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Contrariamente a ciò che gli avrebbe detto il buon senso, le volte in cui Taehyung era andato a far visita a Jimin, si sarebbero putute contare sul palmo di una mano. Ma non perché il ragazzo non era preoccupato per l'amico, anzi, ma perché i troppi pensieri che gli balenavano in testa, gli provocavano stress a tal punto che tutto ciò che Taehyung aveva fatto in quei giorni, era stato rimanere chiuso nel suo appartamento, a voltarsi e rivoltarsi nel letto, senza neanche dormire.

E sapeva che avrebbe dovuto scusarsi con Jimin anche per questo.

Non aveva visto neanche Jungkook in quei giorni che erano passati da quando aveva rivisto Bogum, prendendosi quel momento come pausa di riflessione personale.

Ma quella mattina, aveva deciso di uscire e andare all'università una volta per tutte. Sapeva che non sarebbe servito a niente perché non avrebbe comunque seguito un minimo di lezione, ma di certo non poteva fare l'eremita per tutto il tempo.

Aveva degli esami da dare, dei sentimenti da riordinare e un migliore amico da salvare.

Anche quel giorno però, quella lunga e faticosa giornata all'università, era servita a ben poco, perché il castano aveva pensato a tutto, tranne che alle sue lezioni.

Sospirò, sedendosi ad una sedia del bar dell'università, fissando le sue mani giocare davanti ai suoi occhi. Quando però, sentì la sedia di fronte a sè essere sollevata e un individuo sedersi al suo tavolo, si decise ad alzare lo sguardo.

«Ciao» una voce allegra parlò, e il castano spalancò leggermente gli occhi, trovandosi nuovamente di fronte a uno dei due mori che aveva nel cuore al momento.

«Ciao» rispose subito Taehyung, questa volta evitando di rimanere senza parole davanti al ragazzo.

«Spero non sia un problema per te se mi siedo qui» parlò innocente Bogum, e il castano fece subito cenno di no con la testa.

Il moro si posizionò più comodamente sulla sedia.

«Stare qui seduto mi ricorda proprio i vecchi tempi, sai, quando venivamo qui dopo le lezioni-»

«Bogum» Taehyung non gli diede neanche il tempo di dire altro «Perché sei qui?» chiese diretto il castano.

«Che intendi dire?» controbattè l'altro.

«Perché sei comparso così all'improvviso? Voglio dire, da quando noi... da quando tu mi hai lasciato, sei sparito completamente. Ed ora, ecco che magicamente sei di nuovo davanti a me, e mi parli come se nulla fosse successo, quando ti avevo quasi del tutto dimenticato» parlò Taehyung.

Bogum schiuse la bocca per parlare, richiudendola subito, prima di sospirare.
«Avevo delle faccende in sospeso» rispose il moro «E volevo sapere come fossero andate le cose per te, in tutto questo tempo»

«Come pensi che io sia stato quando mi hai lasciato all'improvviso, dopo un anno di relazione?» alzò un sopracciglio Taehyung.

Bogum sospiro ancora, abbassando lo sguardo.

«Hai ragione, scusami» parlò, e il castano spalancò gli occhi, sorpreso da quelle parole così improvvise. Si aspettava una spiegazione, non delle scuse.

Il castano rimase in silenzio, confuso e senza parole, così l'altro continuò.

«Come ti ho detto l'altro giorno, ti trovo in forma» sorrise mostrando i denti Bogum, cambiando totalmente discorso e facendo dimenticare all'altro di ciò che avrebbe voluto sapere. «Diventi sempre più bello, Taehyung»

Solo al sentire quel complimento, il castano tornò con i piedi per terra, arrossendo e stringendosi tra le spalle.

Gli mancavano tutti quei complimenti con cui il suo ex ragazzo lo adulava quando stavano insieme. Lo facevano sentire importante, bello e soprattutto, amato.

S T I G M A ; taekookWhere stories live. Discover now