27.

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Mettetevi comod*
Ci sarà un po' di drama.

Jisung rabbrivì quando il maggiore gli chiese se volesse fare un secondo round. Era sfinito ma come faceva a resistere a tanta bellezza?

«Min ma non sei stanco?» chiese passandosi una mano tra i capelli e guardando il suo petto completamente sporco.

Minho si mise accanto a Jisung guardando il soffitto «abbastanza ma già so che non ci vedremo per molto tempo» si giustificò mettendo il broncio.

Jisung si girò su un fianco per poterlo guardare meglio «sei insaziabile»

Minho gli diede una leggera pacca sul sedere «che ci posso fare se accanto a me ho la creatura più bella del mondo?»

Il minore avvampò.

«ehi, non devi vergognarti»

Jisung sbuffò «allora smettila di dire queste cose» rispose nascondendo il viso nell'incavo del collo del maggiore.

Minho ridacchiò «scusami, è che quando sono con te non riesco a trattenermi»

Jisung lo guardò negli occhi per qualche minuto, c'era un piacevole silenzio che nessuno dei due voleva interrompere.

Il maggiore gli accarezzò una guancia, spostandogli una ciocca di capelli dietro l'orecchio.

«Minho» disse quasi in un sussurro.

«mh?» chiese Minho continuando ad accarezzargli il viso.

«mi piaci» affermò di getto, senza pensarci e pentendosene subito dopo guardando l'espressione dell'amico

Minho si schiarì la voce «anche tu mi piaci Ji» rispose ridacchiando.

Jisung si alzò, mettendosi seduto sul letto «Minho...»

Anche lui seguì Jisung «io.. devo pensare»

Jisung sentì le lacrime accumularsi, non voleva piangere ma non riusciva a trattenersi «a cosa devi pensare?» chiese con voce tremolante.

Minho sospirò «non lo so Ji, mi hai preso alla sprovvista»

Jisung sgranò gli occhi «stai scherzando vero? Perché non è affatto divertente. Che motivo avrei di venire a letto con te? Credi che lo faccia per divertimento?»

Minho abbassò lo sguardo.

«non ho parole davvero» detto questo si alzò e si vestì velocemente, mentre delle lacrime cominciarono a bagnargli il viso.

Minho si infilò i boxer e quando stava per rivestirsi notò Jisung piangere. Gli si strinse il cuore vedendo l'amico in quello stato «Ji, ti prego non piangere»

«vaffanculo Minho» rispose allacciandosi le scarpe.

«possiamo parlarne?» provo a chiedere il maggiore.

«non dobbiamo parlare di niente. Ho capito tutto» detto questo si avviò verso la porta.

Prima che potesse aprirla Minho lo afferrò per un braccio «per favore»

Jisung lo guardò dritto negli occhi «non farti più sentire» e se ne andò, lasciando Minho da solo e confuso.

Quando arrivò al dormitorio fu davvero felice di scoprire che non c'era ancora nessuno e si lasciò andare ad un pianto liberatorio.

Come aveva potuto credere che potesse nascere qualcosa tra lui e Minho?
Si sentiva usato, un giocattolo che Minho voleva solo usare.

Continuava a piangere così forte che non si rese nemmeno conto della presenza di Changbin «yah Jisung stai bene?» chiese l'amico preoccupato.

Jisung nascose il viso tra le ginocchia «vai via»

Changbin si sedette accanto a lui, circondadogli le spalle con un braccio «riguarda Minho vero?»

Jisung annuì.

«hai voglia di parlarmene?» chiese. Sapeva che Jisung in quei momenti aveva bisogno qualcuno con cui sfogarsi.

Annuì nuovamente «a me piace.... tanto»

«lo so Ji, ma cosa è successo?»

Jisung scrollò le spalle «gliel'ho detto e... e... non ricambia» rispose singhiozzando.

«davvero?» chiese Changbin un po' incredulo.

