Capitolo 33

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Ero sveglia sul lettone della mia stanza in hotel, in centro a Milano, con un paio di pantaloncini della tuta Adidas e un reggiseno , rigorosamente spaiato dal suo paio di mutandine, perché si sa, li vendono appaiati così per moda e non serve nemmeno il "non si può sapere mai" di mia madre che, puntualmente sembra che acquisti mutande e reggiseni appaiati solo per un'ipotetico giorno x in cui uno finisce in ospedale.
Vuoi mettere che il medico ti trova mutande e reggiseno di colori diversi? Che figura ci fai?
Niente, ci ho provato a spiegarle che non gliene frega un corno se le mutande sono giallo fluo e il reggiseno e blue acqua marina ma, ho iniziato a pensare che è un limite che non riuscirà,mai, a superare.
Il laptop,rigorosamente accesso sulle gambe incrociate e un vasetto di yogurt al cocco tra le mani.
Il sapore del cocco mi porta su spiagge tropicali dove le palme fanno ombra al mio corpo sdraiato sulla sabbia,mentre io sognando di essere ricca,mi lascio bagnare i piedi dalle acque cristalline e intorno a me un gruppo di fenicotteri si sta rilassando.
È il dodici di Agosto e la mia estate sta facendo decisamente schifo!
Online le foto di Paulo e la Sozzi, continuano a ripetersi in maniera avvilente, si saranno fatti due foto e sono ovunque, pure se ti colleghi sul Miur.
Eccheccazzo!
-continuo a non capire perché tu parli di me con lui, se non voglio parlare con nessuno dei due un motivo ci sarà- invio l'audio a Mattia che ancora a Tunisi per gli ultimi due giorni, mi avvisa che Gonzalo continua a chiamarmi.
Per cosa? Non l'ho capito e non ho nemmeno intenzione di saperlo.
Il diciassette la squadra torna dagli allenamenti estivi e si prepara per la manifestazione a Villar Perosa;ogni juventino sa che questo è uno dei momenti più belli dell'inizio di stagione.
Ho organizzato quest'evento quando era la prima settimana di Giugno e i biglietti una volta messi in vendita sono finiti immediatamente, testimoni del fatto che non è solo questione di calcio, è questione di tradizione, storia e soprattutto cuore.
Ah, dimenticavo, sono passata alla storia come la " Ginevra Sbagliata" , carino come nickname per un social network.
Certe cose, meglio ignorarle e fare meno bile.
Mi sdraio sul lettone e guardo il soffitto, interessante notare come ci sia una certa precisa geometria nell'applicare la pittura per pareti.
Si è capito vero? Impiego il tempo a pensare a tutto tranne che a preoccuparmi di sapere che cosa cavolo stia succedendo nella vita di Paulo, ad eccezione del fatto che Antonella, sembra essere andata in vacanza a Miami.
Beata lei che può!
Quando accendo la televisione e sintonizzo su sky e cerco il canale Juventus, Paolo Rossi sta parlando di calcio mercato e la notizia che Dani verrà ceduto al PSG, è qualcosa che ancora non riesco a digerire bene.
Mentre sono distratta dal pensare a come si possa cambiare team cosi all'improvviso e ricominciare tutto da capo ,la mia attenzione viene catturata dalla voce di Pavel Nedved ai microfoni di Jtv.
-presidente, nuovi acquisti per la Juventus?- gli viene chiesto e lui con tutta la professionalità che lo rende unico gli risponde che finche le pratiche non sono del tutto chiuse  non se ne può parlare.
-Dybala e la maglia numero dieci- ancora mi vengono i brividi al solo pensiero, se prima la maglia 21 mi faceva saltare due battiti,ora la numero dieci mi fa direttamente morire.
-si, con il nuovo contratto fino al 2022, gli abbiamo chiesto se volesse indossare un numero che ci è caro, a me in modo particolare, e lui ne è stato estremamente felice; sa che tutte le attenzioni sono concentrate su di lui e sono sicuro saprà dimostrarci che è un grande professionista- se il mio cuore accelera è solo un segreto che continuerò a custodire.
-consigli per questa nuova stagione?- gli passano il microfono
-per Dybala?- chiede
-si- gli dicono velocemente
-ricordargli che può essere normale avere alti e bassi,alla sua età,ma sa che ha una società che gli sta vicino e a cui si può appoggiare per ogni evenienza. L'unico consiglio che posso dargli e di dare sempre il massimo in allenamento,fare sacrifici nella vita privata: così può diventare davvero grande"- lo ringraziano e lui va via velocemente; non gli è mai piaciuto parlare ai microfoni.
