Sole sulla verità

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Maggio, 2012

Da quando si sono presi a pugni, Seo non mi rivolge più nessuna equivoca attenzione. Al corso di inglese resta sempre con la testa china sul banco, ma mi è facile notare il suo continuo sbattere il piede a terra nervosamente durante la lezione. Seo fa così solo quando c'è qualcosa che lo infastidisce a tal punto da tormentarlo costantemente. Inoltre non è l'unico che sembra avere qualche problema di nervosismo, anche la nostra seconda rappresentante di classe Karma è abbastanza suscettibile in quell'ultimo periodo. All'ultima assemblea non aveva fatto altro che litigare con alcuni compagni, perfino con Serena, e durante la lezione l'avevo beccata più di una volta messaggiare ininterrottamente sotto il banco.

Ed è proprio di quello che stiamo parlando io e Cas, davanti ai distributori della scuola - Serena è così incazzata che mi ha chiesto di tornare compagne di banco - mi sta appunto dicendo mentre prende la sua bibita, all'improvviso sento come un vuoto familiare allo stomaco - Beh, è tipico di Karma comportarsi così, è il suo carattere - cerco di dissimulare in fretta il mio nuovo stato d'animo - Carattere o no, io ovviamente le ho detto che se lo scorda - mi risponde decisa Cas ed io ritorno a respirare ma mi limito a sorridere, senza aggiungere nient'altro fino a quando non siamo arrivate in classe.

La verità è che mi sono affezionata a Cas.

L'idea di non trovarla più la mattina al solito banco, con la testa su qualche spartito, mi creava disagio. Così come mi sarebbe dispiaciuto non dividere più il pacchetto di patatine insieme, e di non poter parlare con qualcuno al cambio dell'ora. Cas non era una compagna di banco fastidiosa, durante la lezione era quasi sempre attenta ma non mancavano dei momenti in cui faceva qualche battuta ed allora cominciavamo a ridere come pazze e cercavamo di non farci beccare dai professori. Quindi sì, quando mi aveva detto che non aveva avuto neanche un ripensamento sulla proposta di Serena, mi aveva resa felice.

- Ieri ho visto Joon - è il cambio dell'ora, l'ultima della giornata, quando si gira verso di me e mi dice quella cosa - Ah sì? - le chiedo cercando di rimanere impassibile, ma in realtà quella notizia dell'ultimo momento mi aveva lasciata un po' di stucco, perché questo significava che Joon era andato da T-Boy e non da Yu come mi aveva invece detto per giustificare il suo non rispondere ai miei messaggi per il pomeriggio intero.

- Sì, ci siamo incrociati nel cortile ma lui non mi ha vista - mi spiega meglio Cas, io le sorrido ma non aggiungo altro. Avrei voluto sfogarmi, ma mi limito a mantenere la calma perché la prof è appena entrata e perché mi auguro ci sia una spiegazione a tutto quello.

All'uscita, Joon mi sta aspettando davanti la mia aula. Come al solito alcune delle mie compagne lo guardano di traverso, ma lui non sembra minimamente badare alle loro occhiatine anzi continua a stropicciare nervosamente una delle cartine per il drum. Sembra pensieroso.

-Ehi- mi fa in tutta tranquillità quando mi vede. Ma il reprimere quella rabbia per un'ora intera non aveva fatto altro che peggiorare la situazione - Andiamo? - gli rispondo acidamente e senza neanche dargli il tempo di rispondere inizio a camminare verso l'uscita - E' successo qualcosa? - mi prova a chiedere un po' allarmato, ma io non gli rispondo fino a quando non siamo usciti dall'edificio. Mi limito soltanto ad ammonirlo con una mano, facendogli capire che non era quello il posto in cui parlare. Tuttavia Joon è poco paziente e non appena abbiamo sceso le scalette dell'uscita mi richiede cosa diavolo avessi - Non voglio parlarne qui - gli spiego più chiaramente, lui si azzitisce e mi segue verso il vicolo in cui ci siamo baciati la prima volta.

どうして欲しい?// What do you want?Where stories live. Discover now