La gelateria

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Giugno, 2012

Ho ricevuto diversi messaggi di Joon questa settimana, ma non ho risposto a nessuno. Esco poco di casa, nonostante ci siano delle belle giornate. Ho raccontato a Cas quello che era successo, sento che posso fidarmi ed infatti mi sono ritrovata a passare un sacco di tempo con lei. Evito di andare a casa sua perché potrei incontrare T-Boy, e so che se incrociassi anche solo il suo sguardo mi verrebbe alla mente il momento in cui ero stata costretta a lasciare Joon.

Tuttavia stare a casa peggiora solo la situazione, nonostante Cas passi la maggior parte del tempo con me, la mattina è sempre il momento più difficile. Mia madre dice che sarebbe meglio che trovassi qualcosa da fare, magari anche un lavoretto così da non pensare e poter guadagnare qualcosa da spendere per me. E a dirla tutta è quello che da due giorni sto cercando di trovare.

- Mi basterebbe anche un part-time, non chiedo molto - è lunedì pomeriggio, Cas è di nuovo da me, sono le tre del pomeriggio e per essere giugno fa decisamente troppo caldo.

- Forse ho un amico che potrebbe aiutarti - è la prima volta che parlo a Cas di questa mia voglia impellente di investire tempo in qualche lavoretto, ed è già pronta a darmi una mano - C'è il fratello di un mio amico, al conservatorio, che ha aperto una gelateria e yogurteria e cercava ragazzi da assumere part-time, vuoi che gli mando un messaggio? -

- Anche adesso - anche se non era certo che quel ragazzo mi avrebbe assunta, il solo fatto che Cas fosse stata così rapida a trovare quella soluzione mi aveva fatta sentire meglio.

Non smetto di ringraziarla neanche quando Jemy citofona e mi invita a scendere. Lui e Cas non si erano ancora incontrati, nessuno dei due sapeva come fosse fatto l'altro, a stento sapevano il loro nome e quella sarebbe stata la prima volta che si sarebbero presentati davvero. Perciò quando scendiamo, Jemy cambia repentinamente espressione non appena nota la figura longilinea di Cas ed il suo sorriso dolce e rassicurante. Ma mai quanto lo sguardo della stessa Cas, evidentemente colpita dal bell'aspetto di Jemy, dai suoi capelli un po' scombinati e i suoi piercings alle orecchie. Sorrido compiaciuta, tra quei due era sicuramente scattato un colpo di fulmine.

- Lui è Jemy - sorrido.

- Ah, sì, ho sentito parlare abbastanza di te e dei tuoi casini -  Cas rompe subito il ghiaccio, mentre Jemy sorride imbarazzato come non lo avevo mai visto - Eh, sì, Key è quella che aggiusta sempre tutto - le risponde poi, passandosi una mano tra i capelli palesemente intimidito.

- Dove siamo diretti? - domando poi, e Jemy sembra ricomporsi - Un amico ha organizzato una cosa a casa sua, ha detto di portare gente ed io ho pensato che sarebbe stata una buona idea andarci, no?- annuisco compiaciuta, mentre Cas si dirige al suo motorino intenta ad unirsi anche lei.

- Carina la tua amica - è la prima cosa che mi dice Jemy, dopo essere salita nella sua macchinetta.

- Oh oh, ci siamo presi una bella cotta eh? - non posso fare a meno di prenderlo in giro, Jemy mi dice di stare zitta nascondendo un sorriso malizioso.

Durante il tragitto mi informa, poi, che questo suo amico è un compagno di classe. Non sa chi abbia invitato a casa sua, ma è sicuro che ci divertiremo.

Ovviamente anche questo suo amico è ricco sfondato; sebbene viva in un palazzo, il suo appartamento è grande quattro volte il mio. Cas non smette di ripetere che si sente fuori luogo - Qui sei l'ultima a doverti sentire così, fidati - Jemy la rassicura e le fa l'occhiolino, rimango sorpresa dal suo modo di fare. Non avrei mai detto che, in realtà, ci sapessa fare con le ragazze.

Sono solo le sette, ma c'è un sacco di gente. Molti sono della mia scuola, per fortuna nessuno che conosco davvero.

Io e Cas stiamo quasi tutto il tempo insieme, Jemy ogni tanto sparisce con qualche amico. Tuttavia l'ambiente è piacevole, ma io sono triste. Non faccio a meno di pensare a come sarebbe stato più bello se lì con me ci fosse stato Joon.

Cas se ne accorge, sta per dirmi qualcosa di confortante ma il suo telefono squilla ed è costretta ad uscire sul terrazzo poiché la musica le impedisce di sentire bene l'interlocutore.

Rimango seduta sul divano dell'immenso salone di Jimmy, il proprietario di casa, quando mi trovo davanti Yu. Ci guardiamo per un lungo istante, esitanti, ma poi scuote la testa e mi volta le spalle deluso, quasi arrabbiato. Mi alzo e decido di andargli a parlare.

- Yu - lo chiamo, proprio mentre lo vedo dirigersi verso una stanza che scopro essere la cucina. Una volta entrata ci sono un paio di ragazzi intenti a rollarsi delle canne, mi guardano sospetti ma quando chiedo loro di Yu fanno spallucce e mi indicano il balcone.

- Cosa vuoi? - mi domanda non appena mi vede. Ha una sigaretta tra le dita, il tono di voce duro.

- Come sta Joon? -

- Con che coraggio chiedi di lui? - Yu è davvero arrabbiato, e capisco che la loro amicizia vale davvero molto per lui. È davvero un amico fedele. Per questo spero possa capirmi.

- Con lo stesso coraggio con cui ti ho chiesto di fare da tramite tra me e T-Boy - non posso dirgli perché ho dovuto lasciare Joon, ma posso farglielo intendere.

Yu mi guarda per un secondo - Non sono più affari tuoi -

- Non ho smesso di amarlo - sono intenzionata a fargli capire che c'è altro, che c'è molto di più.

- Non ti capisco, Key -  caccia il fumo dalla bocca e mi guarda spazientito - Che gioco stai giocando? - mi domanda - Insomma cosa vuoi ottenere? Prima lo lasci e poi mi vieni a dire che lo ami?- non ha nessun torto, sono io quella che sembra pazza, ma Yu è un ragazzo spigliato e so che se gli dirò le parole giuste, capirà.

- Conosci il mio amico Jemy? - Yu mi guarda ancora più confuso e irritato - Cosa c'entra?-

- Qualche mese fa ha avuto dei problemi con T-Boy - non dico altro, non voglio andare oltre, spero solo che Yu capisca da quella mia affermazione.

Tuttavia continua a guardarmi confuso, la sua espressione è infastidita ma dopo avermi quasi mandato a quel paese affermando di non capire cosa c'entrasse quella informazione, il suo sguardo cambia repentinamente e si ammutolisce.

Rimaniamo in silenzio, Yu ha capito cosa è successo. Non dice nulla, mi guarda consapevole. Ma nei suoi occhi posso intravedere disapprovazione.

- Sei una stupida - commenta soltanto, prima di superarmi sfiorandomi una spalla - Joon partirà a breve per una vacanza studio in Inghilterra, tornerà a fine agosto - questa è l'ultima cosa che mi dice prima di lasciarmi sola sul balcone. Non so come mi sento, ma adesso so che Yu ha intuito cosa sia davvero successo.

Entro in casa anche io, Cas mi sta raggiungendo con un sorriso enorme sulle labbra.

- Dove eri? -

- Dopo ti racconto -

- Bene, ho una bella notizia da darti - Cas sembra davvero contenta - Mi ha chiamato quel mio amico della gelateria, mi ha detto che suo fratello sarebbe interessato ad assumerti, domani mattina vuole incontrarti -

Come una stupida comincio a sorridere, forse le cose potevano aggiustarsi.

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