Mandare a rotoli una carriera per qualcosa del genere,mi sembra come non essere riconoscenti con le occasioni che la vita ci regala.
Nonostante il mio cuore a pezzi, so che è una grande persona e non vorrei mai che il suo sogno gli si sgretolasse tra le mani, se ne avessi le possibilità glielo impedirei con tutta me stessa.
Vederlo giocare a calcio è come ritornare a sorridere.
Vengono ripresi i campetti dove i ragazzi si allenano e non appena vengono inquadrati ,ho un tuffo al cuore.
Mi mancano, dannatamente tanto.
Allegri sta parlottando con Andrea Pirlo e i ragazzi continuano ad allenarsi duramente, qualcuno corre avanti e indietro,altri invece si allenano a tirare calci di punizione.
-ora proviamo a trovare il presidente Agnelli- cameraman e giornalista si muovono e il programma di uscire a fare shopping va letteralmente in fondo al water.
-presidente Agnelli, ha un momento per noi?- ma che domanda idiota è?!
È la Jtv, può ignorarvi mai?!
-buongiorno- saluta educatamente
-buongiorno presidente, volevamo chiederle che progetti ha per questo nuovo campionato- si sistema l'immancabile cravatta e poi risponde.
- lo sappiamo no? Essere il presidente della Juventus vuol dire avere la dolce ossessione della vittoria.-
"alla Juventus l'unica cosa che conta è vincere"
-Allegri per il quarto anno consecutivo, vi siete particolarmente trovati bene con lui, pensa questo sia un ciclo?- lui annuisce e si stringe le labbra tra le dita
-Risultati come quelli che abbiamo ottenuto e che vogliamo continuare ad ottenere sono la conseguenza del lavoro perché il solo talento non basta e lo dimostrano i campioni che sono qui oggi, e lo insegna anche la Juventus: il talento non basta, bisogna allenarsi- standing ovation per lui.
Standing ovation per te, Vasco Rossi grazie per averci regalato queste perle.
-sul caso Dybala che sta riempiendo le prime pagine?- si volta a guardarlo e viene ripreso mentre,non proprio felice, corre intorno al campetto.
Un po' più avanti degli altri e con le cuffiette nelle orecchie, estraniandosi dal resto.
-Paulo? Non è successo niente, è solo un momento come capita a tanti atleti che fanno questo lavoro.- certo, però ci stiamo perdendo i capelli, ma tutto okay.
-pensa che possa avere ripercussioni sulle sue prestazioni in campo?- probabilmente piacerebbe a tutte le altre squadre ma la vedo dura, Allegri non glielo permetterebbe mai.
-fisiologicamente può succedere di non riuscire a esprimersi secondo il suo grande potenziale e talento. In valori assoluti se parliamo di Dybala si può dire che,può fare di meglio fuori dal campo,ma lui rimane sempre il giocatore più forte che abbiamo, quindi vorrei sempre averlo con me e sono contento di averlo con me- sorride e allontanandosi torna a parlare con Marotta.
Il prossimo ad essere intervistato è il capitano Gigi che gli dice: "Paulo è troppo intelligente per non capire determinati discorsi. Ognuno di noi in carriera ha avuto momenti di difficoltà e nessuno te li risolve: devi essere tu per primo a fare qualcosa perché la tendenza si inverta, e poi magari la società e i compagni possono darti un sopporto".
Ma una squadra cosi, lui, dove la va a trovare?
Fiera è orgogliosa di questo fantastico team.
Spengo la tv con il cuore un po' più leggero, per quanto mi sforzi di provare indifferenza nei suoi confronti,ormai è e forse è sempre stato impossibile.
La vibrazione del mio cellulare ,notifica l'arrivo di un messaggio.
"Gwen,non vorrei dirtelo ma Paulo e Gonzalo arrivano a Torino alle otto di stasera".
Quanto è bella Milano?
"Quindi?"
Gli rispondo, facendogli capire che non mi interessa,non più.
A pranzo, vado a mangiare del buonissimo Sushi in un locale vicino al Duomo, me lo gusto con piacere ed è una delle poche note positive di questo momento.
Il cibo, il cibo è salvezza.
Caro mio bel dottor di Real Time, mangiare in certi casi è l'unica cosa che ti fa stare bene e che ci sarà sempre.
A Milano fa caldo, ma non un caldo normale...un caldo da bagno turco,che praticamente con tutta la protezione cinquanta, per quelli che hanno una pelle bianca come la mia, ci sono seri rischi di ustionarsi.
