28.

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Niente. Quella mattina Jisung non voleva fare niente. Sentiva come se il suo corpo fosse morto e le forze lo avessero completamente abbandonato. Ma doveva allenarsi, quindi sbuffando si alzò dal letto per prepararsi.

Non era in vena nemmeno di fare colazione, quindi decise di andare direttamente nella sala degli allenamenti, lasciando Chan piuttosto stupito: era arrivato per primo.

«wow, questo giorno me lo segno sul calendario, Han Jisung che arriva per primo!» scherzò Chan.

Jisung rispose con un sempli e «hmhm» ma poi si bloccò di colpo, guardando Chan «perché scherzi con me dopo quello che è successo ieri sera?»

Chan lo guardò confuso «cosa è successo ieri sera?»

Jisung spalancò la bocca stupito. Possibile che non si ricordava niente? «la cosa di me e Minho... »

Chan scrollò le spalle «veramente non so proprio di cosa stai parlando» e gli fece l'occhiolino.

Jisung sbattè più volte le palpebre incredulo. Chan stava facendo finta di niente. Non se lo aspettava, o meglio, pensava che ci sarebbero state almeno delle conseguenze. E invece Chan aveva deciso di far finta di nulla.

Riuscì a balbettare un «grazie» non sapendo che altro dire.

Chan gli posò una mano sulla spalla, rivolgendogli un caloroso sorriso prima di andare a chiamare tutti gli altri per poter iniziare gli allenamenti.

                              ~~

Erano passati esattamente 4 giorni. 4 giorni da quando Jisung non aveva più sentito Minho. Il maggiore non aveva nemmeno provato a chiamarlo o mandargli un messaggio ed alla fine gli andava bene così. Era piu facile provare ad ignorarlo, ma da una parte ne era rimasto profondamente deluso. Al suo posto avrebbe provato a chiarire, ma forse Minho non me aveva voglia. Avrebbe voluto sapere cosa significava tutto quello che c'era stato tra di loro per il maggiore, ma era troppo orgoglioso per tornare da lui.

Per non parlare di quanto fosse nervoso per la missione. Lui e Hyunjin si parlavano a stento, il che peggiora a la situazione. Ogni minima cosa era buona per mandarsi frecciatine tra di loro. Chan era sull'orlo dell'esasperazione, tanto che durante un allenamento li prese in disparte.

«ora vi lascio qui 20 minuti ed in questo arco di tempo dovete parlare okay?» sembrava più un obbligo che una richiesta.

Annuirono entrambi non volendo contraddire il loro leader.

Quando furono lasciati soli si diedero entrambi le spalle. Jisung non voleva farsi avanti e parlare. Hyunjin si era comportato male nei suoi confronti e di certo non sarebbe stato lui a chiedere scusa per primo.

Passarono 10 minuti buoni di estremo silenzio, fino a quando Jisung non sentì singhiozzare. Si girò trovandosi davanti Hyunjin che piangeva «ehi... perché piangi?» chiese Jisung preso alla sprovvista dal comportamento del suo compagno di squadra.

«io... mi dispiace Jisung, davvero - cominciò a parlare tra le lacrime - non volevo comportarmi in quel modo con te, lo giuro. È che sono stressato, rischio sempre l'eliminazione e lo so che sbaglio a prendermela con te o con gli altri perché se rischio l'eliminazione è solo colpa mia ma... non so davvero che fare» ammise infine.

Jisung rimase interdetto ed in quel momento capì di essere stato egoista. Era così preso dall'eliminazione di Minho e dai suoi problemi da non essersi reso conto quanto i suoi amici avessero bisogno di aiuto e confronto. Se ne era fregato completamente «ti chiedo scusa» disse lasciandosi sfuggire qualche lacrima.

«perché chiedi scusa? Sono io quello che deve scusarsi, alla fine ho iniziato io tutta questa cosa»

Jisung scosse la testa «no Hyunjin, avevi tutte le ragioni per essere arrabbiato. Sono stato uno stronzo a non pensare a come potessi stare. Anche io avrei reagito così al posto tuo, mi dispiace davvero tanto. Puoi perdonarmi?»

