25.

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Felix scambiò un occhiata veloce con Jisung e vedendo l'amico in difficoltà tossicchiò prima di dire «yah! Ma quella l'avevo comprata io qualche mese fa e non la trovavo più. Ecco chi ce l'aveva! La rivoglio subito»

Jisung arrossì e quasi si sorprese dalla recitazione di Felix «si hai ragione, scusami, mi piaceva..» rispose in modo meno convinto.

«scommetto che hai anche la mia felpa verde» affermò Jeongin incrociando le braccia al petto.

Jisung alzò un sopracciglio colto sul fatto «potrei...»

«ne sono sicuro. Rubi sempre le mie cose! Perché lo fai hyung?»

Changbin scoppiò a ridere «e glielo chiedi? È così pigro che non vuole nemmeno lavarsi i vestiti e quindi è costretto ad usare i nostri»

Jisung sbuffò «non è vero»

«e allora perché c'è quel mucchio di panni vicino al letto? Avevi promesso che avresti pulito» intervenne Chan.

«grazie del supporto hyung» rispose sarcastico Jisung.

Tirò un sospiro di sollievo quando si accorse che ormai l'argomento 'felpa di Minho' era stato dimenticato. Doveva essere più attento, altrimenti si sarebbe fatto scoprire dal resto del gruppo e già due di loro bastavano. Non che non si fidasse, ma le regole sul non avere relazioni erano chiare e lui non le stava rispettando, quindi si sarebbe meritato un rimprovero da Chan, o peggio ancora dal signor Park.

Si chiese se poi effettivamente potesse definirla una relazione. Erano più scopamici, arrossì al pensiero e cercò di scacciarlo concentrandosi sulla cena e su un discorso di Woojin che parlava di quanto il pollo fosse la miglior cosa al mondo. Non era proprio d'accordo con lui, in quanto gran fan dei noodles.

Il resto della cena fu tranquillo e divertente, Jisung si rilassò completamente con gli altri ragazzi. Avrebbe voluto passare più momenti così con loro, ma tra tutti i loro impegni era praticamente impossibile e quello era uno dei pochi momenti che avevano a disposizione.

Finita la cena si alzarono e si avviarono verso l'appartamento. Chiacchieravano tutti a piccoli gruppi, quasi non si sentivano le loro voci.

Jisung, che in quel momento camminava in silenzio per godersi quella camminata si sentì punzecchiare il fianco.

Urlò dallo spavento, pentendosene subito dopo, quando si accorse che era solo Felix. Quest'ultimo rise «sei proprio un pauroso eh»

Jisung scrollò le spalle «pensavo, ero distratto» tentò di giustificarsi. In realtà sapevano benissimo entrambi che anche se non fosse stato distratto avrebbe comunque urlato dallo spavento. Ma Felix si limitò solo ad annuire.

«non devi dirmi qualcosa?» chiese poi Felix.

Jisung ci pensò un attimo «ah si, grazie per prima»

«non dicevo quello e poi figurati, per così poco. Scommetto che avresti fatto lo stesso per me. Comunque intendevo con lui...»

Jising ridacchiò «guarda che puoi dirlo il suo nome»

«sì però sai, non voglio metterti nei guai o altro» spiegò l'amico.

«tranquillo, alla fine non c'è nulla di male se continuo a vedere Minho no?» chiese quasi come se sperasse di avere una conferma.

«no assolutamente, però ecco si vede che, mh come posso definirlo? C'è sempre stato un legame diverso tra te e Minho»

«lo so.. comunque ci siamo visti prima»

«l'avevo notato da questa» rispose l'australiano indicando la maglia che Jisung indossava.

«abbiamo parlato» continuò Jisung alzando gli occhi al cielo.

Felix rise «sì certo come no»

Jisung alzò un sopracciglio confuso «non mi credi?»

«per niente. È evidente abbiate fatto tutt'altro altrimenti non saresti venuto con i suoi vestiti, per di più sudato e con i capelli che.. lasciamo stare» concluse scuotendo la testa.

Jisung si sistemò i capelli in fretta «yah potevi dirmelo che ero messo così male»

«allora non stai negando!!»

Jisung sospirò sconfitto, Felix non si sarebbe mai arreso. Era una delle cose che adorava del suo amico, così imperterrito che alla fine gli daresti ragione solo per farlo smettere e vederlo sorridere tutto contento.

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Purtroppo quella piacevole serata finì è si ritrovarono tutti alle 6 del mattino nella sala degli allenamenti.

