22.

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«Ji, forse è il caso di rivestirci» disse Minho mettendosi seduto sul divano.

Jisung annuì «e dovremmo anche darci una ripulita»

Provò ad alzarsi ma lo colpì una fitta che lo fece tornare a sedere sul divano «oh mio dio ma perché fa così male?»

Minho scoppiò a ridere «mi dispiace ti faccia male» disse poi, accarezzandogli una guancia.

Jisung arrossì al contatto e distolse lo sguardo. Qualche minuto dopo provò nuovamente ad alzarsi, con più cautela, e nonostante il dolore riuscì a mettersi in piedi «okay sto bene»

Minho ridacchiò e gli passò dei fazzoletti per darsi una ripulita, poi cominciò a vestirsi.

«Min» lo chiamò il minore.

Minho si girò per guardarlo «adoro quando mi chiami Min, è dolce»

Jisung stava letteralmente impazzendo, le sentiva solo lui le farfalle nello stomaco? Perché in quel momento ne sentiva tante, veramente tante.

Avrebbe voluto dirgli quanto era stato bene con lui, quanto nel profondo avesse aspettato quel momento ma non voleva sembrare troppo dolce o sentimentale, quindi decise di rispondergli con un semplice «niente».

Il maggiore gli rivolse un sorriso non volendo forzarlo a dire quello che pensava, magari in futuro si sarebbe aperto con lui.
Dopo essersi vestito raccolse lo zaino e guardò Jisung che si stava allacciando le scarpe «vuoi che ti accompagno davanti l'appartamento?»

Jisung scosse la testa «meglio di no, vado da solo»
In realtà non voleva che, se ci fosse stato qualcuno sveglio, vedesse che si trovava con Minho. Era abbastanza sospetto visto l'orario e non voleva che gli facessero domande a cui non avrebbe saputo rispondere.

Minho annuì capendo cosa intendesse «io allora vado, a presto Squirrel» detto ciò andò via.

Il minore rimase per qualche minuto immobile dentro la sala degli allenamenti, si aspettava un saluto un po' diverso. Tipo un bacio o un abbraccio. Invece se ne era semplicemente andato salutandolo come se non fosse successo niente. Come se avessero avuto un'uscita da semplici amici.

Decise di non pensarci troppo e senza fare rumore entrò dentro l'appartamento, dove per fortuna non c'era nessuno sveglio.
Senza mettersi il pigiama si infilò nel letto e si addormentò, fin troppo stanco per lasciarsi andare ai suoi pensieri.

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«CAZZO JISUNG MA TI VUOI SBRIGARE» urlò Chan «ABBIAMO INIZIATO LE PROVE GIÀ DA UN'ORA»

Jisung lo guardò spaventato, non aveva mai visto Chan così arrabbiato «Chan hyung scusami davvero, ero stanco» cercò di giustificarsi.

«siamo tutti stanchi ma tu sei l'unico che fa sempre tardi, la devi smettere» continuò a rimproverarlo.

«scusa scusa scusa, non succederà più» si sentiva estremamente in colpa per essersi svegliato così tardi ed aver perso un'ora di allenamento.

«forza, vieni e proviamo il ballo che avevamo programmato»

Jisung annuì senza dire nulla e provarono per ore una coreografia che avevano creato per la missione che Park aveva dato loro. Quella sarebbe stata una missione diversa: avrebbero sfidato un altro gruppo di una compagnia diversa dalla loro.
Li elettrizzava fare questa sorta di confronto con un'altra band.

Durante la pausa Jisung si buttò a peso morto sul divano, dimenticandosi che la notte precedente si era dato da fare ed il suo sedere non si era ancora ripreso.

Emise un piccolo urletto dal dolore, che riuscì a sentire solo Felix «stai bene?» gli chiese l'amico preoccupato.

«eh? si, un leggero strappo al piede» cercò di giustificarsi Jisung distogliendo lo sguardo.

Trovò Changbin che lo fissava con una faccia confusa e... arrabbiata. Poi gli fece cenno di avvicinarsi a lui, che si trovava in disparte rispetto agli altri. Che avesse capito?

Si avvicinò titubante a Changbin, mettendosi seduto sul pavimento dove si trovava quest'ultimo «devi dirmi qualcosa?»

«dove sei stato ieri sera?» chiese immediatamente Changbin.

«cosa?»

«ieri sera ho visto che sei uscito e ti ho sentito tornare ore dopo, dove sei stato?» chiese nuovamente.

Jisung guardò il pavimento. Bene, a quanto pare non aveva prestato abbastanza attenzione ed era stato scoperto.

