5.

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Il fatidico giorno era arrivato. Jisung non riusciva a controllare la sua ansia, gli tremavano le mani ed aveva lo sguardo terrorizzato.
Nemmeno Chan riuscì a tranquillizzarlo, era troppo agitato e lo sarebbe stato fino a che non sarebbe passato tutto.

Park era stato chiaro: avrebbe deciso chi far debuttare, ma quello era solo l'inizio perché probabilmente non tutti sarebbero stati in grado di debuttare.

I ragazzi si trovavano all'interno dell'enorme studio dove si sarebbe tenuta la loro prova.
Videro il gruppo femminile allenarsi e per un momento Jisung pensò che non ce l'avrebbero fatta. È vero, si erano allenati davvero tanto ma quelle ragazze sembravano così esperte che credette di essere un incapace a confronto.

Toccò a loro provare, si misero in posizione e partirono con la canzone. Sembrava andare tutto bene fino a che Changbin non fece cadere il suo microfono perterra e così Jisung preso dall'ansia commise lo stesso errore.
In quel momento avrebbe voluto sprofondare, si sentiva un fallito perché non era stato nemmeno in grado di tenere in mano un microfono. Non voleva far perdere l'occasione ai suoi amici di debuttare per colpa sua.

Si aspettò che i ragazzi si arrabbiassero con lui, ma al contrario Chan prese in disparte lui e Changbin per rassicurarli.
Si sentì meglio, ma il vero supporto arrivò quando Minho lo abbracciò. Era sudato ma non gli importava, poteva sentire il suo profumo e dio, non aveva mai sentito niente di più buono.

«io credo in te, vedrai che andrà tutto bene» gli sussurrò Minho all'orecchio.

Un brivido percorse la schiena di Jisung perché poteva letteralmente sentire il suo alito caldo sul collo. «io n-non volevo sbagliare... Mi sento così in colpa»

Minho si staccò dall'abbraccio per guardare Jisung negli occhi. «non devi, capito? È normale essere agitati, scommetto che dopo andrai alla grande»

«grazie»

«per cosa?»

«per credere in me»

Un'ora dopo si ritrovarono ad assistere all'esibizione delle ragazze. Erano state ancora più brave rispetto alle prove ma stavolta Jisung pensò di poter riuscire a fare meglio.

Poco dopo toccò a loro: l'esibizione filò liscia senza alcun errore. Tutto era come avevano provato, forse anche meglio.
Jisung sentiva l'adrenalina scorrergli nelle vene e ciò lo portò a dare il meglio di sé.

Il signor Park li fece riunire tutti ed affermò di aver preso la sua decisione. Jisung trattenne il fiato per un momento, troppo agitato per fare qualsiasi cosa.
Poteva sentire i respiri pesanti e nervosi dei suoi amici e ciò lo fece agitare ancora di più.
Tutto quello che Park disse dopo non lo sentì, perso nei suoi pensieri e in parte già scoraggiato, perché sì, lui ci credeva davvero al loro talento ma d'altra parte anche le ragazze erano brave.

Captò l'unica frase che lo fece sussultare e rimanere immobilizzato dalla sorpresa: «debutterà il progetto maschile».

È un sogno? Perché se è così vi prego svegliatemi.

Quando furono lasciati soli esultarono, esultarono così tanto da sembrare bambini delle elementari in gita. Si abbracciarono e congratularono tra di loro, ancora tutti troppo sconvolti dalla notizia appena appresa.

Jisung sentì una mano toccargli la schiena, si girò per trovarsi di fronte un Minho sorridente.

«ce l'abbiamo fatta» disse tutto eccitato Minho

«si, ce l'abbiamo fatta» e rimase a fissare il volto di Minho, incantato dalla sua bellezza.

Ciò significava che avrebbe davvero iniziato una nuova vita con quei ragazzi, ma soprattutto con Minho.

The survival show - minsung. Where stories live. Discover now