Park voleva farli esibire in un palcoscenico davanti ad un centinaio di persone, per di più sarebbero state presenti delle persone molto importanti, ma non sapevano ancora chi.
La cosa che preoccupava tutti era il fatto che ci sarebbe stato il rischio di un'altra eliminazione, quindi i ragazzi erano abbastanza agitati.

Jisung poteva sentire la tensione che impregnava l'aria, non erano mai stati così agitati in vita loro. Forse l'eliminazione di Minho lì aveva resi ancora più nervosi del dovuto.

«allora - esordì Chan mentre si trovavano tutti in cerchio - dobbiamo portare tre canzoni. Come prima pensavo Hellevator»

Concordarono tutti. Hellevator era stata la loro prima canzone, aveva un significato molto importante e inoltre l'avevano già cantata varie volte, quindi erano più o meno allenati.

«però dovremmo cambiare alcune cose dal momento che non c'è più Minho» continuò con una nota di tristezza nella sua voce.

«secondo me la parte di Minho potrebbe farla Hyunjin ora» propose Woojin.

Chan annuì «anche secondo me, che dici?» chiese rivolgendosi al minore.

«per me va bene» rispose Hyunjin.

Nessuno lo diceva ma in realtà erano tutti abbastanza tristi nel dover cambiare le parti della canzone. Significava sostituire completamente Minho.

«io vorrei provare a fare una versione con tutti i membri di School Life» disse Seungmin.

Jeongin annuì euforico «anche a me piacerebbe!»

«si può fare. Siete tutti d'accordo?» Chan vedendo annuire tutto il gruppo continuò a parlare «allora abbiamo Hellevator e School Life. Ne manca una. Dal momento che è una missione pensavo di creare una nuova canzone... lo so che abbiamo poco tempo però mi sembra la cosa migliore da fare»

«concordo» rispose Changbin

«io e Changbin potremmo occuparci del testo» propose Jisung che fino a quel momento si era solo limitato ad annuire.

«perfetto! Allora abbiamo una scaletta. Possiamo iniziare»

Provarono per qualche giorno Hellevator e School Life senza grandi problemi. Il dramma arrivò con la nuova canzone che avevano scelto: YAYAYA.

Il ritmo era bello ed emanava energia, però avevano poco tempo per provare e con una canzone così veloce i movimenti erano difficili da eseguire.

Jisung non aveva mai provato così tanta difficoltà con un ballo e YAYAYA lo stava mettendo a dura prova.

Ad ogni sbaglio  Chan faceva ripartire da capo la canzone e forse per colpa di Jisung si trovavano già alla quarta prova.

Dopo l'ennesimo sbaglio Hyunjin sbottò «hai rotto Jisung! È impossibile che continui a sbagliare. Non sai ballare!»

Jisung sentì il sangue ribollire nelle vene. Che era lui per dirgli una cosa del genere? Dopo tutti gli sforzi che aveva fatto per arrivare fin lì. È vero, non era il più bravo ma neanche faceva schifo.

«e tu non sai rappare» rispose di getto Jisung.

«YAH! MA VI PARE IL MODO DI LITIGARE? PER DI PIÙ DURANTE GLI ALLENAMENTI» urlò Chan.

Jisung e Hyunjin smisero di mandarsi occhiatacce e decisero di ignorarsi per il resto del tempo.

Dopo gli allenamenti Jisung era davvero nervoso per via di quel piccolo scontro con Hyunjin. Se non fosse intervenuto subito Chan a quell'ora probabilmente se ne sarebbero dette di tutti i colori.

Prima di uscire dalla sala prese il cellulare e  notò che aveva un messaggio.
Lo lesse velocemente.

Minho hyung:
Jisungie, non ci vediamo da quche giorno ormai... Come stai? Tutto bene?
Mi manchi, vediamoci presto~

Jisung si ritrovò a guardare il telefono con un sorriso a trentadue denti. Un messaggio di Minho era stato in grado di migliorargli la giornata e fargli dimenticare tutto il resto. Altroché semplice amico. Era fottuto.

Angolo autrice:
Vi prego di non odiarmi per aver pubblicato dopo così tanto tempo!
Come già ho detto sto lavorando e quindi ho pochissimo tempo per scrivere :(
Inoltre mi sto preparando per andare a Parigi a vedere quei nove scemi degli Stray Kids!!! Voi andrete?
Anyway, grazie per tutto il vostro supporto ❤️❤️

The survival show - minsung. Where stories live. Discover now