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«Adesso basta, lo spettacolo è finito» parlò il boss di Red Blood dalla sua poltrona, prima di estrarre una pistola e premere il grilletto, interrompendo la scena.

Un colpo rimbombò all'interno della sala.

Successe come nelle scene dei film, in cui tutto va a rallenty, il tempo sembra magicamente cambiare il suo corso e qualsiasi cosa passa davanti ai tuoi occhi più lentamente, i rumori svaniscono e diventano solo un flebile scroscio in lontananza.

La pallottola partì dall'imboccatura della pistola di Jaehwa, puntata al petto di Jimin. Il ragazzo dalla chioma arancione spalancò gli occhi al sentire il rimbombo del colpo.

Con un passo felino però, prima che la pallottola potesse arrivare, Yoongi afferrò Jimin portandolo alle sue spalle, per proteggerlo con il suo corpo, prima di stringere i denti e aspettare il dolore, o forse, la sua fine.

Ma tutto questo non arrivò.

Perché prima che la pallottola potesse colpire il boss o il suo amato, Hoseok si voltò, mettendosi di spalle a Yoongi e di fronte al boss di Red Blood.

La pallottola gli si conficcò nel torace, e Yoongi spalancò gli occhi con orrore, prima di vedere l'amico inginocchiarsi ed accasciarsi a terra, ancora una volta.

Tutto ciò, durò solo pochi secondi, ma agli occhi di tutti, sembrò un'eternitá.

Yoongi rimase inorridito e con sguardo vuoto, mentre vedeva il sangue sgorgare dal corpo dell'amico, mentre Jimin si coprì la bocca con le mani, in un urlo silenzioso.

Jaehwa stesso sembrò turbato dall'azione del rosso, fissandolo al suolo.

«Tsk» parlò con non chalance «Questo è ciò che succede quando si intralciano i miei piani» scrollò la testa, prima di rialzarla, per riprendere a fissare davanti agli altri due.

«Ed ora è il vostro turno» sorrise, negli occhi solo odio e pazzia, nel guardare gli altri due disarmati, come agnellini nella preda del lupo.

Ma ancora una volta, un colpo di pistola tagliò l'aria, e una pallottola colpì il boss di Red Blood al braccio.

Jaehwa digrignò i denti, rilasciando un verso di dolore, prima di girarsi nella direzione in cui proveniva il proiettile.

Yoongi guardò l'amico steso a terra, che con una mano si teneva il petto e con l'altra aveva appena premuto il grilletto della sua pistola, contro il biondo.

«Hoseok-ah!» esclamò il boss di Stigma, quando vide il rosso adagiare la mano al suolo, mentre respirava profondamente, sfinito e dolorante.

Senza pensarci due volte, Jaehwa puntò nuovamente la pistola verso Hoseok, stringendola forte e pronto a colpire.

Ma in quel momento di improvvisa distrazione, Jimin, alle spalle di Yoongi, aveva visto la pistola che il ragazzo dalla chioma argentea aveva fatto cadere a pochi metri da lui, prima di afferrarla e posizionarla davanti a sè, nella direzione di Jaehwa, con mani tremolanti.

Il ragazzo dalla chioma arancione aveva fatto qualche passo avanti, posizionandosi sulla stessa linea d'aria di Yoongi, così silenzioso che nessuno se n'era accorto.

Yoongi era troppo preso a guardare il biondo in procinto di sparare ancora una volta all'amico, ma quando vide con la coda dell'occhio Jimin al suo fianco, si mosse senza pensarci, posizionandosi alle spalle del ragazzo dalla chioma arancione, premendo il grilletto della pistola.

Un deja vu, avrebbe potuto dire Yoongi, di quando fu costretto a sparare al suo migliore amico. Con l'unica differenza che questa volta, avrebbe sparato per difendere il suo migliore amico, le persone a lui care, e per sopravvivere.

S T I G M A ; taekookWhere stories live. Discover now