8.

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«i-i-io...» Jisung non riuscì a finire la frase e l'unica cosa che gli venne in mente di fare fu di alzarsi e scappare in bagno, senza dare il tempo a Minho di dire qualsiasi cosa.

Una volta chiusa a chiave la porta del bagno Jisung si lasciò cadere contro la parete cominciando a piangere. Cosa avrebbe fatto ora? Minho l'avrebbe guardato in modo disgustato? Non ne aveva idea, ma aveva una terribile paura di affrontare la situazione. Era evidente che il massaggio lo avesse stimolato fin troppo e non avrebbe potuto inventarsi nulla a quel punto.

Si vergognava a tal punto da desiderare di scomparire per sempre.
Jisung non era gay, o almeno non aveva mai pensato di esserlo. Che non aveva mai provato forte attrazione per le ragazze era vero, ma pensava fosse dovuto al fatto che fosse concentrato in altre cose. E poi era arrivato Minho ad incasinare tutto.

Lui che non aveva mai provato attrazione per nessuno si ritrovava chiuso in un bagno perché era stato eccessivamente stimolato da uno dei suoi migliori amici.

Jisung fece un respiro profondo e con tutto il coraggio che aveva in corpo aprì la porta.
Ebbe lo stimolo di richiuderla subito quando vide davanti a sé Minho ma si trattenne.

«ehi squirrel perché sei scappato?» chiese Minho con un tono di voce così calmo che a Jisung fece venire rabbia. Come faceva ad essere così calmo dopo quello che era successo?

«io... Penso sia chiaro il motivo..» balbettò Jisung abbassando lo sguardo.

Minho emise una piccola risata «yah, dai non ti preoccupare» disse dandogli una pacca sulla spalla «e comunque volevo chiederti scusa, mi sembra di aver esagerato un po' troppo.. Probabilmente avrei avuto la tua stessa reazione»

Jisung alzò di scatto il volto per incrociare gli occhi di Minho. Aveva appena detto sul serio quella frase?
«non devi scusarti. Sono io quello che deve scusarsi, mi dispiace tanto, avrei dovuto chiederti di fermarti ma non l'ho fatto»

Minho si avvicinò così tanto a Jisung che quest'ultimo andò a sbattere contro il muro. Lo vide avvicinarsi al suo viso e gli sussurrò in un orecchio «se ti è piaciuto così tanto la prossima volta fammi continuare».

Detto questo corse via, lasciando un Jisung a bocca aperta, confuso e con il cuore che gli batteva a mille. Non poteva credere a tutta quella assurda situazione.

Il suo respiro era diventato irregolare a causa dell'agitazione che gli aveva procurato il maggiore con una stupida frase.

Decise di andare in camera, l'idea di tornare in salotto e continuare il film come se non fosse successo niente non lo attirava per nulla. L'unica cosa che voleva fare era non incontrare di nuovo Minho e mettersi sotto le coperte per fuggire da tutto e da tutti.
Anche perché sicuramente gli altri ragazzi, probabilmente Chan, gli avrebbero chiesto dive era finito per tutto quel tempo.

Quindi corse in camera sua, si mise il pigiama e crollò sul letto sperando di riuscire a dormire. Cosa che non accadde, le parole di Minho gli rimbombavano in testa, impedendogli di addormentarsi.

Angolo autrice:
Ed anche questa volta sono stata più o meno puntuale nell'aggiornare la storia. Vorrei poter aggiornare ogni giorno ma non ho molto tempo per scrivere i capitoli. Però sto cercando di portare a termine questa storia perché mi piace davvero tanto.
Alla prossima~~

The survival show - minsung. Onde as histórias ganham vida. Descobre agora