9.

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Da quando Minho disse a Jisung quella frase lo evitò come la peste.
Per fortuna in quel periodo avevano una missione da portare a termine che gli occupava almeno il 70% della giornata.
Quindi una volta finiti gli allenamenti tutti tornavano al dormitorio, si lavavano velocemente, mangiavano qualcosa e si rintanavano nei propri letti.

Jisung si sentiva stressato, aveva bisogno di qualcuno con cui parlare, ma erano tutti sempre stanchi.

Si trascinò in cucina alla ricerca di qualcosa da mangiare e trovò Felix che si stava letteralmente gustando un pacchetto di patatine sul divano. Decise di sedersi accanto a lui e rubargli qualche patatina.

«yaaah, sono mie queste, vai a prenderne delle altre» disse scocciato Felix, allontanando il pacchetto di patatine.

Jisung fece gli occhi dolci «solo una, ti prego»

E Felix non poteva resistere a quello sguardo.
Lui era sempre stato quello gentile del gruppo, non impprta cosa: bastava uno sguardo per farlo sciogliere. Era questo che Jisung adorava di lui, un ragazzo dal cuore d'oro che darebbe l'anima per i suoi amici.

«solo perché sei tu e perché ti voglio bene...»

Jisung gli prese il braccio e lo strinse a sé «anche io ti voglio bene piccolo australiano del mio cuore»

Felix sbuffò «guarda che sono più piccolo di te di un solo giorno» e cominciò a ridere.

«non fa niente, sono il tuo hyung. Perché non mi chiami mai Jisung hyung?» rise anche Jisung.

«hai una faccia troppo da bambino e da scoiattolo per poterti chiamare hyung mi dispiace»

E così passarono le ore a ridere e scherzare, fino a quando non si addormentarono sul divano.

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«BUONGIORNOO» urlò Jeongin entrando nel salotto «ah, perché sono qui Felix e Jisung?» chiese voltandosi verso Minho che stava mangiando la sua colazione.

Minho in risposta scrollò le spalle.

«guarda che carini, Minho hyung! Puoi fargli una foto? Io ho lasciato il telefono in camera» chiese Jeongin vedendo i due abbracciati.

«e allora vai a prenderlo. Non farò la foto a quei due che si abbracciano.» rispose in modo fin troppo alterato Minho.

A quelle parole Jeongin si paralizzò sul posto, non era abituato a quel tipo di Minho.
Certo, lui rispondeva spesso in modo non troppo carino, ma alla fine era semplicemente sarcasmo. Invece quella volta sentì proprio una punta di acidità nelle sue parole.

Minho vedendo la reazione di Jeongin capì di aver esagerato.
Gli aveva chiesto solo di fare una stupida foto, ma lui era arrabbiato. Era arrabbiato perché Jisung stava dormendo abbracciato a qualcun'altro. Voleva essere l'unico a poterlo abbracciare o toccare. Ovviamente durante le trasmissioni era normale scambiarsi abbracci o cose del genere, ma l'idea di Jisung che a telecamere spente avesse dormito tutta la notte con Felix gli faceva ribollire il sangue nelle vene.

«Jeongin scusami, non volevo risponderti in quel modo... È che sono un po' stressato a causa dei continui allenamenti, tieni falla tu» e gli porse il suo telefono.

Jeongin sembrò riprendersi e con un sorriso sulle labbra scattò la tanto desiderata foto, porgendo nuovamente il telefono a Minho.

Jisung si svegliò d'improvviso e si accorse di essere abbracciato a Felix. Sorrise guardandolo, era adorabile con il viso paffuto e le lentiggini che ogni volta copriva con il trucco.

Si alzò lentamente cercando di non svegliarlo e dopo essersi stiracchiato diede il buongiorno ignorando lo sguardo di Minho.
Non voleva assolutamente guardarlo negli occhi, anche perché aveva sentito il modo in cui aveva risposto a Jeongin e sapeva che c'era qualcosa che non andava, ma non voleva approfondire.

Una volta fatta colazione ed essersi preparato si mise sul divano ad aspettare che tutti gli altri finissero di prepararsi per poter andare ad allenarsi.

«Jisungie»

Il cuore di Jisung cominciò a battere velocemente «ehi Lee»

«ho bisogno di parlarti» disse in modo così serio che a Jisung venne la pelle d'oca.

Jisung cercò di non agitarsi. Cosa voleva chiedergli? Sperava con tutto sé stesso non introduces se l'argomento che cerca a di evitare. «dimmi»

«volevo sapere perché sei così distante. Ha a che fare con la cosa che ti ho detto? Se è così ti chiedo scusa. Non volevo metterti in imbarazzo e creare questa situazione» disse tutto d'un fiato Minho.

Jisung avvampò ripensando a quella frase «se devo essere sincero sì" fece una pausa "mi sono sentito estremamente imbarazzato. Non sapevo come comportarmi dopo quella cosa che mi hai detto»

«possiamo fare finta di niente allora?»

«no, non possiamo perché..»

Angolo autrice:
Chiedo perdono per aver fatto passare quasi una settimana! In compenso il capitolo è un po' più lungo del solito.
Byee~~

The survival show - minsung. Where stories live. Discover now