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Taehyung camminava a testa bassa nel corridoio della sua università. Il pensiero di aver lasciato il suo migliore amico da solo a Stigma era fisso dentro lui, facendogli venire i sensi di colpa a mangiarlo vivo.

Il castano non era riuscito a seguire neanche una lezione quel giorno, constatando ormai che tutte quelle ore in sede erano state una gran perdita di tempo.

Jungkook gli aveva mandato un messaggio, dicendogli che l'avrebbe aspettato all'uscita per andare insieme a Stigma, e Taehyung non aveva avuto niente da ridire, visto che era proprio quello che aveva intenzione di fare sin dall'inizio.

Il castano uscì dall'università, perso nei suoi pensieri, mentre guardava i suoi piedi andare avanti e indietro passo dopo passo, finchè non sentì un colpo alla spalla che lo fece girare di quasi 180 gradi.

Taehyung sbuffò, pronto a dire quattro parole alla persona con cui si era scontrato. Nonostante fosse lui in torto, dato che non stava minimamente guardando la strada davanti a sè, il suo cattivo umore stava prendendo il sopravvento sulla sua personalità mite e gentile.

«Hey, fa' attenzione» parlò il castano, voltandosi completamente verso lo sconosciuto, ma quando vide la persona alle sue spalle, le parole gli morirono in bocca.

«Oh? Non ti avevo riconosciuto» parlò il ragazzo alle spalle.

Taehyung spalancò gli occhi, schiudendo leggermente la bocca. Davanti a sé c'era un ragazzo poco più alto di lui, dai capelli neri e ben aggiustati, gli occhi piccoli e vispi e il sorriso smagliante. Davanti a lui c'era una persona che aveva quasi del tutto rimosso dalla sua memoria, troppo preso da altri pensieri per pensarlo.

«È da un po' che non ci si vede, Taehyung»

«Bogum» sussurrò piano il castano, e il moro gli rivolse un gran sorriso, mostrando i suoi denti bianchi. Taehyung abbassò lo sguardo arrossendo, tutte le emozioni che provava una volta per quel ragazzo, tornargli in corpo alla vista del suo sorriso.

«Ti trovo in forma» continuò il ragazzo, e il castano arrossì ancor di più, stringendosi nelle spalle, facendo cenno di sì con la testa.

«Fatti sentire. Mi piacerebbe parlare di più con te» Bogum alzò lo sguardo, guardando dietro il castano un momento «magari un altra volta però» disse, per poi girarsi di spalle e salutare con la mano.

Taehyung alzò solo allora lo sguardo, guardandolo confuso mentre si allontanava, perdendosi tra la folla di studenti.

Era stato un attimo, non era riuscito nemmeno ad aprir bocca o a spiaccicare una parola che l'altro era svanito.

Bogum era comparso davanti a lui dal nulla. Per tutto questo tempo non l'aveva più visto, in università o da nessun altra parte. Non un messaggio, non una chiamata. Sparito.

E adesso, eccolo che riappariva.

"Vorrei che Jimin fosse qui" pensò il castano. E in effetti, avrebbe voluto tanto parlare con il suo migliore amico, raccontargli tutto e sfogarsi con lui. Perché in fin dei conti, Jimin aveva vissuto in prima persona la sua relazione con il moro ed aveva sempre spinto Taehyung a confrontarlo dopo la loro rottura.

A Jimin piaceva Bogum, era un bel tipo e sembrava anche affidabile, ed era per questo che il ragazzo dalla chioma arancione aveva sempre spronato il suo migliore amico a tenerselo stretto.

«Che cosa stai guardando?»

Una voce fece tornare Taehyung con i piedi per terra, facendogli scrollare la testa, girandosi in direzione del suono e trovandosi faccia a faccia con un viso giovanile dai tratti quasi infantili che conosceva bene.

S T I G M A ; taekookDove le storie prendono vita. Scoprilo ora