Jisung annuì «mi sento solo usato»

«lo ammazzo a quello stronzo» rispose Changbin alzandosi di scatto.

Jisung lo afferrò per la maglietta «ti prego non fare niente, ci penserò da solo»

«JISUNG! Sei il mio migliore amico, come faccio a rimanere indifferente ad una cosa del genere? Minho ti ha portato a letto! Se ne è fregato di quello che potevi provare!» quasi urlò.

«Changbin perfav-»

Ma prima che potesse finire la frase venne interrotto da una voce, che fece gelare il sangue ad entrambi.

«cosa hai appena detto»

Jisung degludì guardando verso il rumore da cui proveniva la voce.

«Chan... io posso spiegare» cercò di giustificarsi Jisung.

Chan era furioso, non poteva credere a quello che aveva appena sentito «sei andato a letto con Minho?»

Jisung rimase in silenzio.

«cazzo rispondimi!»

«yah! non c'è bisogno di urlare» intervenne Changbin.

«Changbin tranquillo, ha tutte le ragioni per arrabbiarsi. Comunque si»

Chan spalancò la bocca «come vi è saltato in mente? Ma lo sai che così metti a rischio non solo te, ma tutti noi?»

«lo so... e mi dispiace davvero tanto»

«da quanto va avanti questa cosa?»

«da un po'...»

«precisamente?»

«prima che venisse eliminato»

Chan si passò una mano tra i capelli «cazzo Jisung, lo capisci che mi metti in una posizione scomoda?»

Jisung annuì «e ti capirei se tu dovessi dirlo al signor Park, visto che ho violato una regola molto importante»

Chan sospirò «porca troia. dimmi solo una cosa. Ne vale veramente la pena rischiare tutto per Minho?»

Jisung rimase interdetto. Ne valeva veramente la pena? Avrebbe voluto dire che no, non ne vale a la pena visto che Minho non provava niente per lui, però poi pensò a tutti i momenti passati insieme. Alle risate che avevano condiviso, ai baci, agli abbracci, alle emozioni che il maggiore era stato in grado di fargli provare. Pensò al fatto che aveva perso la verginità con Minho e nonostante tutto era contento di ciò.

«sì Chan, ne vale veramente la pena per Minho»

E così sapeva che si era appena scavato la sua tomba. Sarebbe stato cacciato dal gruppo, ne era sicuro.
D'altronde aveva appena messo al primo posto Minho.

Chan si alzò e se ne andò sbattendo la porta. Era fottuto.

«ma sei impazzito?» chiese Changbin.

«cosa avrei dovuto fare?»

«dirgli che è stato tutto uno sbaglio e che non avreste più continuato!»

«per me Minho non è uno sbaglio cazzo» urlò Jisung «perché nessuno capisce?» chiese riprendendo a piangere.

Changbin sospirò «Ji, scusami.. È solo che sono preoccupato che tu venga cacciato dal gruppo»

«ho paura» confessò il minore.

«di cosa?»

«di tutto, di essere cacciato, di quello che succederà dopo, di quello che sto provando. Non so più chi sono. Fino a 3 mesi fa ero convinto di essere etero, non avevo mai provato attrazione per dei ragazzi e poi è arrivato Minho ed ora non so più niente. Non so più chi è Han Jisung»

Changbin lo abbracciò «lo sai che sono qui per te, non devi avere paura»

Jisung continuò a piangere tra le braccia di Changbin, fino a che non si addormentò.

Angolo autrice:
Perdonatemi vi scongiuro! So di aver fatto passare tanto tempo e mi dispiace tantissimo :(
E so anche che ora mi odierete ancora di più, ma ci voleva un po' di dramma nella storia!

Anyway, come state passando queste vacanze? Tutto bene? Spero vi stiate divertendo.

Grazie a tutti quelli che continuano a seguire la mia storia. Siete voi coloro che mi fanno andare avanti a scrivere! Grazie grazie grazie ❤️

The survival show - minsung. Where stories live. Discover now