Capitolo 30

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Cammino quartiere dopo quartiere ma niente. Le strade sono tutte buie  permettendomi di non vedere per bene. Qualche lampione si c'é, ma non funziona bene. Si accende e si spegne.

Dove sta il mio Harry?

Ho gli occhi lucidi. Adesso non é il momento di piangere, chiudo gli occhi per un secondo facendo placare le lacrime e continuo a camminare.

E se fosse in un bar? Cavolo qua ce ne sono moltissimi di bar o ristoranti. Ma i ristoranti non sono fatti per lui. L'ultima volta é tornato a casa ubriaco quindi é andato in un bar. Credo.

Passo davanti ad un bar, é abbastanza grande e molto decorativo. C'é una piccola stradina che porta all'ingresso della porta.

Apro la porta,e  passo in osservato da quasi tutti i clienti del bar. "C'é Harry?" Chiedo facendo un passo in avanti dalla porta. La gente é seduta in un tavolo tondo che mangia oppure chiacchiera fra loro.

La gente si guarda tra di loro scuotendo la testa. Lo sapevo. Qui non c'é Harry.

Passo ed entro in molti bar. Ma di Harry nessuna traccia.

Se solo mi dicesse dov'é.

Il cellulare. Vero non ci avevo pensato. Cerco il cellulare dentro le tasche dei miei jeans. Niente. Nemmeno sul giubotto.

Ah giá l'ho lasciato sul tavolo della cucina. E se Harry mi avesse chiamato? Se é in pericolo? No oddio potrei morire.

"Cazzo vaffanculo." Dico urlando. Potrei urlare a piú non posso finché non finisco tutta la voce tanto qui sembra essere tutto deserto.

Cerco nelle tasche del giubotto, anche se só che é di Harry per sbaglio potrei averlo messo dentro e non mi sia accorta.

Niente non c'é niente.

Entro nel centesino bar. Sono stanchissima.

Questo bar é messo un pó male. Si sente da fuori musica a tutto volume. Un pó troppo forte per i miei gusti. Mi avvicino alla porta di legno. Non é che sia una vera porta. Ha solo due rettangoli inpiantati sulle mura che se li spingi puoi entrare. Come i locali del Far West. Uguale. Solo piú tecnologico questo bar.

"Scusate c'é Harry?" Dico cercando di attirare l'attenzione.

Nessuno mi sta ascoltando. La musica che sentivo da fuori semrra piú forte adesso che sto nel bar.

Ma come fanno a non rompersi i timpatini? O forse ce l'hanno giá rotti.

Questa musica é abbastanza assordante e misá che mi scoppierá la testa.

Il clima del bar non é affatto piacevole. C'é puzza di alcool e si vede gente che fa a botte o che beve bicchieroni grossi di Heineken, o che urla oppure che si struscia su delle ragazze.

Che schifo.

"Ho detto c'é Harry?" Dico piú forte. Tutti adesso sembrano sentirmi e  notarmi ,mi stanno fissando.

Certi mi guardano e  li sento fischiare. Che schifo.

"No piccola." Dice un uomo con il bicchiere pieno di birra in mano e fa una piccola risata.

"Non c'é nessun Harry."Dice un altro uomo mentre mi giro per uscire dal bar."

Ma ci sono io, vieni qui amore." Mi rigiro di scatto. É si avvicina a me un uomo assai grosso. Ha un tatuaggio sul petto, credo che sia una tigre non so. Si riesce a vedere perché indossa una cannottiera che scopre il petto. Non ha i capelli e sembra ancora piú terrificante e  squallido.

Esco velocemente dal bar, l'uomo é uscito subito dopo di me.

"Ehi vieni qui. Ci faremo una bella risata." Dice iniziando a correre.

Ma che cosa vuole? Oddio ho paura. Inizio ad accellerale il passo. Mi giro per un secondo e vedo che sta ancora correndo. Ma non come me.

Si ferma ogni pochi passi e si ferma per poi ricominciare. L'alcool dentro al suo corpo non gli permette di stare al mio passo. Lo vedo a vari metri da me. É sempre un vantaggio.

Corro piú veloce nascondendomi dietro una parete.

Dopo pochi secondi vedo l'uomo arrivare sulla strada.

"Piccola non ti voglio fare del male?" Dice, "Dove sei?" Noto che nell'orecchio sinistro a un piccolo brillantino che si riflette con la luce. Sono stanchissima. Non ce la faccio piú a correre.

Si gira intorno a se per trovarmi.

Si arrende e se ne va via.

"Puttana." Dice all'ultimo quando se ne va via.

"Tua madre lo é stronzo." Vorrei dirgli ma se glielo dico finisco per scoprirmi e chissá che intenzioni ha.

Scuoto la testa. Mi fa schifo solo a pensarlo.

Esco via dal nascondiglio cercando di vedere a che punto é l'uomo o se é ancora li per aspettare se esco cosí dal violentarmi?

Schifo.

Non c'é piú. Se ne é andato. Lo vedo entrare nel bar. Via libera per me.

Sono stanchissima. Non me la sento piú di andare ancora in giro per trovare Harry. É impossibile, Holmes Chapel é abbastanza grande ed é difficile visitarla tutta stando senza un mezzo di trasporto. Cazzo.

Attraverso la strada e mi siedo sul marciapiede aspettando che Harry passi per qua e mi veda.

L'aria si sta facendo piú congelata. Ogni minuto che passa diventa sempre piú fredda.

Porto le mani sul mio grembo, massangiandolo. Questo figlio non porterá a niente di buono con Harry lo so. Causerá solo problemi.

Ma ormai é fatta. Non posso piú andare indietro nel tempo e ricordando ad Harry di mettere quel cazzo di preservativo. Non posso.

Mi scende qualche lacrima sul viso. Porto le mani fra i capelli, non so ne  dove andare,ne dove sto. Nemmeno so la strada per tornare a casa e neanche se sono vicina o lontana. Ma credo molto lontana. Che bella merda.

Inizia a farmi male la testa. Vedo tutto doppio e poi singolo.

Mi alzo dal marciapiede e camminando in mezzo alla strada. "Harry." Urlo e cerco di correre ma non ce la faccio. Barcollo su me stessa. "Harry dov'eri." Una figura di Harry mi compare a pochi metri da dove sono io. É illuminata da due fari. "Harry rispondimi." Dico, sto vedendo tutto doppio. Forse anche quadruplo. Vedo Harry dappertutto solo che non mi risponde.

Alzo una mano davanti a me credo che riesco a toccarlo.

Quei fari si avvicinano  sempre a lui e vanno dritti su me. Harry é ancora li ma svanisce.

Capisco solo ora che quei fari sono le luci di una macchina.

Faccio un urlo coprendomi con le mani gli occhi. Non riesco a spostarmi, la testa non me lo impedisce. Sta venendo verso di me.

La macchina mi suona in modo da farmi spostare. Ma non ci riesco.

Rivedo ancora doppio e se faccio un passo sbagliato? Finisco di andare nella direzione sbagliata.

La macchina continua a suonare. Ma io non riesco a spostarmi per salvarmi.

Mi andrá addosso. Lo so.

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