Le stelle alla spiaggietta

79 9 0
                                    

Luglio, 2012

La spiaggetta non era un posto in cui ero stata spesso, anzi quasi per nulla. L'unica volta in cui c'ero stata, era stato con Joon.

Mentre il vento mi sferzava sul viso, seduta sul motorino di Cas, pensavo a cosa avrei provato a rimettere piede in quel luogo. Tristezza? Senso di colpa? Nostalgia? Probabilmente tutti e tre.

Quando arriviamo, noto subito i soliti ragazzi con la cassa piena di birre. Subito mi viene alla mente il ricordo di come Joon mi avesse preso in giro quando gli avevo chiesto se si sentissero sicuri a bere quelle birre: sento una morsa allo stomaco.

Tuttavia, Jemy continua a ridere e Cas è abbracciata a lui. Mi faccio coinvolgere dal loro discorso, provo a ridere anche io quando Jemy prende in giro un suo amico e il suo modo buffo di portare l'auto appena comprata. Non ci riesco. Perché tutto mi riconduce a quella sera, a come stavo bene tra le braccia di Joon, a come avevo buttato via tutto facendomi sottomettere dal volere di un ragazzino.
Ma il mio sguardo cade su Jemy, su i suoi capelli castani, sulla sua mano che passa ripetutamente tra questi, sul suo sorriso e sul modo in cui socchiude gli occhi quando ride come un pazzo.Cade anche sul modo in cui tiene Cas per i fianchi, sul modo in cui le bacia il collo con dolcezza, sul modo in cui le sposta una ciocca di capelli. Sono contenta per loro, provo nostalgia nel guardarli, ma sento anche un lieve bruciore alla bocca dello stomaco.

-Vado a prendermi una birra- è quello che decido di fare, perché quella sensazione è fastidiosa. Non resisto.

Compro una birra e poi mi guardo intorno, voglio aspettare ancora qualche minuto prima di raggiungere gli altri. Quel bruciore non vuole andarsene.

-Oh, chi non muore si rivede- quasi mi viene un colpo, quando mi si para davanti Seo. Gli occhi lucidi, un sorriso troppo grande per il suo viso. È palesemente brillo, se non ubriaco.

-Esatto- è quello che gli rispondo prima di sorpassarlo e lasciarlo al delirio post-Karma.

-Ma dove vai?- ma sfortunatamente mi afferra per un braccio e con una voce quasi da bambino, mi tira verso di te -Ci sono delle cose che dobbiamo chiarire- aggiunge poi, mentre fissa il suo sguardo nel mio.

-Non c'è niente da chiarire- devo trovare il modo di scollarmi da dosso quell'idiota, ma Seo continua a tenermi il braccio.

-Non vuoi sapere perché mi sono davvero messo con te?-

-No-

Sono passati diversi mesi da quando lui e Karma sono usciti dalla mia vita, poco mi importa di quello che hanno combinato alle mie spalle. Soprattutto perché sono convinta che ci starei male.

-Ed io te lo dico lo stesso, cara Key- il modo in cui strascica quel "cara" mi fa innervosire, soprattutto perché non voglio essere costretta ad ascoltare.

-Ho detto di no- gli rispondo dura, fissandolo negli occhi, e con i denti stretti per evitare di attirare l'attenzione.

-Karma ha detto solo cavolate quella sera- Seo non mi ascolta, continua a parlare, vuole dirmi a tutti i costi cosa è successo -Non è vero che non mi sei mai piaciuta- ora ha attirato la mia attenzione -Ma è per provocare una persona che ho deciso di stare con te-

どうして欲しい?// What do you want?Where stories live. Discover now