17)

5K 395 69
                                    

Al momento dell'arrivo di Jungkook e Taehyung a Stigma, era ormai mezzanotte passata. Taehyung sarebbe voluto tanto correre a casa, chiudere gli occhi e abbandonarsi a un sonno liberatorio, non tanto per riposare il corpo, quanto la mente, ma Jungkook aveva insistito dicendo che la prima cosa da fare alla fine di una missione, era far rapporto a Yoongi.

Così, il castano era diretto, al fianco del moro, nell'ufficio del boss. Quando furono arrivati, Jungkook bussò alla porta e, una volta ricevuto l'okay per entrare, si fece strada all'interno della stanza.

Yoongi era lì, sulla sua poltrona di pelle, quasi fosse il suo trono. Taehyung avrebbe giurato che il boss non dormiva, non mangiava, non usciva alla luce del sole, ma viveva chiuso in quella stanza, immobile.

Non appena Yoongi vide i due, curvò le sue labbra all'insù.

«Jungkook, Taehyung» salutò, e i due fecero un breve inchino davanti a lui.

«Missione compiuta» annunciò Jungkook, facendosi da parte leggermente per fare spazio al castano «Han Donghyun è nostro, l'ho lasciato nelle mani di Seokjin»

Yoongi lanciò uno sguardo veloce a Jungkook, sorridendo, poi i suoi occhi si puntarono su Taehyung, il quale fece cenno di sì, per confermare ciò che avesse detto il moro.

«Ben fatto, Taehyung» disse Yoongi e il castano sorrise leggermente per il complimento.

«Hai avuto difficoltà?» chiese e il castano scrollò la testa.

«No, anche perché sono arrivati gli altri ad aiutarmi e... hai mantenuto la parola-»

«Mantengo sempre la mia parola» interruppe Yoongi, continuando a sorridere «E non mi sarei mai fatto sfuggire una persona così fondamentale per Stigma»

«Questo Han Donghyun deve essere davvero importante-»

«Non parlo di lui, Taehyung. Parlo di te» interruppe nuovamente il boss, e Taehyung alzò le sopracciglia, stupito dalle parole dell'altro. Anche Jungkook fu meravigliato dalle parole del maggiore.

«Sei ufficialmente parte di noi, adesso. Benvenuto a Stigma» ammise l'uomo dai capelli argentei e Taehyung prese un respiro profondo, sorridendo anche lui, guardando prima il boss, poi Jungkook, sul quale viso potè vedere un piccolo sorriso.

«Grazie, capo» rispose il castano con un inchino e questa volta fu il turno del boss di alzare un sopracciglio.

«Capo?» domandò ironico e Taehyung trattenne il respiro per qualche secondo, preoccupato di aver detto qualcosa di sbagliato «Credo sia arrivato il momento di chiamarmi hyung» continuò divertito.

«M-ma Seokjin hyung ti ha sempre chiamato capo-»

«Seokjin» sospirò Yoongi «non ha altra scelta che chiamarmi "capo". È più grande di me di un anno, non sono un suo hyung. Gli ho detto più volte di chiamarmi semplicemente Yoongi, ma a quanto pare preferisce chiamarmi così» spiegò il boss «Ma per te, sono Yoongi hyung»

Taehyung aprì la bocca per parlare, ma la richiuse all'istante, facendo cenno di sì e sorridendo.
Era ufficialmente parte di una gang mafiosa, parte di un circolo di mafia che...

Taehyung si rese conto che ancora non sapeva niente di Stigma, di Red Blood. Di tutti. E si ricordò delle parole di Yoongi.

S T I G M A ; taekookWhere stories live. Discover now