31)

4.2K 399 260
                                    

«Tae!» chiamò Jimin, rincorrendo l'amico «Taehyung aspetta»

Il castano si girò, finalmente deciso a guardare l'amico in faccia nonostante la vergogna che provava. Ma era un uomo, avrebbe dovuto affrontare la cosa, in un modo o nell'altro.

«Ma tu e Jungkook...»

«Hai capito bene, Jimin» parlò solo allora Taehyung «È così che stanno le cose. Io sono un sottoposto di Stigma, agli ordini di Min Yoongi e tra me e Jungkook non c'è mai stato niente se non solo qualche scopata e tanti, tantissimi litigi» disse di getto, senza prendere neanche fiato «Tra di noi non è nato niente, niente di quello che tu immaginavi» prese un respiro profondo il castano.

Jimin lo fissò un momento, mettendogli la mano su una spalla, per poi stringerla, dandogli conforto.

«Io ero venuto a chiederti che cosa ti fosse passato per la testa per esserti fatto trattare in quel modo. Ma a quanto vedo, dall'espressione che hai sul viso, so già la risposta» sorrise lievemente il ragazzo dalla chioma arancione e Taehyung alzò un sopracciglio confuso.

«Avanti, Tae» ironizzò Jimin «vuoi davvero farmi credere che il tuo interesse iniziale per Jungkook non si sia trasformato in qualcosa in più?»

Taehyung rimase zitto, scrollando subito la testa e Jimin alzò un sopracciglio.

«Kim Taehyung» lo riprese l'amico con tono severo.

Solo allora il castano sospirò, ormai non potendo più mentire all'altro.

«Qual è il punto di provare dei sentimenti per qualcuno se sai che non verranno mai ricambiati?» sussurrò Taehyung, evitando il contatto visivo con l'altro.

«Io ci ho provato Chim, ho provato ad abbattere quelle mura che Jungkook ha creato intorno a sé, ho provato a capirlo, ad entrare nel suo cuore. Eppure, non è servito a niente. Anzi, è successo che è stato lui l'unico ad entrare nel mio, senza neanche fare il minimo sforzo. E odio questa situazione. Perché ancora una volta quello con il cuore spezzato sono io» sospirò ancora Taehyung, abbassando lo sguardo. «Questi sentimenti... vorrei sparissero una volta per tutte»

«Tae» parlò piano Jimin e il castano alzò lo sguardo «Mi dispiace che tu stia così. È successo esattamente quello che non volevo ti accadesse di nuovo» questa volta fu il turno del ragazzo dai capelli arancioni di sospirare.

«Io te l'avevo detto, Tae. Non dirmi che non ti avevo avvertito. Me lo sentivo che quel Jeon Jungkook era solo guai, prima ancora di sapere chi fosse realmente. Avresti dovuto ascoltarmi» predicò Jimin, ma quando vide il castano davanti a sé, così giù di morale, capì che quello non era proprio il momento migliore per rinfacciare all'amico di non averlo ascoltato.

E senza pensarci due volte, Jimin tirò Taehyung a sé, avvolgendo le sue braccia intorno al collo dell'altro, abbracciandolo.

«Dai Tae, non pensarci più» parlò il ragazzo nell'orecchio del castano, il quale ricambiò l'abbraccio, sentendosi un po' più confortato.

«Te l'ho già detto una volta, ma lo sai che morto un-» cominciò Jimin, venendo subito interrotto.

«-papa se ne fa un altro, che chiusa una porta si apre un portone e che il mare è pieno di pesci. Sì, Chim, me lo hai già detto» ridacchiò Taehyung, seguito subito dopo da Jimin.

I due rimasero così per un po', poi Taehyung parlò di nuovo, ricordandosi che anche l'amico aveva tanto da spiegare.

«Ma adesso basta parlare di me» disse il castano, sciogliendo l'abbraccio e prendendo Jimin dalle spalle, tirandolo indietro per guardarlo nuovamente in faccia «Adesso mi spieghi cosa ci facevi sulle gambe di...» iniziò Taehyung, zittendosi un momento quando qualcosa catturò la sua attenzione «...di Yoongi hyung» finì la frase.

S T I G M A ; taekookDove le storie prendono vita. Scoprilo ora