Hyunjin, ancora tra le lacrime, si avvicinò a Jisung e lo abbracciò «mi dispiace Ji, perdonami anche tu»

«finalmente!» esclamò Chan entrando nella stanza dove li aveva lasciati minuti prima.

I due si staccarono imbarazzati asciugandosi il viso.

«allora? Chiarito?» chiese Chan abbracciandoli entrambi.

Annuirono, sentendosi più leggeri ora che avevano risolto.

                             ~~

I ragazzi si trovavano di fronte ad u  centinaio di persone. Per l'occasione era stato messo un palco dove si sarebbero esibiti.

A Jisung sudavano le mani dall'agitazione, non solo perché era arrivato il momento di affrontare la missione, ma anche perché erano presenti dei personaggi importanti che li avrebbero valutati.

Scrutò la folla in cerca di qualche volto che potesse essergli familiare e subito si accorse della presenza di Jun. K. Sicuramente era lì per valutarli.

Cercò di non pensare al fatto che si trovasse di fronte a così tante persone che erano lì per osservarli, concentrandosi invece su ciò che doveva fare.

Chan presentò velocemente ogni membro, facendo anche un'introduzione delle canzoni.

Partirono subito con Hellevator, a parte qualche sbaglio di non grande importanza e una stonatura di Changbin, andò tutto come previsto. Anche se lo sbaglio commesso da Changbin fece preoccupare un po' tutti i ragazzi.

Proseguirono con School Life ed infine con l'ultima canzone che avevano creato per la missione, ovvero "YAYAYA".

Jisung sentiva la folla esultare ed applaudire, ma tutta l'adrenalina che aveva accomulato in corpo svanì non appena vide Felix sbagliare un passo. Era letteralmente inciampato ed era sicuro che il signor Park se ne fosse accorto.

Una volta finita l'esibizione ringraziarono il pubblico e si avviarono verso la compagnia, in attesa del risultato.

Nessuno parlava, sapevano che gli errori commessi erano stati gravi e non sarebbe servito a niente confortare chi aveva commesso gli errori.

L'aria era pesante, impregnata dei sospiri agitati dei ragazzi. L'attesa li stava uccidendo.

La sera stessa, dopo essersi cambiati, incontrarono il signor Park, pronti a sapere cosa avesse da dire.

Erano pronti sì, ma non si aspettavano di certo che il signor Park criticasse tutti quanti, o per meglio dire l'intera esibizione.
A quanto pare la vocalizzazione di Chan non era ancora stabile, Woojin non era per niente esperto nel ballo, la pronuncia di Hyunjin era ancora carente e il rap di Felix non si era distinto per via della pronuncia, in più aveva commesso un errore durante il ballo.

«mi aspettavo di meglio per questa esibizione - ammise il signor Park - ci sono stati parecchi errori e come ho già detto molti di voi hanno parecchie carenze. Dunque ad oggi mi sento di dire che i potenziali eliminati sono Woojin, Felix e Hyunjin»

Jisung trattenne per un attimo il respiro, sentiva dentro di sé che non era finita lì. Aveva paura per i suoi amici, non voleva nessun'altra eliminato, ma purtroppo non era lui a decidere.

«mi dispiace ma... Felix il tuo percorso finisce qui» affermò infine il signor Park.

Ed in quel momento Jisung si sentì sprofondare nel vuoto.

Angolo autrice:
Per farmi perdonare volevo aggiornare la storia senza far trascorrere 20 giorni ahah
Da come potete notare, la storia sta giungendo al termine. Non so ancora quanti capitoli scrivere però ovviamente seguendo il survival in realtà manca solo un episodio, ma comunque penso di allungarlo un bel po' perché più scene Minsung non fanno mai male uwu

Altra cosa: tempo fa ho letto su un altro sito una storia Minsung, in inglese, che mi è piaciuta un sacco ed ho chiesto all'autrice il permesso di tradurla e postarla qui su Wattpad! Mi ha detto di sì quindi voi che ne pensate? Non sono tantissimi capitoli ma è davvero bella! P.s. Parla di Alpha e Omega!

The survival show - minsung. Where stories live. Discover now