Capitolo 11

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Secondo me nella vita è tutta una questione di alchimie, di reazioni ad azioni, un po' una sorta di andata e ritorno tra due squadre che si battono, c'è il primo match e poi il secondo e non si sa mai come andrà a finire finchè non finisce per davvero.

Così è anche una giornata lavorativa, non sai mai che ti aspetta finchè non arriva e devi rimediare a tutto e cercare di non fare un auto-goal micidiale per cui Massimiliano Allegri ti fa correre tutto il perimetro del campo senza sosta. Quando arrivo in ufficio con dieci minuti di anticipo, ho in mente di prendere un bel caffè al bar del club e ascoltare e dare un occhiata al calcio mercato, giusto per vedere come si muovono le squadre intorno a noi, non che sia un mio compito ma semplicemente è una cosa che io e mio padre abbiamo sempre fatto.Lo ricordo ancora l'urlo cacciato da mio padre quando lesse che il Paris Saint Germain aveva acquistato Neymar dal Barcellona per il prezzo esorbitante di duecentoventidue milioni , pagando così l'assurda clausola che il Barca aveva posto su questo giocatore che ha firmato un contratto di cinque anni con il team francese.

-buongiorno Gwen- mi salutano all'entrata,e nonostante fuori il tempo sia un po nuvoloso, il mio umore è decisamente allegro, merito forse della splendida giornata di ieri, il barbesushi di Gonzalo, è necessario che vi spieghi che fine abbia fatto la carne? no perchè, nemmeno l'autopsia ci si poteva fare talmente era andata a fuoco, per la gentilissima e astutissima idea di Marchisio che, uomo di casa si definisce lui, ha pensato fosse geniale mettere dei tovaglioli imbevuti di alcool nel fuoco,e quindi oltre al fatto che il giardino del Pipita stava andando a fuoco, siamo passati all'unisono al sushi d'asporto, sotto proteste di Buffon che inveiva contro Claudio ricordandogli di non avvicinarsi mai più alle sue costolette.

-buongiorno- gli sorrido e mi dirigo al bar che è ancora vuoto, il barista sta togliendo le stoviglie pulite dalla lavastoviglie e le sta asciugando con un panno pulito riposandole al loro posto

-hey Tony-lo saluto poggiando la mia ventiquattrore sullo sgabello davanti al bancone

-hey Gwen, sempre mattiniera te- mi dice sorridendomi e posando il panno

-caffe ristretto senza zucchero?- mi domanda e io annuisco mordendo un buonissimo macaron alla fragola

-fine settimana  frizzante?- mi chiede vedendomi particolarmente felice

-esplosivo- gli dico scoppiando a ridere al ricordo

-beata tu, io sono rimasto a casa con l'influenza- mi porge la tazzina di vetro trasparente che porto vicino al naso per odorarne la fragranza e poi lo bevo sentendo tutti i sensi risvegliarsi.

-grazie è davvero il migliore che abbia mai bevuto- gli dico complimentandomi sinceramente

-allora è il caso di dirti che sono Napoletano per madre- ahaa ecco svelato il trucco.

Quando torno indietro verso gli uffici, rimango stordita dal vedere i ragazzi seduti fuori dall'ufficio del Direttore, Gonzalo vedendomi si alza e viene a salutarmi mentre gli altri li saluto con la mano con la quale poi afferro il Pipita e ci conduco nel mio ufficio. Entriamo e chiudo la porta, mi spoglio del cappotto e sento il bell'argentino sedersi nella poltrona davanti alla mia scrivania.

-che ci fate qui alle otto di martedì mattina?- domando sorridendo ma Gonzalo è teso e posso vedergli le spalle rigide da qui