Oltre al cibo, lo shopping è un'altra cosa che mi da momentaneamente gioia e so che entrambi, possono diventare pericolosi.
Alle sei del pomeriggio con le braccia piene di sacchetti di carta, faccio il mio ingresso in hotel ma vengo bloccata.
-Ginevra- mi saluta Benedetta all'ingresso,mentre con una penna scrive velocemente qualcosa su un pezzo di carta e me lo porge.
-cos'è?- chiedo,leggendo una via.
-non lo so, mi hanno chiamato stamattina quando eri appena uscita dalla stanza, hanno detto solamente che ti aspettano alle otto lì - annuisco e mi dirigo verso l'ascensore.
"Corso Lodi,24".
Non conosco il posto e per questo lo cerco sulla mappa di google; è presente un piccolo ristorante arabo e ipotizzo siano quelli dell'agenzia per organizzarci dato che il ferragosto è tra tre giorni.
Purtroppo, arrivo con qualche minuto di ritardo e spero vivamente che non si siano offesi.
Questa cosa che non hanno più richiamato mi mette ansia e in più fuori ci sono una serie di persone che sono particolarmente interessate al locale.
Che ci sia la Sozzi? Sarebbe troppo perfetto!
Quando entro,si appunto quando peró?
Praticamente a via di spinte e gomiti in testa, riesco a raggiungere l'ingresso, ottenendo pure fischi di disapprovazione, la mia vita va avanti che è una meraviglia.
-Gwen!- non faccio in tempo a ritornarmene indietro che mi ha afferrato per un braccio.
-non scappare- mi sussurra e posso leggervi tristezza nei suoi occhi.
-che vuoi?- gli dico dura.
-possiamo parlare- mi chiede in argentino e io gli sussurro che non deve chiamarmi Gwen.
Mi avrà presa per pazza ma annuisce.
Quando usciamo, inevitabilmente ci fotografano e so che,non volendo, ha probabilmente mandato all'aria tutto.
-dove è la tua macchina?- me la indica
-bene- mi dirigo a passo spedito e lui sembra fare lo stesso.
Quando chiudo la portiera della macchina, sbattendola ,giusto per farlo incazzare un pochino, Gonzalo entra dentro e chiede al suo autista di mettere in moto.
-perche non posso chiamarti Gwen?- mi chiede
-perche non puoi, digli che andiamo al mio hotel... ne parliamo li- fa come gli chiedo e venti minuti più tardi,siamo in ascensore.
La vibrazione del mio cellulare segnala l'arrivo di una chiamata.
L'agenzia, merda!
-pronto?- rispondo fingendo sicurezza
-Gonzalo Higuain? Bravissima! Portalo a Riccione tra tre giorni e avrai diecimila euro- non ho nemmeno il tempo di rispondergli che mi stacca in faccia.
Cafone!
-chi era?- lo guardo come a dirgli "i fatti tuoi?" e lui abbassa lo sguardo.
Okay questa storia dell'essere stronza mi sta sfuggendo di mano.
In camera si siede sul letto e attende che il faccia qualcosa, probabilmente ha paura anche solo di dire qualcosa di sbagliato.
-non arrivavate alle otto a Torino?- gli chiedo
-abbiamo mentito a Mat,lui non c'entra nulla- si certo ed io sono una pasticcerà professionista.
-fingero di crederci- mi sorride e si gratta la nuca.
-cosa ci fai qui?- sposto i sacchetti e mi siedo nella sedia, più o meno difronte a lui.
-volevo vederti e parlarti- mi dice
-sono tutta orecchie- nuovamente le mie ginocchia vengono portate al petto
-dove ho sbagliato?- mi chiede
-sbagliato?- sono confusa
-allora perché non parli?- ah!
-non ho più il vecchio numero con me- il che è una mezza verità
-hai cambiato numero?- mi chiede stupito
-no,cioe si e no- stavolta mi guarda confuso.
-sto lavorando e non posso avere il mio vecchio numero con me- annuisce anche se non tanto convinto
-ma sei arrabbiata con me- non è una domanda quindi sa che alla fine sono un po' incazzata con lui
-non ha importanza- mi guarda ferito e me ne pento immediatamente.
No,non si può fare...non quando l'affetto che provo nei suoi confronti è cosi grande.
Rimedio a tutto saltandogli direttamente in braccio e facendolo cadere sul letto.
-sono stronza e adesso lo sai quanto sono stronza. Mi sei mancato- mi stringe a se e annusa il profumo dei miei capelli,idem faccio io con lui.
