16.

2.1K 140 9
                                    

Da quando Jisung aveva avuto quella 'spiacevole' discussione con Minho cercò di evitarlo come la peste.

Non sapeva come doveva comportarsi. Da una parte il suo corpo fremeva dalla voglia di toccare il maggiore, dall'altra sapeva che tutto ciò era sbagliato.

Come poteva fare quelle cose insieme ad uno dei suoi amici?

Sia chiaro, non se ne pentiva di aver fatto certe cose con Minho, semplicemente non credeva fosse opportuno continuare così.

Riuscì a tenersi parecchio distratto nei giorni successivi anche grazie ai duri allenamenti.

Anche se erano divisi in tre gruppi Chan, da buon leader, si preoccupava di tutti ed 8 i ragazzi, controllandoli ed aiutandoli periodicamente.

«che ne dite se ora un gruppo alla volta si esibisce e gli altri danno qualche parere?» propose Chan.

Tutti quanti annuirono.

«chi inizia?» chiese Seungmin.

Hyunjin si alzò di scatto «possiamo iniziare noi?»

E così Hyunjin, Chan e Seungmin mostrarono la loro canzone. Avevano deciso di optare per una canzone senza alcuna coreografia, qualcosa di molto semplice ma che valorizzasse le loro voci.

Alla fine della loro esibizione fecero tutti i complimenti, soprattutto a Hyunjin, che in quell'arco di tempo si era davvero impegnato ed i risultati cominciavano a vedersi.

«bene, ora andate voi» disse Chan indicando il gruppo di Minho.

Senza proferire parola Minho, Changbin e Felix iniziarono ad esibirsi.

Minho era agitato, nonostante fosse una prova. Era talmente agitato che sbagliò anche la coreografia.

Si maledì internamente perché se sbagliava per l'agitazione di fronte al suo gruppo cosa avrebbe fatto davanti al signor Park?

Alla fine aspettarono che i membri dicessero qualcosa, sembravano tutti molto sconfortati.

«hai sbagliato prima, vero Minho?» chiese Chan, per capire meglio.

Minho annuì «i-i-io, sì.. Ero agitato»

Chan sospirò «non puoi farti prendere dall'agitazione in questo modo. Lo sai che la prossima valutazione sarà fondamentale. Se fai un errore del genere non so come potrebbe andare a finire» disse con tutta sincerità Chan.

Minho continuò ad annuire, non sapendo cosa dire.

«però nel complesso sono andati molto bene» disse Jisung cercando di smorzare quella tensione che si era creata.

Jisung cercava di non darlo a vedere ma si sentiva immensamente male per Minho. Sapeva quanto il maggiore ce la stesse mettendo tutta e quanto lo avessero demoralizzato quelle parole dette da Chan.

Avrebbe voluto correre ad abbracciare Minho, ma non era né il momento né il luogo giusto.

Si morse l'interno della guancia per cercare di trattenersi. Odiava vedere Minho in quello stato. Di solito era sempre sicuro di sé ed ora invece quello che aveva davanti sembrava più un cucciolo impaurito.

«tocca a noi» disse Jeongin interrompendo i pensieri di Jisung.

Anche gli ultimi tre senza perdere troppo tempo fecero vedere cosa avevano preparato e alla fine della coreografia Jisung si buttò sul pavimento a peso morto.

Chan lo fulminò con lo sguardo «non fare così dopo aver appena finito di ballare. Intesi?»

Il suo tono era talmente freddo che fece venire la pelle d'oca a Jisung, non l'aveva mai visto così serio. «si, scusa hyung»

«ragazzi dopo queste prove ho capito che la maggior parte di voi non sta prendendo seriamente la cosa - esordì Chan - lo volete capire o no che c'è una reale e concreta possibilità che non tutti debutteremo? Park ha già scelto i possibili candidati all'eliminazione e sappiamo benissimo che non scherza. Quindi perché diamine vi comportate come se fosse una cosa da niente?» alzò leggermente il tono della voce.

Nessuno aveva il coraggio di dire qualcosa, perché effettivamente aveva ragione.

Chan non voleva essere cattivo con i ragazzi ma si rese conto che era necessario comportarsi in modo più duro per cercare di fargli capire che tutto ciò non era uno scherzo.

