Capitolo 29

2.4K 101 0
                                    

"Harry.." Dice sospirando. Chiude gli occhi per un momento. "Emma." Dico anch'io.

"Io..tu.." Non trova le parole, ha le mani incrociate sulle sue, gli tremano. Cosa succede?

Mi alzo dalla sedia per prendermi un bicchiere d'acqua. Ho una tenzione..che dovrá dirmi?

Sono preoccupato. Ma innervosito perché non dice niente. "Promettimi che non mi lascerai o che non ti incazzerai con me, promettilo."Dice il suo sguardo fisso sulle sue mani tremolanti.

"Okay?" Dico stando in piedi appoggiato sul bancone della cucina.

"Allora." Sospira ancora." Ti ricordi l'ultima volta di quando abbiamo fatto l'amore?"Dice lei alzando finalmente lo sguardo su di me. Mi viene da ridere al sentire alla parola "L'amore", ma adesso non é il caso. "Si e allora?"Dico portando alle labbra il bicchiere d'acqua.

"Non avevi messo il preservativo." Si e allora?

No aspetta cosa? Non dirmi che.." Bene tu..insomma quella notte.. Harry sono..incinta." Mi cade il bicchiere tra le mani. Lei sussulta e fa' un piccolo salto dalla sedia. L'acqua che era sul bicchiere é tutta a terra.

Cosa? O cazzo no.

Fottuto cazzo.

"C-che?" Dico io allibito. É incinta? No no no porco.

"Harry per favore." Dice avvicinandosi a me. Faccio un passo indietro.

Non sto ragionando. Sono confuso, molto confuso. Cazzo.

Va tutto male. Tutto.

"Harry no, ricorda la promessa." Dice prendendomi la mano, ha gli occhi lucidi, le scendono le lacrime, una dopo l'altra.

Le sfilo via la mano dalla sua presa. "Oddio cazzo." Mi porto le mani tra i capelli.

Non ci credo. Ecco perché continuava a vomitare ed avere la nausa. Cazzo.

Cazzo non puó succedere proprio adesso. Fottuto cazzo.

Do un calcio alla sedia, facendola schiantare al suolo distriggendola. "Harry smettila ti prego." Fanculo no, non mi interessa piú un cazzo. Cazzo.

Emma si riavvicina a me, "Non toccarmi." Dico con voce roca. Continua a piangere, cazzo non mi fotte piú un cazzo. Voglio solo scappare. Scappare da tutti.

Esco via dalla cucina ed esco dalla porta di casa, sbattendola con tutta la mia forza. Emma é rimasta a casa. Cazzo devo riflettere.

Cazzo perché deve succedere tutto a me? Io li odio i bambini e l'idea di essere padre mi impaurisce, non so come comportarmi cioé non mi fotte proprio un cazzo della mia figlia pensa a mio figlio.

Mio figlio.. Cazzo.

Non ci posso credere, oddio che situazione di merda. Lancio un sasso calciandolo col piede. Il sasso si sgretola in mille pezzi fermandosi dall'altra parte della strada.

Ormai é sera. Non si vede un fottuto cazzo. Metto le mani in tasca e prendo le chiavi. Apro la macchina e la metto in moto. Dal finestrino della finestra vedo che la luce della cucina é ancora accessa. Emma dev'essere ancora li, seduta a piangere.

Metto il freno a mano e  parto a tutta velocitá. Non so precisamente dove andare.

Ma via da questa casa si. Subito sennó impazzisco.

Sorpasso case e case, fino a che non mi ritrovo quasi fuori alla cittá di Holmes Chapel.

C'é un insegna che dice che tra qualche 100 metri c'é un'autogril.

Non so quanto ho guidato ma non mi importa, devo pensare, pensare e pensare. Ma non ci riesco. La rabbia prende il sopravvento.

Arrivo all'autogril, non c'é nessuno qui fuori solo un uomo vestito da lavoro che é dietro una cabina che sta dormendo stando seduto su una sedia con i piedi che gli penzolano fuori dalla cabina. Fottuto.

Entro nel bar, anch'esso vuoto. Meglio cosí.

POV'S EMMA

Sono una fottutissima stupida cazzo. Cazzo quanto mi odio.

Harry non tornerá piú lo so. Cazzo. Mi lascerá. Ne sono sicura cavolo.

Sto seduta in cucina, le mani fra i capelli, piango. Sto piangendo da 1 ora o più. Harry non é ancora tornato.

Dove cazzo é? Mi inizia a fare male la testa ma non mi interessa un cazzo. Voglio cercare Harry adesso. Non importa quanto dovró stare fuori, ma lo devo cercare. Assolutamente.

Ho gli occhi stanchi, rossi e gonfi. Le labbra rosacee e la testa che mi fá un male tremendo.

So che ho un aspetto orribile e la gente che mo vedrebbe in giro penserebbe subito male di me ma sai che dico? Si fottesse. Tutta quanta, dalla prima all'ultima.

Prendo un giubutto abbastanza pesante ed un capello di lana, ed esco andando in giro da sola senza una meta,ma con l'hobby di cercare la mia vita. Harry.

L'aria fresca si scontra contro il mio viso caldo e bagnato, facendomi asciugare il bagnato dal mio viso.

Tiro sú la cerniera del giubbotto, é di Harry, profuma di menta come lui.

Mi scende un altra lacrima dal viso. Il vento mi fá rabbrividire e non mi permette di camminare per bene.

Non mi interessa. Devo trovare Harry e chiarire. Lo devo fare a tutti i costi. Non voglio e non vorrei mai e poi mai perderlo. Io lo amo più della mia stessa vita. Senza di lui non sono piú niente. Lui mi completa e io completo lui.

Siamo come due metá, serve sempre l'altro pezzo per completate un piccolo puzzle ma per me quel "piccolo vaso" é tutta la vita, il puzzle piú bello della mia vita.

I'm YoursTahanan ng mga kuwento. Tumuklas ngayon