-non voleva che te ne parlassi e quando siamo tornati da Formentera,in aereo ci eravamo litigati...mi ha raccontato di quando siamo partiti per Cardiff ed io sapevo poi quello che aveva combinato lì,in vacanza e mi ero incazzato, era per questo che non è venuto in macchina con noi- annuisco e un paio di cose sembrano tornare al loro posto
-tra tante che ce ne erano, giusto una che si chiama Ginevra- mi guarda e poi preoccupato mi dice
-non ti incazzare okay?- io annuisco ma so che non sarà cosi
-l'ha fatto di proposito, era incazzato per la storia di Marc ed io avevo contribuito in buona parte,stando dalla sua parte e lui ha trovato questa vendetta- ma che razza di bambinata è?
-non voglio crederci- rotolo dal suo corpo e mi porto le mani in faccia.
-sa che è praticamente finito dalla padella alla brace?- Gonzalo annuisce e io sospiro.
-probabilmente deve davvero odiarmi e io non me ne sono resa conto- dico rassegnata.
-ad ogni modo, non puoi chiamarmi Gwen per nessuna ragione al mondo e...mi serve il tuo aiuto- lui annuisce e si fa serio in volto.
-è successo qualcosa?- mi chiede preoccupato.
-non sono nei guai, ma sto lavorando per la società e okay lo ametto anche per Paulo- basta sono sfinita di combattere i miei sentimenti.
-e perche non posso chiamarti Gwen?- mi chiede curioso
-perche sono Alessia Freddi e lavoro per l'agenzia dell'altra Ginevra e mi serve incontrarla e farla parlare,poi vedrò di metterla alle strette- lui annuisce e so che ha parecchie domande da farmi.
-è una parrucca quella?- mi indica i capelli e quando gli dico di no si alza di scatto a tirarmi una ciocca di capelli.
-aiaha- mi gratto la testa e lui spalanca gli occhi.
-tuo padre ti ha vista?- mi chiede
-no- e spero che quando mi veda ci sia sia una ambulanza nelle vicinanze.
-tu ti sei fatta nera per quel deficiente del mio migliore amico?- stenta a crederci e se tornassi indietro,stenterei a crederci anche io.
Vedete cosa fa fare l'amore.
-sono capelli, ricresceranno- tra mesi e mesi, ma ricresceranno.
-io cosa c'entro in tutto questo?- giusto,bisogna aggiornarlo
-ci hanno fotografato e il tipo dell'agenzia mi ha chiamato poco fa in ascensore perché ha visto le foto e vuole che tu venga a Riccione per Ferragosto, probabilmente crede che stiamo andando a letto insieme - ci pensa su
-praticamente dobbiamo lavorare per il nemico?- mi sembra una conversazione tra agenti per spionaggio.
-mai, io fingo di lavorarci perché mi serve incontrare quella cretina che è diventata praticamente una specie di vip- prendo i giornali di gossip e Spy in prima pagina riporta le solite due ,uniche, foto.
-dobbiamo dirlo a Paulo, si incazzerà con me e potrebbe mandare tutto a rotoli- ha ragione ma in parte farlo incazzare sarebbe una piccola vendetta.
-fa come credi ma non dirgli che lo sto facendo per lui...è solo per la Juventus- mi bacia la fronte e si alza a chiamare Paulo.
Mentre li sento discutere in Argentino, mi metto davanti al pc e due nuove email dal mio ufficio, richiamano la più totale delle mie attenzioni.
Sono allegati due link di una pagina youtube che si chiama Spike Italia.
Appena i video si caricano,la faccia in primo piano della Sozzi,mi mette nuovamente di cattivo nome.
Clicco sul primo e un deficiente la inquadra da dietro mentre cammina con una tuta estiva di un rosa confetto,vomitevole.
"G.Sozzi, Pr e ragazza immagine milanese,conosce molto bene le abitudini dei calciatori in vacanza"
Vorrei commentare,ma finirei per diventare volgare.
La riprendono mentre è seduta su un divano in vimini scuro.
Quaranta gradi all'ombra e usa gli stivaletti di pelle nera con le borchie.
Solo una domanda: Ma PERCHÉ?
Enzo,Carla, pensateci voi.
" qua a Formentare veramente ne vedi veramente di tutti i colori. Sono presuntuosi è questo il brutto; pensano magari di comprarti con i soldi, piuttosto che con la vita che hanno fatto e che fanno"
Eh? Ma che cosa significa in italiano.
Dybala, meglio Antonella...credimi.
