4.

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I giorni stavano passando in fretta e anche a causa delle continue prove Jisung sembrò scordarsi per un po' di come lo faceva sentire Minho quando gli stava accanto.

Poi però ci fu uno spiacevole inconveniente, quando sembrava tutto andar bene: Jisung si trovava dentro un appartamento che ormai condivideva con tutti gli altri ragazzi e mentre si dirigeva verso il salotto si imbattè in un Minho a petto nudo, con solo un asciugamano attorno alla vita, appena uscito dalla doccia. Era molto magro ma si vedevano al tempo stesso i muscoli, soprattutto sulle braccia.

Minho gli sorrise come se nulla fosse e Jisung avvampò come non mai.
Jisung poteva vedere ancora la sua pelle bagnata, dal petto scendevano delle goccioline che lo rendevano estremamente sexy. Istintivamente si morse il labbro inferiore.

«mi stai ascoltando?» chiese Minho quando Jisung tornò alla realtà

«eh? Si, si ti stavo ascoltando»

«quindi dopo preparati e non rimanere come il solito in pigiama»

«okay» disse Jisung per poi rifugiarsi dentro il suo letto. Abbasso lo sguardo sentendo una strana sensazione e cazzo: si era eccitato.

Cominciò a maledirsi mentalmente, come diavolo era possibile che si eccitava per così poco e poi con un ragazzo?

«è che non ho avuto tempo per me questi giorni, sarà sicuramente questo» disse tra sé e sé, come se volesse trovare una giustificazione a tutto ciò.

Felix, che si trovava nella stessa stanza, sentendolo gli chiese «Jisung, tutto bene? Cosa hai detto?»

«niente, sono solo stanco...»

«sicuro? Ho capito solo un: non ho avuto tempo per me»

«ehm... Si, non ho avuto tempo di riposarmi...»

«ah va bene. Comunque dopo usciamo tutti a fare un giro, non so se te lo avevano detto»

Ecco cosa mi stava dicendo prima Minho.

«okay» rispose solamente Jisung, troppo occupato a pensare al suo problema nei pantaloni e come risolverlo.
Non voleva andare al bagno per sfogarsi, ogni volta che lo faceva si sentiva sporco e in colpa nei confronti dei suoi compagni che stavano a pochi centimetri da lui.

Pensa alla cosa più brutta che possa esistere al mondo, forza Jisung. Pensa al tuo professore delle medie con quell'enorme brufolo sulla fronte.

E sembrò funzionare perché i suoi ormoni si erano placati abbastanza.

Il pomeriggio uscì con tutti quanti, decisero di fare una passeggiata e passare un po' di tempo insieme.
È vero, passavano tutto il giorno insieme ma sempre e solo per allenarsi e provare, non passavano quasi mai del tempo insieme come amici.

«ho voglia di crepes» esordì Jeongin.

«anche io, vi prego andiamo in quel posto famosissimo dove fanno le crepes» supplicò Seungmin mettendo il broncio per cercare di convincere Chan, che ovviamente non resistette ed acconsentì.

Una volta arrivati ordinarono le loro crepes e una ventina di minuti dopo si ritrovarono tutti a strafogarsi come non mai.

Jisung alzò lo sguardo dopo aver dato un morso alla sua crepes per vedere Minho, che a quanto pare si stava godendo così tanto la sua crepes che si era sporcato il naso con il cioccolato.
A Jisung venne da ridere perché era carino ma allo stesso tempo così buffo.

«che c'è? Ho qualcosa?» chiese Minho notando lo sguardo divertito del biondo.

«ma sei tutto sporco!» esclamò Hyunjin, facendo scoppiare tutti a ridere.

Minho si pulì in fretta un po' imbarazzato dalla situazione, a 20 anni ancora si sporcava come un bambino.

Quando tornarono nel loro appartamento Jisung si sentì strattonare da Changbin che lo prese per portarlo in disparte, lontano dagli altri.

«mi hai messo paura. A cosa devo tutta questa tua irruenza?» chiese Jisung divertito.

Changbin parve abbastanza imbarazzato, quasi titubante nel parlare. «senti, ti devo chiedere una cosa. E sono serio... A te piace... Piace Minho?»

«c-c-cosa?» Jisung sgranò gli occhi incredulo.

«è che lo guardi in modo diverso rispetto a come guardi tutti gli altri, sembri proprio rapito quando parla»

Jisung abbassò lo sguardo. «io... Non lo so. So solo che mi fa uno strano effetto ma non so perché»

«amico, lo sai che con me ti puoi confidare. Se c'è qualche problema o qualche dubbio parlamene, proverò ad aiutarti» gli diede una pacca sulla spalla e se ne andò dal resto del gruppo.

Jisung in quel momento si sentì così fortunato perché Changbin lo capiva, lo capiva sempre e cercava di aiutarlo in tutti i modi possibili.
E con lui Jisung si sarebbe confidato, gli avrebbe detto ogni singola emozione che provava, se solo avesse avuto più coraggio nell'ammettere i suoi sentimenti.

Angolo autrice:
Scusatemi ancora se aggiorno dopo tanto, ma questo periodo sono piuttosto impegnata e mi è difficile scrivere.
Comunque sia, ho un bel po' di idee in mente e non vedo l'ora di scriverle tutte quante!

The survival show - minsung. Where stories live. Discover now