Odiava fare la parte del leader cattivo, ma era fondamentale in quel momento.

Dopo ciò concesse a tutti quanti di riposarsi ed andare nell'appartamento.

Jisung pensò subito di aspettare Minho, che in quel momento stava riprendendo tutte le sue cose sparse bella sala degli allenamenti.

«ti serve una mano?» chiese Jisung, per fargli capire che fosse lì per lui.

Minho fece segno di no con la testa. «ho fatto tranquillo» detto questo si incamminò verso l'uscita.

Jisung rimase un attimo interdetto. Lo stava per caso ignorando? «yah aspettami»

Minho si girò a guardarlo «senti Han»

A Jisung si gelò il sangue. Han? Non lo aveva mai chiamato per cognome.

«lasciami in pace ti prego» continuò Minho, per poi riprendere a camminare.

Jisung rimase fermo, impassibile. Minho gli aveva letteralmente risposto malissimo, chiedendogli addirittura di lasciarlo in pace. Non se lo sarebbe mai aspettato.

Così decise di aspettare che Minho se ne andasse per poi tornare nell'appartamento per conto suo.

Dopo essersi fatto una doccia si buttò sul letto, mordicchiandosi un'unghia.

«tutto bene Ji?» chiese Felix vedendo l'amico abbastanza cupo in volto.

Jisung scrollò le spalle «non lo so nemmeno io»

«è successo qualcosa?»

«no...» non poteva di certo dirgli che c'era rimasto male per Minho. «tutta questa situazione, non lo so. Sono nervoso»

«non dirlo a me - Felix ridacchiò - cerchiamo di non pensare troppo. Però se c'è altro sai che puoi dirmelo...»

Sembrava come se Felix sapesse qualcosa ma Jisung non se la sentiva di dire a nessuno quello che era successo tra lui e Minho. Soprattutto se non sapeva ancora quali erano i suoi sentimenti.

Sentì il telefono squillare, era arrivato un messaggio.

Minho hyung:
Jisungie, scusami per prima. Non volevo.

Jisung tirò un sospiro di sollievo, Minho gli aveva scritto e si era anche scusato.

Jisung:
Tranquillo hyung, è tutto okay :)

Minho hyung:
No sul serio, forse ho esagerato prima, ma ero stressato...

Jisung:
Non fa niente, davvero

Minho hyung:
Posso farmi perdonare in qualche modo?

Jisung:
Mmmh no

Di cosa si doveva far perdonare? Infondo già gli aveva chiesto scusa.

Minho hyung:
Non c'è proprio niente che potrei fare per te?

Jisung:
No!!

Minho hyung:
Neanche un bis di quello che è successo sul mio letto? ;)

Jisung sgranò gli occhi arrossendo.

Jisung:
Hyung ma cosa dici... E poi sbaglio o 'è stata una cazzata'?

Minho hyung:
Beh questo non vieta di fare una seconda cazzata.

Jisung cominciava a sentire caldo, la conversazione stava prendendo una piega strana e lui non faceva nulla per cambiare discorso, perché alla fine gli piaceva quando Minho lo provocava.

Jisung:
MINHO

Minho hyung:
COSAA. Stavo proponendo, in effetti mi servirebbe una distrazione.

Jisung sospirò pesantemente con gli occhi che cominciavano a diventare lucidi.

Per Minho era solo una distrazione.

Jisung:
Vado a dormire, notte

Minho rimase un attimo interdetto. Si stavano stuzzicano e se ne usciva con un messaggio del genere? Certe volte non capiva proprio il minore.

D'altro canto Jisung invece dava fin troppa importanza alle parole e quel 'mi servirebbe una distrazione' gli rimbombava in testa.
Si sentiva inutile, ma soprattutto sentiva di non contare poi così tanto per Minho. O almeno non quanto Jisung tenesse a lui.


Angolo autrice:
Scusate l'orario dell'aggiornamento ma non riuscivo a dormire quindi mi sono detta: perché no? Aggiorniamo!
Quindi eccomi qui con un altro capitolo.
Ci tenevo ad informarvi che tra poco succederà una cosa, per chi ha visto il Survival sa bene di cosa sto parlando. Quindi preparatevi psicologicamente!
Alla prossima ~~

The survival show - minsung. Where stories live. Discover now