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Di delusioni Taehyung ne aveva avute tante. Per esempio quando, in seconda media, aveva fallito quel compito in classe su cui aveva studiato molto. O quando durante una partita a tombola, aveva perso per un numero solamente. O semplicemente quando aveva scoperto che il suo canarino comprato in quinta elementare era una canarina. O anche solo il finire della sua relazione con Bogum, era stata una delusione per lui.

Insomma, Taehyung era abituato a non avere tutto dalla vita. Ma mai si sarebbe sognato di vivere una cosa del genere. Non era il fatto di esser stato rifiutato da Jungkook a ferirlo. In fin dei conti, il castano sapeva che forse, le sue parole, erano state un po' troppo affrettate e probabilmente fraintese dall'altro. Sapeva che probabilmente Jungkook era partito anche lui con l'idea che quella tra loro doveva esser solo "una e botta e via", niente di più, niente di meno.

Era il fatto che Jungkook l'avesse lasciato lì, senza una minima spiegazione. E poi quelle parole. Doveva dimenticarsi tutto? E perchè non si sarebbero mai più dovuti vedere? Se Jungkook si vergognava così tanto di esser andato a letto con lui, non l'avrebbe dovuto fare dall'inizio. Non ci sarebbe dovuto stare. E poi, Taehyung non l'avrebbe mica detto ai quattro venti. Sarebbe rimasto il ricordo di una notte. Eppure Jungkook aveva deciso drasticamente di chiudere qualsiasi tipo di contatto. Come se nulla fosse accaduto.

Taehyung aveva ancora in mente quei momenti nella notte in cui si era accoccolato più vicino a Jungkook e aveva sentito il braccio del moro irrigidirsi istintivamente intorno a lui, stringendolo. Aveva ancora in mente come Jungkook gli aveva piantato un bacio sulla testa appena sveglio. E aveva ancora in testa la figura del moro uscire dall'appartamento, mentre Taehyung chiamava il suo nome, ancora mezzo nudo, con solamente un lenzuolo avvolto al suo corpo.

Taehyung sospirò, poggiando una mano nella parete della doccia e lasciando che l'acqua tiepida gli schiarisse le idee, oltre che pulire il suo corpo ancora sporco della sera precedente.

Uscì dalla doccia, indossò il suo accappatoio e un asciugamano per tamponare i capelli, poi si sedette sul letto, prendendo il suo cellulare.

La prima cosa che decise di fare, fu chiamare il suo migliore amico. Digitò il numero di Jimin e, dopo solo pochi squilli, il ragazzo rispose.

«Tae?»

«Chim, ciao» parlò il castano, asciugandosi i capelli ormai umidi con l'asciugamano.

«Come mai questa chiamata improvvisa di domenica mattina? È per caso successo qualcosa?» chiese l'altro.

«No, volevo solamente sapere come stessi...» parlò vago il castano e dall'altra parte della cornetta sentì Jimin schioccare la lingua.

«Taehyung, tu la domenica mattina dormi fino alle 2, se non le 3 di pomeriggio, e mi vuoi far credere di aver chiamato solo per chiedere come stessi?» parlò ironico il ragazzo, e Taehyung potè immaginare la sua faccia, con un sopracciglio alzato, mentre parlava al telefono.

Taehyung rilasciò una risatina.
«Ho big news» parlò, per poi sospirare «Con Jungkook»

«Sputa il rospo» disse euforico Jimin.

«Preferirei che parlassimo dal vivo» rispose l'altro.

«Va bene, torno da Busan oggi pomeriggio, ci vediamo al solito Cafe alle 6?» domandò il tinto d'arancione.

«No, non questa volta. Andiamo ad un altro bar...» sussurrò il castano.

«Qualcosa mi dice che è qualcosa di grosso» parlò Jimin «E non parlo di quello che pensi tu, prima che inizi»

Taehyung scoppiò a ridere, Jimin sapeva sempre tirarlo su di morale.

«Chim?» chiamò poco dopo il castano.

S T I G M A ; taekookWhere stories live. Discover now