23.

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Felix, ancora sconvolto da quello che aveva letto, senza dire nulla restituì il telefono a Jisung, per poi uscire frettolosamente dalla stanza.

Jisung andò in panico, se lo diceva a Chan era morto, letteralmente. Doveva chiarire con il suo amico prima che potesse fare qualsiasi cosa. Ma forse era meglio aspettare un po' che si riprendesse, non l'avrebbe detto immediatamente al loro leader no?

Si buttò sul letto, non gliene andava una bene. Perché era così sfortunato?
Si maledì internamente, avrebbe potuto evitare tutto ciò se fosse stato più attento sia con Changbin che con Felix. Eppure l'avevano scoperto senza troppi problemi.

Poco dopo sentì qualcuno entrare nella stanza, era di nuovo Felix.

«prima ho letto bene?» chiese ancora sconvolto Felix.

Jisung annuì, non sapendo che altro dire. Non poteva di certo negare davanti l'evidenza.

«yah! a parte il fatto che non me lo aspettavo proprio... perché non me lo hai detto prima?» chiese Felix incrociando le braccia.

Jisung rimase sbigottito «cioè aspetta... sei semplicemente arrabbiato perché non te l'ho detto?»

Felix annuì «certo! si capisce lontano km che ti piace Minho! non pensavo che ricambiasse, tutto qui»

Jisung tirò un sospiro di sollievo, poi si fermò a pensare a ciò che gli aveva detto l'amico «mi stai dicendo che sembro gay?»

«ti sto dicendo che ti comporti da gay con Minho»

«yah! come farei a comportarmi così con lui?»

Felix scrollò le spalle «cerchi sempre di stare con lui, lo abbracci, intrecci le mani con le sue» spiegò poi.

«anche tu lo fai» si giustificò Jisung.

«si ma io lo faccio con tutti, te non lo faresti mai con me»

Jisung si arrese a rispondere, in effetti era vero. Aveva quel tipo di atteggiamento solo con Minho. «però ti prego, non dirlo a nessuno, lo sa solo Changbin..»

Felix spalancò la bocca «l'hai detto a lui e non a me? Ora si che sono arrabbiato»

«gliel'ho detto perché l'ha capito subito»

«quel nano è intelligente allora» rispose Felix.

Jisung scoppiò a ridere per come se ne era uscito il suo amico. «dai non è così basso»

«sisi come dici tu» rispose prendendolo in giro.

Dopo quell'episodio non ne parlarono più ed i giorni seguenti si concentrarono ad allenarsi per quella sorta di sfida.

Jisung decise di non scrivere né vedere Minho in quel lasso di tempo, altrimenti avrebbe rischiato di trascurare gli allenamenti e non voleva.
Tra l'altro avevano programmato tre esibizioni e lui faceva parte di tutte e tre: una prima esibizione con Changbin, dove avrebbero cantato "matryoshka", una seconda esibizione insieme a Chan e Woojin cantando "as if it's your last" delle Blackpink, in realtà avrebbe dovuto partecipare anche Jeongin, ma Park non lo aveva ritenuto pronto. Ed infine un ballo che avrebbe coinvolto tutti i membri del gruppo.

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Arrivarono la mattina presso l'edificio della YG, Jisung si sentiva abbastanza tranquillo visto che si era impegnato davvero molto ed inoltre era più un confronto che una sfida.

Quando entrarono si presentarono all'altro gruppo, che si scoprì essere un gruppo di trainee. Non avevano ancora formato un vero e proprio gruppo però da come li descrisse il capo della compagnia sembravano davvero bravi e preparati.

Alla fine delle esibizioni furono molto soddisfatti: forse per la prima volta erano riusciti a fare un'esibizione senza sbagliare qualcosa. Ovviamente avrebbero dovuto impegnarsi sempre di più per migliorare ma non avevano dimenticato i passi o sbagliato il testo di qualche canzone.

Park decise di lasciar loro il resto della giornata libero, apprezzando il loro sforzo di migliorare nelle lacune che avevano.

Quando tornarono nell'appartamento alcuni di loro uscirono, mentre per gli altri si diedero appuntamento ad un ristorante lì vicino per la sera, avrebbero mangiato tutti insieme.

Jisung fremeva dalla voglia di sentire Minho, aveva resistito fino a quel momento ma non poteva più aspettare. Molto velocemente cercò il suo numero nella rubrica del telefono e lo chiamò.

Ci vollero 6 squilli, che contò nell'attesa, prima che rispondesse.
Lo accolse la voce di Minho, che ipotizzò si fosse appena svegliato visto il sonoro sbadiglio che fece «ehi Ji, come stai?»

«ciao Min, bene tu?»

«anche io»

Ci fu un minuto di silenzio prima che Jisung riprendesse a parlare «ti va se ci vediamo ora?» chiese imbarazzato.

Minho ridacchiò «si, ma sono in pigiama... Passi per la mia stanza?»

Jisung annuì, dandosi dello stupido subito dopo, non poteva vederlo «sì ma non so dove si trova»

«ti mando la posizione, a dopo» detto questo riattaccò inviando la posizione al minore.

