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<<Cocò,allora io vado. Ci vediamo stasera>> <<va bene amore. Dammi un bacio>> gli schiocco più baci a stampo sulle labbra e con molto dispiacere la lascio andare. <<Devo andare>> mi attira di nuovo a se prendendomi per il colletto della maglia <<sei sicuro?>> mi chiede con voce maliziosa.
Dio!
  <<Cocò, ti prego!>> lei ride per la mia faccia, ma io davvero resterei a casa per stare tutto il giorno nel letto con lei e fare l'amore.
Ma ora devo fare una cosa importante!
<Va bene, dammi l'ultimo bacio e vai>> faccio come mi dice e poi vado.

Oggi è vero che devo andare a lavoro, ma devo fare una cosa più importante: devo scoprire cosa sta combinando Chantal.
Le prime tre ore le passo sul set fotografico, ma ora devo scappare.
L'adrenalina mi scorre nelle vene. Parcheggio giù casa di Chantal e mi fermo nell' atrio del palazzo e ripercorro nella mia mente i miei appostamenti per vedere salire a casa Cocò. I giorni dopo il nostro primo bacio sono stati una tortura, mi giravo e rigiravo nel letto senza riuscire a dormire. Avevo il bisogno di controllarla.
Una ragazza così dolce a Londra non poteva stare da sola, ma lei non mi voleva.
Non la sopportavo quando metteva in mezzo la sorella.
Cavolo, stiamo parlando di me e di te, non di altri.
L'ho seriamente odiata, ma L'amore che provo per lei è superiore a tutto.
Quella donna mi ha reso un pappa molle.
Arrivo alla porta di Chantal e busso.
Non c'è! Meglio per me.
Disgraziatamente sono stato fidanzato con quella lì, quindi conosco tutti i suoi posti.
Alzo lo zerbino e raccolgo le chiavi di riserva per aprire la porta.
Stupida!
Entro dentro casa e apparentemente non ci trovo nulla di strano. È tutto in ordine.
Cammino per le stanze fino a ritrovarmi di fronte ad una porta apparentemente normale,ma io voglio controllare cosa ci sia al suo interno.
<<Bingo, baby!>> la porta è chiusa anche questa, ma io non demordo.
Prendo il portafoglio dalla tasca ed estraggo la carta di credito.
La faccio strisciare all'interno della porta e... il gioco è fatto!
La stanza è buia. Trovo a tentoni il pulsante e lo accendo.
<<Cazzo!>> esclamo <<sei una persona normale è?>> ci sono tante mie foto. È inquietante!
Però poi vedo quello che mai avrei voluto vedere in vita mia.
Ci sono delle foto di mia moglie e dei miei figli. Io l'ammazzo quella puttana!
Chiamo immediatamente Cocò, ma come al solito non risponde.

Esco come un forsennato da quella casa mentre provo a richiamare insistentemente mia moglie.
Ecco che sento accettare la chiamata <<Pronto>>non è Cocò!
<<Stronza, dov'è mia moglie?>> urlo contro Chantal <<Josh, calmo. Cocò sta allattando Kate>> dice tranquilla.
Preferisco non farle ulteriori domande e tenerla calma fino al mio arrivo.
In quella casa ci sono le persone più importanti della mia vita, e per una mia stronzata non vorrei perderli.
<<O...ok>> dico con voce titubante <<dì a Cocò che tra meno di cinque minuti sono a casa>> << va bene Josh, non preoccuparti. Ci sono io a farli compagnia. Mi piace stare con i miei nipoti e mia sorella>> la sento sorridere realmente felice, quella donna deve soffrire di bipolarismo.
Riattacco la chiamata e sgommo per arrivare prima a casa.

Eccomi. Apro agitato la porta, ma fortunatamente è tutto tranquillo.
<<Papà!>> urla Noah abbracciandomi le gambe. Io lo prendo in braccio <<ehi campione, dov'è la mamma?>> chiedo cercando di restare composto <<in cucina con Kate e zia Chantal>> <<bene, tesoro vai in camera. Io vado a salutare le ragazze di là e poi veniamo tutti a giocare con te>> gli dico e lui annuendo corre di là per trovare i giochi con cui vuole giocare con noi.

Cautamente vado in cucina, ma mi fermo sullo stipite della porta per ascoltare parlare Chantal con Cocò.
<<Josh con me non si comporta bene. Mi tratta sempre male, e per giunta senza motivo>> esclama Chantal. <<Non è vero, solamente che Josh è iperprotettivo e quindi ha paura>> amore mio, io non ho paura. Quella è pazza, e ho la conferma.
<<sarà, ma io fossi in te ci penserei>> che cazzo vuol dire? No basta, ho sentito già troppo!
Entro in cucina <<Buonasera>> saluto. Si gira Chantal verso di me con il grembiule da cucina e un coltello in mano.
<<Ciao Josh>> appena si scosta prendo quello che c'è sul bancone da cucina e butto tutto.
Potrebbe essere avvelenato.
<<Josh, che fai?>> mi urla Cocò alzandosi dalla sedia con nostra figlia in braccio.
<<Butto tutto. Questa non sta bene. Potrebbe aver avvelenato il cibo>> le due donne ridono. <<Ma cosa dici amore? Chantal si è offerta di cucina perché Kate non si sente tanto bene e vuole stare solo in braccio a me>>
<<Josh, l'unico pazzo qui sei tu. Vai a sederti sul divano. Ti porto una birra per calmarti>> vuole fare la padrona nella mia casa, come se lei fosse mia moglie.
<<la pazza sei tu. E ho le prove. Sono appena uscito da casa tua, e sai cos'ho trovato in una stanza chiusa a chiave?>> le domando <<sei entrata a casa mia?>> la guardo male <<si che sono entrato a casa tua. E posso dirti con sicurezza che tu no stai bene. Devi farti curare, hai milioni di foto della mia famiglia nella tua stanza segreta>> impallidisce.
<<È vero Chantal?>> chiede Cocò con voce rotta per la tristezza
<<Si, ma non è come pensa lui...>> <<no?>> questa donna potrebbe convincere mia moglie di qualche bufala, quindi non la lascio finire.
<<no, giuro>> <<non mi interessa. Vai via da qui>> si volta verso mia moglie. <<Cocò, ti prego>> la mia dolce ragazza non riesce a rispondere <<il padrone di casa sono io, e ho deciso che tu devi andare via>> Chantal mi guarda per l'ultima volta e con le lacrime agli occhi va via.
Chiude con forza la porta e finalmente mi rilasso,anche se so che non è finita qui.
Prendo mia moglie tra le braccia e lei finalmente si lascia andare ad un pianto disperato.
<<Josh, non mi sento bene>> mi sussurra. Le bacio la fronte e prendo Kate in braccio.
<<Vai a riposarti amore mio>> lei annuisce e va in camera da letto.
Amore, devi essere forte. La battaglia non è finita qui!

Attrazione fataleWhere stories live. Discover now