- Agnelli voleva parlare con alcuni di noi, eravamo sul bus per andare agli allenamenti e siamo passati di qua- la cosa mi suona parecchio strana perché ognuno di loro va a Vinovo per i fatti proprii o si organizzano tra di loro ma non hanno a disposizione il bus del club
-fingerò di credere a questa tua bugia Higuain- lui mi sorride colpevole
-Dybala ha fatto un casino- dice liberandosi da questo peso enorme
-come scusa? Ma se fino a ieri dopo pranzo era con noi- chiedo confusa, perché a meno che non abbia problemi con la memoria era tutto apposto
-ieri sera- dice semplicemente e io di scatto mi alzo uscendo dal mio ufficio e passando spedita davanti ai ragazzi vado per bussare all'ufficio del direttore.
-io fossi in te non lo farei- mi consiglia Barzagli, e questo mi fa preoccupare seriamente ,che caspita ha combinato quel deficiente?
Quando busso, mi apre la porta Marotta che vedendomi e riconoscendomi mi fa entrare richiudendo la porta, trovo Agnelli in piedi che parla a telefono urlando, Paulo seduto sul divanetto con i gomiti sulle ginocchia, appena mi vede mi sorride ma si vede che non è per niente felice, io rimango ferma al centro della stanza e aspetto che Agnelli si renda conto della mia presenza.
-le farò chiudere il giornale, non sfidi la mia pazienza Si***ni e stia sicuro che le manderò il mio avvocato migliore e il direttore delle pubbliche relazioni- stacca la chiamata e si siede nella sua poltrona.
-buongiorno cara- mi saluta e rimango spiazzata dal suo "cara" esattamente quando siamo entrati cosi in confidenza?
-buongiorno direttore- lo saluto porgendogli la mano
-abbiamo un casino da risolvere, quella cazzo di rivista Spy o come diavolo si chiama vuole due mila euro per foto , sono circa una quindicina e in più hanno i racconti delle persone presenti- dice come se io fossi a conoscenza della cosa
-io mi occupo di chiamare la Bongiorno e vedere se da Milano può venire per parlarne insieme- dice Marotta, dopo di che ci alziamo tutti e usciamo dall'ufficio.
-Allegri ?- chiede il direttore ai ragazzi che guardano confusi il suo posto libero
-dica a me direttore- si alza Gigi
- tu e i tuoi compagni tornate agli allenamenti e mi scuso di averli interrotti cosi bruscamente, Dybala tu rimani qui con lei e cercate di mettervi d'accordo- comanda e si vede che è parecchio incazzato.
I ragazzi vanno via svuotando il complesso e io seguita da Paulo ci chiudiamo nel mio ufficio.
-mi spieghi che cosa è successo?- domando finalmente, cercando di non impazzire
-ieri pomeriggio dopo che siamo tornati dal barbecue ,Antonella ha iniziato a dire che voleva uscire; appena le ho detto di no ha iniziato a lamentarsi fino al punto che te lo giuro mi ha fatto saltare i nervi, ho prenotato un cazzo di volo per l'Argentina che mi sarà costato pure un cazzo di soldi, ma volevo solo che se ne tornasse a casa sua perché ne ho davvero abbastanza di tutta questa storia di merda, ho stampato il biglietto e l'ho portata all'aeroporto e ha iniziato a piangere dicendomi che la tratto male, ti giuro non c'ho visto più sono andato su tutte le furie e mi sono messo ad urlare come un folle, ricordandomi solo dopo che non ero a casa mia ma all'aeroporto- dice guardandomi forse sperando una mia reazione ma onestamente l'unica cosa che penso è: "e quindi? Abbiamo tutti dei momenti in cui perdiamo la staffa !"
-capisco e il problema sorge perché ti hanno fotografato mentre le urli contro?- lui annuisce nel frattempo io apro la mia email cercando queste fatidiche foto scattate dalla rivista di Si***ni, trovo circa una centinaia di email nuove solo di questa mattina e vado alla ricerca di quella che momentaneamente mi interessa maggiormente, quando le apro ci sono molte più di una quindicina di foto, le scorro velocemente poco interessata a farmi i fatti loro anche perché una lite è pur sempre un momento intimo di una coppia.
-vuoi un mio parere?- lui annuisce sincero
-non dovresti comprare nulla e lasciare far la cosa alla fine se compri queste a noi chi ce lo garantisce che le foto entrò mezzogiorno non circolino online,  qualcuno avrà pure fatto foto e video, io proverei a giocare di anticipo,
Tweetta o fai qualcosa con i tuoi social network scusandoti per i modi, sottolienando che il tuo errore è stato alzare la voce con una donna, al resto ci penso io - lui mi guarda e poi mi dice
-non voglio che mia madre si prenda un grande dispiacere- mi dice guardandomi con quei suoi occhi cosi verdi colmi di dispiacere

Fino Alla FineWhere stories live. Discover now