33.

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Si fissarono intensamente, poi Minho avvicinò le labbra all'orecchio di Jisung e senza farsi sentire dagli altri gli sussurrò «ti amo».

Jisung venne scosso da un brivido «anche io hyung, tanto»

Continuarono a guardare il film fino a che
Minho non si alzò di scatto, facendo sobbalzare Jisung dall'improvviso movimento «hyung dove vai? Non è finito il film»

«torno subito» rispose frettolosamente.

Lo seguì con la coda dell'occhio e lo vide sussurrare qualcosa a Chan, quest'ultimo annuì e Minho uscì dalla stanza senza nemmeno voltarsi a guardarlo.

Dove stava andando? E soprattutto perché aveva detto qualcosa a Chan prima di uscire? Era sicuro che non fosse andato al bagno, non aveva mica bisogno del permesso del leader.

Jisung guardò Chan con uno sguardo confuso e lui di rimando fece segno di 'no' con la testa, come per dire: lascia perdere.

Ma Jisung non avrebbe lasciato perdere. Non se non sapeva il perché di quell'improvviso atteggiamento del maggiore.

Si alzò velocemente e si diresse verso l'uscita, Chan lo afferrò per un braccio «credo abbia bisogno del tempo da solo» sussurrò per non farsi sentire dagli altri che erano intenti a guardare il film, alcuni erano già addormentati.

«hyung ho bisogno di vedere se sta bene. Sai dove è andato?»

«non te lo posso dire» rispose deciso.

Jisung sbuffò «se non me lo dici lo cercherò per tutta la JYP e se non lo trovo qui dentro uscirò fuori a cercarlo»

Chan lo guardò arrabbiato «vuole. stare. da. solo.»

«ti prego, dimmi dove è andato» chiese con uno sguardo triste.

Chan a quel punto si arrese «mi ha detto che andava al suo dormitorio da trainee perché voleva pensare»

«grazie Chan hyung, davvero» rispose Jisung avviandosi verso la stanza del maggiore.

Ormai conosceva bene la strada per arrivare alla sua stanza ma non capiva perché avesse voluto andarsene. Stava male?

Quando arrivò di fronte alla porta pensò di bussare però se l'avesse fatto Minho non lo avrebbe di sicuro fatto entrare visto che a quanto pare voleva stare da solo.

Provò ad aprire la porta e per sua fortuna questa si aprì.

Jisung rimase interdetto appena vide la scena: Minho con gli occhi chiusi sdraiato sul letto, un paio di cuffiette ed il viso ricoperto di lacrime.

Stava piangendo e quella vista gli spezzò il cuore. Faceva male vedere la persona che ami soffrire.

Si avvicinò lentamente a Minho e posò una mano su quella del maggiore, sopra la sua pancia.

Minho aprì gli occhi di scatto sobbalzando e togliendosi le cuffie. Provò ad asciugare le lacrime che aveva sul viso «cosa ci fai qui?» chiese in un sussurro.

«io... volevo vedere se stavi bene, ma a quanto pare no. Perché piangevi?» chiese con lo sguardo fisso sul suo.

Minho abbassò lo sguardo, in quel momento sembrava così vulnerabile che Jisung desiderò di proteggerlo da tutto e da tutti.
Il maggiore in risposta scrollò le spalle «non è niente»

«hyung, stavi piangendo. Che hai?» insistette Jisung.

Il moro scosse la testa.

Jisung gli strinse ancora più forte la mano, per fargli capire che lui c'era.

The survival show - minsung. Where stories live. Discover now