"Lasciami spiegare..."

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Il lavoro per sistemare il mio ufficio allo Juventus medical center mi impegna più del previsto. La mia scrivania è invasa dalle cartelle mediche dei giocatori, non solo della squadra di serie A ma anche di quella femminile.
Naturalmente ho deciso di iniziare dalla prima squadra. Più di 25 cartelle, alcune tutte in italiano, altre con parti in tedesco, inglese e spagnolo.
Prima di classificarle e metterle nello schedario chiuso a chiave ho deciso di dare una scorsa a tutte, per farmi un idea e non essere impreparata.
Avrei potuto farlo dal PC della Apple che fa bella mostra di se sulla mia scrivania ma che ci posso fare se sono un amante folle del cartaceo? Sono convinta che ci sarà un millennium bug che farà saltare ogni device informatico e allora sarà la buona e vecchia carta a salvarci!
"Come sei vintage!" Mi dice il mio omino
"Lo so! E la cosa mi piace!"
Sfoglio le cartelle rigorosamente infilate e catalogate in buste argentate con la "J" sopra.
Passandole in rassegna vedo che ognuno ha dati precisi, ogni calciatore segue, oltre agli allenamenti comuni, attività fisiche specifiche per rafforzare eventuali punti deboli o postumi di infortuni e interventi più o meno gravi.
Le scorro,  guardo ciò che mi interessa, soprattutto gli infortuni osseo-muscolari e poi catalogo nello schedario.
Tra una cartella e l'altra mi ritrovo tra le mani quella di Paulo. La stringo tra le dita tenendola chiusa per un po', in fondo l'ho già vista e le ultime parti le ho scritte io stessa.
"Beh, riguardarla non ti farà male" mi dice l'omino
"Ma potrei anche farne a meno" rispondo posandola sulla scrivania senza aprirla.
In quel momento il mio cellulare riceve un messaggio. Per distrarmi dal dubbio cartella lo afferrò e sblocco lo schermo per vedere di chi si tratta.
Rimango stupita quando vedo la notifica proveniente  proprio di Paulo.
È Una settimana che non si fa sentire, non un messaggio, non una chiamata, non un segno di vita, niente, fino a questo momento.
"Lupus in fabula...quando si dice la telepatia..." L'omino ha una voce beffarda e ironica, io non so cosa mi provoca rivedere quel nome ricomparire sul mio
telefono.
"Poteva continuare solo con la telepatia!" Rispondo
"Ti sento lievemente acida! Il fatto che non si sia fatto sentire per un po' ti infastidisce?"
"Mi infastidisce che abbia deciso di farsi sentire! Poteva continuare nel suo silenzio"
"Guarda che cosa scrive almeno"
"Lo credi necessario?"
"Lo credo inevitabile..."
Sfortunatamente ha ragione. Apro il messaggio e lo leggo.

Lui:
"...forse il tuo detto "lontano dagli occhi, lontano dal cuore" non funziona in Argentina...ho pensato di scrivertelo, nel caso ti fosse rimasto il dubbio..."

