Corso di pugni

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Marzo, 2012

Di T-Boy non so molto.

La prima volta che avevo sentito parlare di lui fu a causa di un battuta che aveva fatto Seo, una sera, a casa di Jin. Non era un ragazzo molto raccomandabile, e fin da piccolissimo era sempre stato in mezzo a gente poco apprezzabile. Più di una volta Seo aveva detto che sua madre in realtà fosse una prostituta o una escort. Comunque avevo capito fin da subito che tra i due non scorreva buon sangue.

L'unica cosa che so per certo è che frequenta la stessa scuola di Jemy, o meglio frequentava. A quanto sembra T-Boy salta spesso la scuola, per questo sembra aver perso anche qualche anno. Questa cosa mi fa dispiacere, evidentemente non ha chi si prende davvero cura di lui.

Jemy sarebbe uscito dall'ospedale quel pomeriggio. Quella stessa mattina mi aveva inviato un messaggio per rassicurarmi che stava meglio. Ma il problema del debito, rimaneva irrisolto. Tuttavia quello stesso pomeriggio ho il corso del PET, è la prima lezione e non posso assolutamente fare assenze se voglio superare l'esame finale. Ma mi riprometto di andarlo a trovare il giorno dopo, appena uscita da scuola.

Il corso di inglese avanzato inizia alle tre precise, ma io sono qui già da un'ora. Avevo deciso di mangiare qualcosa fuori e poi aspettare nell'aula in cui facevamo lezione. Mentre aspetto che arrivi qualcuno, ripenso alla sera precedente, a come mi fossi preoccupata per Jemy, e mi rendo conto di nutrire un affetto sincero per lui. Un affetto che non avevo mai provato per Karma o per Jin.

Non avevo mai avuto molti amici, in realtà mi rendo conto di essere una persona piuttosto sola. Seo era riuscito a privarmi di ogni cosa: mi aveva isolata.
Jemy era stato l'unico a farmi sentire meglio, con la sua compagnia spontanea, con le sue battute squallide, con la sua svogliatezza, si era dimostrato un vero amico.

Stavo pensando proprio ad un episodio in cui Jemy mi aveva fatto ridere fino alle lacrime, quando nell'aula entra un ragazzo che riconosco all'istante: è Joon, un amico di T-Boy.

Ci scambiamo un veloce sguardo, sembra quasi avermi riconosciuta o probabilmente sta pensando se mi avesse già visto da qualche altra parte - Ciao - mi dice semplicemente.

- Ciao - rispondo un po' imbarazzata, prima di abbassare la testa sul mio cellulare.

- È questa l'aula del PET? - sento qualcosa allo stomaco quando mi fa quella domanda, non so come prendere la consapevolezza che avremmo passato quasi tre mesi nella stessa aula, ma soprattutto non avevo idea che un ragazzo come lui possa essere così bravo da seguire un corso avanzato di inglese.

- Sì, è questa - rispondo velocemente, prima di ritornare al mio telefono.

Joon entra in aula e si posiziona a qualche banco di distanza dal mio. Mi sento a disagio e continuo a scorrere il dito sulla galleria del telefono nevroticamente, ma Joon sembra più interessato al suo libro di letteratura greca che a quello che faccio io.

Poco dopo l'aula comincia a riempirsi e con mio gran dispiacere vedo entrare anche Seo. Ci guardiamo per un attimo, poi distoglie lo sguardo e ritorna a scherzare con un suo compagno di classe. Sarebbero stati i tre mesi più belli della mia vita.

La professoressa di madrelingua che ci fa lezione è davvero simpatica e riesce a farmi sentire a mio agio, soprattutto quando chiede a tutti di dire due parole per presentarci. In un altro momento mi sarei sentita in imbarazzo, ma da un po' di tempo non ho più paura di nulla.
Il corso ha un frequenza di tre pomeriggi settimanali e durerà fino a metà maggio, dopo di ché avremmo dato l'esame finale che consta di tre prove.
Non siamo molti, la maggior parte sono ragazzi dell'ultimo anno, il più piccolo è un ragazzo del primo liceo. Sembrano tutti tipi apposto, o almeno sembrano più concentrati a seguire il corso che a perdere tempo e questo mi rincuora.

どうして欲しい?// What do you want?Where stories live. Discover now