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«Jungkook, aspetta un momento. Io e te dobbiamo parlare» aveva detto Yoongi, e Jungkook si era improvvisamente fermato.

Il ragazzo si era girato poi verso il suo superiore, guardandolo e aspettando che parlasse.

Yoongi fissò Jungkook, poi con un gesto di mano indicò il divano in pelle nero presente nella stanza.

«Accomodati pure» disse il boss e il moro alzò un sopracciglio confuso, ma fece come il maggiore gli aveva detto, sedendosi sul divano.

Yoongi aveva una lunga, lunghissima conversazione da fare con il minore.

Voleva che quella tra loro non fosse una riunione tra boss e il suo braccio destro, tra due membri della mafia, una riunione in cui i due avrebbero parlato di lavoro o piani.

No, lo scopo di Yoongi era parlare all'altro da uomini alla pari, parlargli e consigliarlo come se fossero due amici, o meglio, due fratelli.

Per una volta, quello che avrebbe detto al moro non avrebbe riguardato Stigma, ma qualcosa di molto più personale.

Ed era per questo che il boss aveva consigliato a Jungkook di sedersi comodamente sul suo divano, così da fare anche lui, subito dopo, lo stesso.

Ed ora, entrambi erano seduti l'uno accanto all'altro, in silenzio.

Jungkook trovava la cosa alquanto snervante, Yoongi era solito andare dritto al punto, non gli era mai piaciuto tutto questo silenzio e questo pensare. Lo rendeva nervoso.

Finalmente però, l'uomo dalla chioma argentea si decise a parlare.

«Come stai?» chiese improvvisamente Yoongi e Jungkook corrugò le sopracciglia perchè quella domanda risultava abbastanza improvvisa.

«Bene» rispose senza pensarci e un po' vago. Dopotutto, cosa aspettava di sentirsi dire l'altro? Era ovvio che stesse bene. Altrimenti non sarebbe stato lì, pronto a sacrificare tutto per Stigma.

Yoongi rimase in silenzio dopo quella breve risposta dell'altro, poi voltò la testa verso il moro, incontrando il suo sguardo.

«E con Taehyung?»

Jungkook deglutì, ma non mostrò nessun tipo di emozione.

«Con Taehyung cosa?» il moro rispose con un'altra domanda.

«Come vanno le cose?» continuò Yoongi.

«Bene» rispose Jungkook, la voce leggermente tremante per la bugia appena detta.

«Io avrei affermato il contrario dal comportamento che avete avuto entrambi pochi minuti fa»

Jungkook si morse il labbro.

«Scusa hyung, se sono stato poco professionale-»

«Jungkook» lo interruppe Yoongi «Non è questo ciò che volevo sentirmi dire»

A questo punto, la confusione di Jungkook aveva toccato il culmine. Cosa voleva sentirsi dire Yoongi? Cosa avrebbe dovuto pronunciare per non deludere le aspettative dell'altro, che tanto rispettava e ammirava?

Il boss notò la confusione sul viso dell'altro e sospirò silenziosamente.

«Perché le cose non vanno bene tra voi due?» chiese ancora.

Jungkook distolse lo sguardo da Yoongi.

«Non c'è motivo per cui debbano andare bene» rispose il moro con un filo di voce, iniziando a capire dove il maggiore volesse andare a parare.

«Ah no? Mi sembravate così affiatati fino a poco tempo fa» continuò Yoongi, con un tocco di ironia.

Jungkook scrollò la testa, evitando il contatto visivo.

S T I G M A ; taekookDove le storie prendono vita. Scoprilo ora