Capitolo 56

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POV'S HARRY

"Quindi, da quanto che vi conoscete?"

"3 mesi piú o meno." Dico finendo di bere il liquore alla ciliegia contenuto sul bicchiere.

"É andato tutto apposto?" Dice versandosi il quarto bicchiere di liquore.

"Ovvio, si beh c'é stata qualche litigata, ma mi ha sempre perdonato."

"Con la puttanella di Steph?"

"Benissimo. Scopa ancora bene." Dico e ridiamo.

"Bene bene allora so' a chi scopare la prossima volta." Ride.

"Tua sorella che fine ha fatto?" Dico.

"Carly? Oh la puttana come sempre, fa dei bocchini assurdi." Di lecca le labbra.

Come cazzo fa' a scoparsi sua sorella? Escludiamo il caso che lui si scoperebbe chiunque persino una vecchia, ma sua sorella..!

Certu ricordi di lei ed io che scopavamo mi riappaiono nella mente. Tutti i gemiti e tutti i pompini che mi ha fatto ancora sono rimasti nella mia mente.

Lei é stata la puttana che mi ha sverginato. Vorrei vomitare al ricordo.

"Fred e Charlie?"

"Non li rivedo piú da un casino di tempo." Dice, facendomi ricordare le cose che facevo da piccolo a Manchester con loro. Io e loro eravamo i 'bulletti' della scuola, facevamo sempre casino, a volte spacciavamo e ci facevano. Eravamo molto amici ma con gli anni questa amicizia si é allontanata. A ripensarci non mi frega piú un cazzo di loro o di dove siano.

POV'S EMMA

"Quindi te ne intendi di libri, wow." Dice Liam e attraversiamo la strada per andare dall'altra sponda della strada.

"Beh si."

"Hai un sogno riguardo a questo giusto?"

"Si, amo i libri, sono la mia passione. Proprio per questo vorrei aprire un negozio di editoria oppure lavorare da qualche parte in case editrici."

"Sono felice per te."

"Figurati.É sempre stato il mio sogno rinchiuso nel cassetto, ma adesso vorrei aprire quel 'cassetto' e realizzare il mio sogno." Dico pensandolo davvero.

"Tu invece hai qualche sogno nel cassetto?" Dico ironizzando sulla fine.

"Chi é che non ha un sogno?" Dice e ridiamo, "Si lo ho, é quello di andare in una universitá ottima e studiare la politica." Dice.

"Bello wow."

"Ho chiamato per farmi iscrivere alla USP e a giorni dovranno chiamarmi."

"Ma la UPS non si trova a.." Dico. "Manchester." Diciamo insieme.

"É un ottima scuola a prescindere. Anche se non si trova in America o New York é comunque ottima."

"Giusto, sono contentissima per te e auguri."

"Oh grazie, e in bocca al lupo anche a te." Dice sorridendomi.

Queste ultime ore passate con Liam mi hanno aiutata a capire molte cose, e a voler piú bene a Liam.

"Con Harry come va?" Dice cambiando discorso.

"Tutto bene, lo amo ogni giorno di piú." Dico e sento che le mie guancie vanno a fuoco. Mi sento un po' in imbarazzo a parlare a Liam di Harry. Non perché mi vergogno ma perché quando parlo di qualcuno di Harry sento qualcosa o il cuore accellerare. Non so che provo.

"Spero che duriate abbastanza." Dice e apre la porta di casa sua. La casa é grandissima, una villa a 3 piani, beh lo capisco, avendo il padre presidente della scuola é ovvio che i soldi scorrino a palate nella loro casa.

"Anch'io." Dico e Liam mi apre la porta per farmi passare.

Mi giro intorno, la casa é grandissima anche da dentro. É tutto ordinato e pulito. Sembrerebbe un castello.

"I miei genitori a casa non ci sono, credo che arrivino verso tardi." Dice e si guarda l'orologio che ha sul polso.

"Ohw non fa niente." Dico. Prendo il telefono e controllo se qualcuno mi ha cercato o smessaggiato. Ma niente. E se Harry mi ha chiamata.

Come non detto, non mi ha chiamata. Mi chiedo solo dove sia e cosa stará facendo.

"Vuoi qualcosa?" Sento la voce di Liam provenire da un altra stanza.

"Sono qui." Dice e lo vedo uscire da una stanza.

Non mi ero accorta che se ne era andato. Richiudo il telefono e lo rimetto in tasca.

"No grazie." Dico, non voglio che Liam si deve prendere l'impegno di preparare. Anche se ancora, a dir la veritá, ho un po' di fame, ma riesco a trattenerla.

Attraverso la stanza e vado da Liam, in cucina.

"Non fare complimenti, assaggia, sono di mia madre." Mi offre un piatto con dei muffin. Dall'aspetto sono molto buoni ed emanano un profumo delizioso.

"Solo uno." Dico e ne prendo uno, mettendo una mano sotto al muffin per non sporcare.

"Deliziosi. Mmm." Dico e lo penso davvero. Cavolo sono buonissimi.

"Li ha fatti mia mamma." Dice portandosi un muffin in bocca.

"Complimenti alla cuoca allora." Dico congratulandoni con sua madre.

"E ad il cuoco." Dice sorridendo. "L'ho aiutata anch'io."

"Oh scusa, complimenti anche all'aiutante." Mi correggo e ridiamo insieme.

Sua madre penso che si dovrebbe aprire un negozio di dolciumi. Sono davvero deliziosi i muffin che fá, figuriamoci di altre cose.

Mi viene l'accquolina in bocca a fantasticare tutto il cibo che farebbe.

N/A

Heyyy bellissimee!! Sto vedendo che questa storia sta aumentado sia di lettori che di voti.

Non sapete quanto sono felice; prima che pubblicassi la storia pensavo: Stai a vedere che sta storia non riceverá nessun voto e nessuno che la legga. E adesso?

Tutto é cambiato. Sono veramente felice. Grazie mille♥.


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