Cuore e...batticuore

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Quando entro nell'ufficio Pavel e' già li. In piedi al centro della stanza, le mani nelle tasche della divisa dal taglio sartoriale. Appena mi vede toglie le mani dalle tasche e me ne porge una. La stringo con sicurezza o almeno per mostrare la sicurezza che vorrei.
"Mi dica dottoressa, che cosa c'è che non va?"
Non gira intorno all'argomento, sa che se ho chiesto di parlargli non è per fare conversazione.
"Prego si accomodi"
Lui si siede, ma non è per nulla rilassato.
"Ho riscontrato una anomalia nel tracciato cardiaco di un giocatore..."
"Di chi si tratta?" Non mi lascia finire, gli interessa sapere chi può avere dei problemi.
"Dybala. Paulo Dybala."
La sua faccia si fa cupa e seria in un attimo, probabilmente sta pensando al valore commerciale del suo atleta e alla ricaduta che può avere un problema.
"Di che problema stiamo parlando?" E' teso.
"Non posso dirglielo con sicurezza finché non ho fatto accertamenti, per questo non posso dirle di più, ma se lei è d'accordo e credo di sì, devo trattenerlo per approfondire."
"Farà subito l'accertamento? In cosa consiste?"
"Una semplice ecografia, nulla di invasivo. Lasceremo un po' a riposo il signor Dybala finché non finiamo le prove. Poi lo sottoporrò all'esame e l'esito sarà immediato."
"Concordo. Lo ha già comunicato a Paulo?"
"Non ancora."
"Se preferisce lo faccio io."
"Perfetto! Allora proseguo le prove e poi procediamo"
Non abbiamo altro da dirci, ci alziamo all'unisono, lo accompagnò alla porta e lui mi saluta uscendo.
Di ritorno in sala prove vedo che altri tre giocatori hanno finito le attività .Sono stanca e iniziò ad avere fame, Miranda mi viene incontro.
"Tutto bene?"
"E chi può dirlo?" Mi mette una mano sulla spalla per conforto e per incoraggiamento.
"Ci sono gli ultimi tre e poi abbiamo finito. Vuole qualcosa da mangiare?"
"Magari! Mi basta un tramezzino è un caffè"
"Vado subito."
"Grazie Miranda"
Mentre entrano gli ultimi tre, Rugani, De Sciglio e Sturaro, mi rendo conto che non ho detto a Nedved che se vogliono possono pranzare, non è necessario che Paulo stia a digiuno per una ecografia.
Decido di uscire a comunicarglielo.
Nel corridoio ormai c'è poca gente, Nedved e in piedi e sta parlando con Dybala che ha la fronte corrucciata. Vicino a loro si trova anche Gonzalo che sta ascoltando la conversazione serio.
Mi avvicino discretamente, Pavel mi dà le spalle, ma Paulo, in piedi di fronte a lui mi vede immediatamente e i suoi occhi si fissano su di me.
Il vicepresidente segue il suo sguardo e si voltano tutti e tre nella mia direzione.
"Scusatemi, ho dimenticato di dirle che potete pranzare se volete, non è necessario essere a digiuno per l'esame."
"Grazie dottoressa...quanto tempo abbiamo"
"Potete fare tranquillamente, non c'è fretta, finisco le ultime tornate di prove...possiamo rivederci qui per le 16.30?"
"Benissimo. A più tardi allora" mi dice Pavel
"A dopo. Grazie a voi"
"Gracias a ella, dottoressa" mi risponde Paulo e la sua cadenza così melodiosa mi provoca un brivido.
Faccio solo un cenno con la testa, non riesco a rispondergli nulla, per cosa mi dovrebbe ringraziare? Se la mia intuizione e' sbagliata potrei rovinargli completamente la carriera. A quel pensiero mi mette un macigno sullo stomaco e una pietra sul cuore.
Mi sta ancora guardando, un sorriso che mostra i denti ben allineati, gli occhi che sembrano dire "mi fido di te" ma forse è solo una mia suggestione.
Si avviano verso l'uscita e io torno nella sala. Rugani, De Sciglio e Sturaro sono in pieno svolgimento, anzi, stanno quasi per finire. Faccio il giro dei macchinari pregando mentalmente che non ci siano altri problemi. E fortunatamente e così.
Sono le 15.30 quando gli ultimi tre escono.
Ritorno nell'ufficio e mi lasciò cadere sulla sedia della scrivania. Metto le mani sul viso, sono stanca e la cosa più importante che devo fare deve ancora arrivare. Ho un'ora prima che tornino per l'ecografia. Prendo e firmo le ultime cartelle.
Miranda bussa ed entra con un vassoi con un tramezzino, una bottiglia d'acqua e un caffè.
"Meglio se mangi qualcosa prima di continuare, sei a stomaco vuoto da stamattina ..."
In effetti ha ragione e il mio stomaco con un brontolio si fa sentire.
"Grazie Miranda."
"Stai facendo la cosa giusta, non ti affliggere, non potevi fare diversamente...andrà tutto bene"
"Sei ottimista oggi!" Quando siamo da sole ci diamo del tu.
Ride. "Certo che sono ottimista! Sei brava oltre che bella! Sei in gamba! Non poteva andargli meglio di così!"
"Grazie! Ma cosa c'entra il mio aspetto in questa serie di complimenti?"
"Beh, voglio dire, vuoi mettere farsi fare un ecografia da te oppure da Castellani? Secondo me lui preferisce...ti ha fatto una TAC quando sei arrivata stamattina!"
A quel commento il boccone di tramezzino che sto masticando mi sta per andare di traverso dal ridere.
"Ma che dici???" E continuo a ridere
"Tesoro, il ragazzo è giovane ma sa dove guardare, come farlo e ti dirò ....sa pure dove vorrebbe mettere le mani! Occhi di fuoco bella mai!"
A questo punto mi sta per cascare la mandibola! Non ho mai sentito Miranda dirmi cos'è del genere.
"Miranda, mi sa che tu oggi hai le visioni..."
"Caterina, qua l'unico che ha le visioni oggi è quel ragazzo che si sottoporrà alla tua ecografia...e fidati, sono visioni come si dice in spagnolo "Proibide"
A questo punto sto ridendo a crepapelle!
"Sei fantastica Miranda! Se volevi farmi rilassare ci sei riuscita...grazie"
Lei va verso la porta per uscire, ridendo piano con me, quando ha la mano sulla maniglia si volta e mi dice: "Ti ho fatto rilassare...però dovresti provare a rilassarti davvero anche tu...magari con un po' di tango argentino". E se ne va. Lasciandomi a pensare a ciò che ha detto.

L'altro battitoWhere stories live. Discover now