il giubbino e mi prende in braccio <<dove la porti?>> chiede mamma in francese.
Già,dove mi porta?
<<dal dottore. Ci aspetta,ho appena parlato con lui al telefono>> le risponde.
<<Tu non andrai proprio da nessuna parte. Mi hai capito?>> Josh non gli risponde,lo spinge solo  per una spalla per farlo spostare.

Un pò di serenità:nessuno urla. Josh mi fa sedere in auto e mi mette la cintura di sicurezza.
Una volta entrato anche lui, partiamo. <<Amore,se mi dici qualcosa non andiamo più del dottore,anzi ti porto a mangiare le crepes che tanto ti piacciono,o anche i waffle. Quello che più preferisci. Amore: io vivo per te,dimmi quello che desideri e io te lo darò>> io resto in silenzio e sento aumentare la velocità del motore.

Josh non mi fa scendere dall'auto,mi prende in braccio e io mi appoggio a lui.
Entriamo nello studio medico e aspettiamo che il dottore ci chiami.
Tutti mi guardano e Josh mi stringe più forte,oscurandomi la visuale dello studio.
<<Signori Smith,accomodatevi>>
Entriamo nello studio e Josh gli spiega cosa mi succede.
Lui mi fa alcuni esami,ma alla fine lui dice quello che già sapevo. <<Signor Smith,la signora a livello fisico non ha nulla, ma come  mi ha detto: la ragazza prima di diventare muta stavate parlando del vostro bambino, che avete perso>> <<si>> <<ed è stato questo:la ragazza sta davvero prendendo consapevolezza dell'accaduto>> sento le parole del dottore e ricomincio a piangere.
Josh si china alla mia altezza e mi prende le mani <<Non piangere:amore,ti prometto che sistemerò tutto>>

A casa Josh prepara le valigie,mentre io sono stesa sul letto.
Lui parla e io lo ascolto solamente.
Ha una voce così bella!
Da questa mattina mio padre non si è più avvicinato e mi va bene. Quando non discutono lui e mio marito, io sono molto più tranquilla.
Bussano alla porta della nostra stanza e Josh lo fa entrare.
Sposto leggermente il capo per vedere chi è: e dietro la porta c'è mamma.
<<Josh,come sta mia figlia?>> gli chiede mamma gentilmente <<mia moglie è soltanto molto stanca. Oggi partiremo e sono sicuro che con le mie attenzioni si riprenderà>> lei gli sorride e poi gli chiede <<posso sapere almeno dove andate?>> <<si >>dice Josh senza guardarla <<andremo a Belfast>> mamma annuisce e dopo averci salutato va via.
Josh finisce di fare la valigia,la posa a terra e viene da me.
<<Amore,riesci a camminare?>> mi chiede Josh. Si che ci riesco,ma a me piace quando lui si prende cura di me e mi prende in braccio.
<<Ok,ho capito>> mi prende in braccio e io gli cingo il collo con le mie braccia.
Mi bacia sulla tempia e mi dice <<non preoccuparti amore mio:si sistemerà tutto!>>

Attrazione fataleWhere stories live. Discover now