Il tipo di prima ritorna a parlare e quelle dannate foto di merda insieme ad altre del culo della Sozzi, fanno da sfondo al discorso
"Pare che Dybala abbia lasciato la sua storica fidanzata Antonella Cavalieri per le bella e sexy Ginevra Sozzi e che tra di loro ci sia stato ben più di un flirt estivo".
No,vi prego commentiamolo.
Bella e sexy, piuttosto...no non posso ,la offenderei, comunque Antonella a confronto è una dea Greca,non che da normale non lo sia.
Tra di loro ci sia più di un flirt estivo, ma più di cosaaa!!!!!?
Per favore, drogatevi di meno.
Sento Gonzalo uscire dal bagno e venire alle mie spalle.
-che ha fatto?- mi chiede allarmato e io gli faccio segno di fare silenzio.
Il secondo video è più penoso del primo!
Seduta in una via a Milano,probabilmente in un lacale x della città, si tocca i capelli atteggiandosi.
Cindy Crowford e Carla a Bruni, se la tiravano di meno.
"Alla fine sembra sempre che i calciatori vogliamo sminuirti in qualche modo. Hanno tanti soldi si,per loro fortuna e quindi pensano di potersi comportare e poter dire e poter trattare una donna come vogliono".
Mi volto verso Higuain che sembra sul punto di inveire come una bestia.
"Abbiamo iniziato questa relazione nascosta ,tra virgolette. La fidanzata o rimaneva in casa a Torino, a detta sua perche poi non l'ho mai capito o era in Argentina. O con me o senza di me, cioè o sono io l'esclusiva o io non ci sono più".
Chiudo il laptop e prendo una grande,grandissima boccata d'aria.
-ma sono tutte stronzate- dice incazzato.
-o con me o senza di me- scimmiotto la sua voce
-per caso le hanno detto che non è Naomi Cambell? No perche ho la vaga sensazione che si sente miss universo- ad averla qui di fronte gli darei un pugno in faccia.
-ci sarà quando andremo a quella festa?- mi chiede
-spero di si, questa si sta facendo parecchi soldi e sta superando ogni limite- mi alzo e recupero il cellulare chiamando mio padre.
A telefono però mi risponde mia madre.
-tesoro- sorrido contenta
-mamma, hai ricevuto l'email?- le chiedo e sento il cursore che viene cliccato.
-la sto aprendo adesso, sono dei link?- gli rispondo di si.
-tutto apposto a Milano?- sento la voce di Alicia che gli chiede di mandarmi un bacio al suo posto.
-si, salutamela anche tu- le sento parlare in argentino e mi fa sorridere.
Le adoro da impazzire, mentre il mio sorriso continuava crescere, la voce di Paulo dall'altro del telefono mi fa venir voglia di mettere immediatamente giù.
-non staccare- mi dice subito.
-che vuoi?- gli dico,anche parecchio scocciata.
-grazie e ...Gwen scusa- sento una porta chiudersi e non capisco se si sia allontanto.
Gonzalo mi guarda e io annuisco facendogli capire che si, sono a telefono con Paulo.
-vado a prendere la cena- lo stronzo mi lascia sola .
Cos'è un complotto contro di me?
-non mi devi alcuna scusa- gli rispondo anche se  le accetto volentieri.
-Gonza mi ha detto che stai lavorando per la Juve e che devo farmi perdonare e ti prometto che farò del possibile- lo fermo subito.
-no guarda, non fare nulla che è meglio- sarò stata stronza e probabilmente stanotte non dormirò per questo ma, sul serio, non posso sopportare altro.
-scusa-sussurra e riconosco il tono di voce roco.
-va bene- stacco immediatamente prima che gli pianga dietro.
Mi lascio cadere sul letto e vorrei tanto che tutte queste stronzate non fossero mai successe.
-hei,stai bene?- vedo Gonzalo entrare portandosi dietro un cameriere con un carrello colmo di cibo.
-si- rispondo
-Grazie,puoi lasciarlo qui- lo accompagna alla porta e la chiude a chiave.
-ti ha detto qualche stronzata delle sue?- si sdraia al mio fianco e mi abbraccia.
-no no- lo difendo subito e mi tiro su a sedere, sporgendomi verso il carrello e afferrando dell'anguria gia tagliata a cubetti.
-rimani cosi e non ti girare la faccia- mi istruisce e non capisco che cosa faccia.
-perfetto- mi giro a guardarlo e lo trovo intendo a pubblicare la foto.
-se dobbiamo fingere, almeno fingiamo bene- mi dice ovvio.

Fino Alla FineWhere stories live. Discover now