Jisung si mise frettolosamente le scarpe e si avviò verso la stanza di Minho. Una volta arrivato bussò e poco dopo si ritrovò il maggiore a petto nudo ed una semplice tuta addosso.

Per fortuna che stava in pigiama, pensò Jisung degludendo rumorosamente.

Scansionò tutto il corpo di Minho, nonostante lo avesse visto varie volte ed anche nudo gi faceva sempre lo stesso effetto. Era ipnotizzato dal suo fisico.

Minho sorrise in modo malizioso «attento che ti esce la bava eh»

Jisung gli diede una leggera spinta «non ti stavo fissando»

«come no, dai entra» gli pece spazio per entrare dentro la stanza e chiuse la porta.

Jisung si guardò intorno, la stanza di Minho era in perfetto ordine,al contrario della sua, o perlomeno il suo angolo di stanza, che era un ammasso di panni accatastati e buttato perterra.

«non c'è nessuno?» chiese notando che fossero soli.

Minho annuì «il mio compagno di stanza è andato a Busan dalla sua famiglia per qualche giorno»

Jisung si sentì improvvisamente in imbarazzo, era da solo in una stanza con Minho.

Il maggiore si buttò sul suo letto «allora come stanno gli altri?»

«bene... ce la stiamo mettendo tutta per evitare ulteriori eliminazioni»

Minho batté la mano sul letto per far capire a Jisung di sedersi vicino a lui, visto che si trovava ancora vicino l'entrata della stanza.

Jisung si sedette accanto al maggiore, cominciando a giocare con le sue dita per l'imbarazzo.

Minho tossicchiò un po', anche lui si sentiva a disagio. Prese coraggio e abbracciò Jisung, facendo rimanere quest'ultimo paralizzato «mi sei mancato squirrel»

Il battito di Jisung correva all'impazzata «a-a-anche tu» ammise, ricambiando l'abbraccio.

Il minore poggiò la testa sulla spalla di Minho «mi piace passare del tempo con te»

Questa volta fu Minho ad arrossire, ma ringraziò che Jisung non potesse vederlo «anche a me, tanto» rispose accarezzandogli una mano.

Jisung istintivamente prese la mano di Minho e la intrecciò con la sua, rendendosi conto subito dopo della sua azione e provando a ritirarla, ma il maggiore strinse la presa «quando finirà il programma* ti va di passare una giornata intera con me?» propose.

Il minore sorrise «certo, mi andrebbe» alzò lo sguardo per vedere il volto di Minho e si fissarono per qualche secondo, poi il maggiore posò delicatamente le sue labbra sopra a quelle di Jisung.

Si diedero un lungo bacio, che man mano approfondirono. Minho prese Jisung per i fianchi e lo fece stendere, per poi mettersi sopra di lui.

Cominciò a baciare il collo del minore, che in meno di tre secondi iniziò a respirare pesantemente. Jisung afferrò i capelli di Minho e li strinse leggermente, facendolo gemere dal piacere.

Minho prese a strusciarsi sopra di Jisung, sentendo i suoi pantaloni farsi sempre più stretti. Il minore fece lo stesso, cercando un qualche tipo di contatto più approfondito. Voleva di più e glielo fece capire.

Il maggiore portò velocemente la mano sopra la zip dei jeans di Jisung, ma questo lo fermò «prima dimmi che ore sono»

Minho lo guardò confuso ma fece come gli venne chiesto, prendendo il telefono che si trovava vicino il letto «sono le 18:15»

«cazzo Min, mi dispiace ma non possiamo fare nulla. Ho promesso agli altri che sarei andato a cena fuori con loro...»

Minho sbuffò mettendosi seduto sul letto «devi proprio?»

Jisung annuì «devo, anzi dovrei anche andare a prepararmi»

«va bene ma ci rivedremo presto?» chiese speranzoso.

Jisung si alzò e si avviò verso la porta «si, proverò a farmi vivo presto» scherzò.

Minho si avvicinò a lui e gli diede un bacio, Jisung schiuse la bocca lasciando che le loro lingue si toccassero. Il maggiore lo spintonò verso la porta e continuò a baciarlo, facendo rimanere Jisung senza fiato.

Dopo qualche minuto si staccò sussurrandogli all'orecchio «ti voglio, ora»

Una scarica di brividi percorse tutto il corpo di Jisung, risvegliando il suo amichetto che si era calmato, almeno fino a quel momento «io..»

Minho gli leccò il lobo dell'orecchio «e se facessimo una sveltina?»

*ci tenevo a specificare, per renderlo più chiaro, che ovviamente i ragazzi sanno di star registrando il Survival show, quindi Minho si riferisce a quello!

Angolo autrice:

Ta daaaaa! Sono tornata dopo una settimana o forse di più! Purtroppo gli esami ed il lavoro non mi permettono di essere presente come prima.. Vi dico solo che questo capitolo l'ho scritto tra una pausa e l'altra dal lavoro, quindi non uccidetemi per eventuali errori di grammatica, li correggerò quando avrò tempo! E soprattutto non odiatemi per come è finito il capitolo!!
Comunque grazie per il supporto che mi date ogni volta che pubblico un capitolo, significa molto per me ❤️

The survival show - minsung. Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora