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I raggi del sole che inondavano la stanza fecero aprire gli occhi a Jungkook, il quale rilasciò un verso di sconforto, stropicciandosi lentamente gli occhi, senza fare troppo movimento per non sentire ancora il dolore della ferita sul suo fianco.

«Ben tornato tra di noi» parlò una voce nella stanza e Jungkook si girò lentamente, trovando Yoongi in piedi al lato del suo letto.

«Hai dormito per 2 giorni» parlò il boss e il moro rilasciò un altro verso, prima di parlare.

«Dov'è Taehyung?» sussurrò, con voce ancora rauca.

Yoongi corrugò le sopracciglia.
«Taehyung? È quello il tuo primo pensiero al mattino?» chiese con tono provocatorio e Jungkook roteò gli occhi.

«È andato a casa, non preoccuparti. Ma non è questo ciò di cui voglio parlare» continuò Yoongi «Come ti senti?»

«Potrei stare meglio» affermò il moro e l'altro lo guardò facendo cenno di sì con la testa.

«Ho fatto analizzare la chiavetta che tu e Taehyung avete recuperato da Namjoon, tra un po' sarà qui per spiegarti tutto» annunciò il boss «Piuttosto, hai qualcosa da dirmi sulla missione?»

Jungkook si alzò leggermente, mettendosi in posizione seduta, stringendo i denti per il dolore, poi parlò.

«Non ho molto da dire, a parte che quell'uomo nostro complice è morto con una pallottola in testa» disse il moro come se niente fosse «Anche se, prima di morire ha tentato di dirci qualcosa»

Yoongi alzò un sopracciglio e Jungkook continuò.

«Stava tentando di dirci qualcosa. Non ha finito la frase che l'hanno sparato, penso che Red Blood abbia altro in mente»

Yoongi rimase in silenzio per qualche secondo, guardando Jungkook, poi i due sentirono la porta aprirsi e Namjoon entrò nella stanza, con dei fascicoli in mano.

«Hyung» salutò Jungkook.

«Oh, Kook, come stai?» chiese Namjoon, sorridendo.

«Abbastanza bene» rispose il moro, poi Yoongi si schiarì la gola, facendo notare la sua presenza e Namjoon tornò serio, affiancandolo.

«Capo, questo è tutto ciò che ho trovato» annunciò, porgendo i fascicoli a Yoongi.

«Red Blood stava cercando di sabotare le nostre importazioni d'armi con l'estero in modo da disarmarci completamente, senza contare che, secondo quanto affermato qui, voleva uccidere lo spacciatore estero a nome di Stigma per interrompere il nostro commercio di droga, avere contro la mafia oltremare e far diminuire i guadagni in modo da farci andare in bancarotta. E si sa che senza soldi non si hanno neanche alleati» parlò subito Namjoon «praticamente, vogliono rovinarci»

Yoongi non disse niente, i suoi occhi si scurirono improvvisamente, mentre Jungkook rilasciò un tsk frustrato.

«Privarci di armi, di denaro, infangare il nome di Stigma» parlò Yoongi improvvisamente «ed hanno anche sparato a Jungkook» l'uomo indicò il moro, mandandogli uno sguardo veloce «Non intendo trattenermi oltre. La guerra è ufficialmente aperta»

«...Capo» sussurrò Namjoon, facendo ricadere l'attenzione del boss su di lui «Non ho ancora finito» disse, e Yoongi lo guardò senza dir nulla, spronandolo a continuare.

«Apparentemente il boss di Red Blood voleva fissare un incontro con te per una... una tregua» disse Namjoon piano e Jungkook dal letto alzò le sopracciglia, stupito.

«Una tregua?» ripeté il moro.

«Così dice un file qui dentro»

«Chiaramente la tregua non è il loro vero scopo» parlò Yoongi e gli altri due lo guardarono «Chiaramente, hanno altro in mente. E noi dobbiamo scoprirlo. Assolutamente»

S T I G M A ; taekookWhere stories live. Discover now