Lo rileggo più di una volta nel dubbio di non aver capito! Cioè, fammi capire, non si fa sentire per una settimana e poi se ne esce citando una cosa che ho detto io! Mi vuol prendere per il Cu...
"Non essere volgare! Sei una signora!" Mi intima il mio amico saccente.
"Ma vai a fa....... Anche tu!"
Spengo la schermata intenzionata a non rispondergli.
Che cavolo di messaggio è! Vuol farmi credere che per una settimana e'stato a pensarmi?
"Forse si! Che ne sai? Poi è carino che non abbia scordato quello che gli hai detto..."
"E speri che io ci creda? Guarda che la fase adolescenziale l'ho passata da un pezzo!"
"Cerca di essere un po'elastica..."
"E per quale motivo dovrei essere elastica?"
"Perché ti piace! E ti fa incazzare che ci abbia messo una settimana a farsi sentire!"
"Non essere volgare! ...non ho mai detto che mi piace!"
"Deve essere per questo che ogni notte fai fatica ad addormentarti e allunghi le mani sul cuscino che ha usato lui..."
"Un periodo di insonnia capita a tutti"
"Certo! Per questo hai cambiato tutte le lenzuola ma non la federa di quel cuscino..." L'omino colpisce senza pietà.
"Avevo finito le federe..."
"Falsa come Giuda!"
Ha ragione. Sto mentendo. Quella federa l'ho lasciata perché ha il suo profumo ma forse non è stata una buona idea.
Da quando è partito faccio fatica a dormire, la notte mi rigiro nel letto e la mattina mi alzo stanca.
Questo messaggio ora, mi provoca un misto di piacere e rabbia che non riesco a classificare.
Riprendo il cellulare in mano e rileggo il messaggio...la citazione non è casuale, in un certo senso mi provoca un ondata di piace. Non voglio rispondergli subito però.
Trascorro il resto del pomeriggio a sistemare il mio nuovo ufficio e alle sei esco per tornare a casa.
Non ho turni in ospedale per oggi, chiamo solo per avere un aggiornamento su Isabella e sapere che sta abbastanza bene mi aiuta a rilassarmi. Prima di andare a casa passo in negozio da mia zia, resto un po' a chiacchierare e poi decido che voglio godermi la tranquillità domestica del mio appartamento.
Arrivata in appartamento  mi concedo una lunga doccia, lavo i capelli, li asciugo e lascio che prendano la loro onda naturale, tanto non riuscirei a domarli quindi meglio lasciarli vivere di vita propria.
Fuori fa freddo, l'inizio di novembre ha portato con se un vento gelido e tagliente e Torino inizia a chiudersi nella sua apparente immobilità invernale.
Mi preparo la cena con una vellutata di verdure, un petto di pollo alla piastra e poi vedro se ingozzarmi di qualcosa di dolce o preferire la frutta.
Finalmente, dopo giorni di trambusto posso rilassarmi in santa pace. Esco sul balcone a fumare una sigaretta, lasciando scorre lo sguardo sul paesaggio famigliare che mi circonda. Penso inevitabilmente a Paulo che ora è nella sua nazione, nella sua terra e forse ha trovato un momento di pace.
Rientro intenzionata a rispondere al suo messaggio, in fondo non c'è niente di male.
Prendo il telefono e prima di aprire whatsapp scorro le notizie del giorno.
Tra la politica e le chiacchiere varie ed eventuali che si trovano sui giornali in questi giorni tutto sembra assolutamente normale.
Sembra normale, fino a quando non arrivo involontariamente alla sezione gossip e un titolo attira la mia attenzione: "Ritorno di fiamma tra Dybala e Antonella" il titolo mi fa bloccare il cuore, ma la foto che correda l'articoletto mi gela il sangue nelle vene.
L' immagine è un po' sgranata ma sufficientemente chiara. Si vede Antonella abbracciata al suo collo in un bacio che di casto ha ben poco. I loro corpi sono stretti, incollati l'uno all'altro e lui...lui ha chiaramente le mani sul sedere di lei in una stretta possessiva che ho già sperimentato.
Il sangue mi sale alla testa.
"Maledetto stronzo, bastardo, figlio di put......"
"Calma, calma...ragioniamo...non trarre conclusioni avventate..." L'ominide si è messo in piedi e ha le mani che continuano a fare segno di calmarmi.
"Calmarmi un paio di pa...."
"Stai iniziando a parale come uno scaricatore di porto...il che vuol dire che sei già fuori dalla grazia divina...cerca di respirare! Respira....re-spi-ra!!!"
"Sto già respirando invertebrato!"
"No! Stai andando in iper ventilazione..."
"Non farmi una diagnosi medica..."
"Ok! Ma tu calmati..." Continua ripetermi.
"CALMARMI! Questo stronzo mi ha mandato un messaggio facendomi credere che ha passato una settimana a pensare a me quando invece stava scopando con la sua ex...e io mi devo calmare!?"
"Punto primo è la foto di un bacio, punto secondo potrebbe essere una foto vecchia...uhm...no...a guardarci bene e proprio lui ora...va beh, magari è stata lei a provarci..."
"E lui non è stato in grado di tenere le mani a posto? Doveva fare una verifica?"
"Ok! Hai ragione...ma sarà stato un momento di debolezza..."
"Debolezza? Ma tu da che parte stai?"
"Hai ragione...FAGLI IL CULO A STRISCE!...come si permette!"
"Ci puoi giurare che lo faccio!"
Salvo l'immagine e la copio nel messaggio da inviargli.

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