«volevo andare a fare una passeggiata ed ho incontrato Minho, si stava allenando» spiegò Jisung.

«e cosa è successo?»

«niente, cosa vuoi che è successo»

Nonostante fosse il suo migliore amico non voleva dirgli cosa era successo la sera precedente. Un conto era qualche sega o pompino, un conto era dirgli di aver fatto sesso con Minho.

«Jisung, non prendermi in giro. Prima ho visto sul tuo volto un'espressione di dolore. Siete per caso andati oltre?» chiese abbassando il tono della voce.

Jisung diventò tutto rosso in viso e senza che dicesse niente Changbin capì al volo «non ci credo»

Changbin aveva la bocca spalancata dallo stupore, non si aspettava mica che Jisung andasse così tanto oltre con Minho, per di più in così poco tempo.

«quindi ti piace proprio tanto tanto» affermò Changbin «senti ma, dove è successo?»

Jisung diventò ancora più rosso «non te lo dico, ti arrabbieresti»

«se è come penso mi incazzo, si che mi incazzo» ribatté Changbin «l'avete fatto dentro una cazzo di sala?»

«non era pianificato»

Changbin sbuffò «ma che vi salta per la testa? Ma sei scemo? Ti rendi conto che Avreste potuto essere scoperti e visti? Che cazzo di probemi avete» esclamò Changbin.

Jisung si fece piccolo piccolo «yah dai, non ci avevamo pensato... Lo so che abbiamo sbagliato, non era il luogo adatto»

«non solo non dovreste fare quelli che state facendo, ma anche in posti dove potete essere visti»

Jisung annuì «abbiamo sbagliato, faremo più attenzione»

«dai ragazzi continuiamo ad allenarci» e quella volta mai fu più contento di continuare ad allenarsi. Non voleva continuare quella imbarazzante conversazione con Changbin. Sapeva che poi gli avrebbe chiesto come fosse stato.

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Dopo gli allenamenti come il solito Jisung si fece una doccia e dopo essersi messo una tuta si buttò sul letto.
Sentì il telefono vibrare,era un messaggio di Minho.

Minho hyung:
Scusami se ti scrivo a quest'ora ma non volevo disturbarti nel caso fossi impegnato con gli allenamenti. Come va?

Jisung sorrise. Da quando Minho si preoccupava così per lui?

Jisung:
Ehi Min, tutto bene tu? :)

Minho hyung:
Sto bene anche io. Il tuo sedere che dice?

Jisung avvampò. Ecco che tornava il ragazzo sfrontato quale era.

Jisung:
Minho!!! Fa male....

Minho hyung:
Mi dispiace. La prossima volta ci andrò più piano ;)

Jisung degludì, quindi ci sarebbe stata una seconda volta. Minho gli aveva appena scritto che lo avrebbero rifatto e lui già fremeva dalla voglia di essere nuovamente con il maggiore, ma non glielo avrebbe mai detto.

Jisung:
Chi ti dice che ci sarà una prossima volta?

Questa volta voleva stuzzicarlo un po'.

Minho hyung:
Non ti è piaciuto?

Jisung:
Forse.....

Minho hyung:
Per come gridavi direi che ti è piaciuto, ed anche parecchio ;)

Jisung diventò ancora più rosso. Voleva stuzzicarlo ma si ritrovava sempre come la 'vittima' e tutto questo per colpa di Minho.
Le guance gli andavano a fuoco e avrebbe voluto sotterrarsi.

Quando stava per rispondere entrò in stanza Felix «come mai così rosso in viso? Non mi dire..... Stai messaggiando con una ragazza che ti piace?» chiese Felix curioso, avvicinandosi all'amico.

Jisung cominciò ad agitarsi «no»

«yah non ci credo, fammi vedere» disse allungandosi per vedere lo schermo del telefono.

Jisung spostò il cellulare «non sono affari tuoi»

«dai che sono curioso» detto questo gli sfilò velocemente il telefono alzandosi e correndo dalla parte opposta della stanza.

Jisung lo rincorse e cercò di riprenderlo, senza riuscirci, vista l'altezza di Felix «Lix ti prego dammelo»

Felix rise «sisi» e guardò lo schermo del telefono. Rimase un minuto immobile, poi sgranò gli occhi leggendo la chat con Minho.

Angolo autrice:
Vorrei scusarmi per aver pubblicato dopo così tanti giorni, ma purtroppo tra università e cose varie non ho molto tempo per scrivere. Abbiate pietà di me🤧🤧
Come sempre grazie a tutti quelli che seguono la mia storia ❤️❤️

The survival show - minsung. Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora