undici

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"staresti dicendo che sono debole? guarda che io mi so difendere solo che questa volta sono stato colto di sorpresa e beh.."

"e non ti sei saputo difendere"
Completò la frase il castano ridendo appena.

Chan era un tipo socievole e molto simpatico, anche se i due si conoscevano solo da quaranta minuti, a jisung piaceva passare il tempo con lui.

Fu questione di pochi minuti che la sagoma dell'infermiera si presentò davanti ai due.

"allora signor Han, nulla di rotto, ma mi raccomando si metta questa pomata sulle ferite per evitare infezioni"
Disse la donna porgendo la pomata a Jisung.
"Chan puoi accompagnarlo in classe e dare questo certificato al professore per cortesia?"
Chiese poi ricevendo un cenno di capo da parte del ragazzo nominato.

Uscirono poi dalla sala e insieme si diressero verso la classe del più piccolo.

"allora Han, sei fidanzato?"
Chiese Chan per conversare.

"ehi ehi, vacci piano, ci consociamo si e no da un'ora, e in ogni caso si, sono già impegnato"
Avvertì il ragazzo con tono altezzoso.

"tranquillo, non ci stavo provando, mhhh
comunque sia, da quanto state insieme?"
Chiese di nuovo il moro, curioso.

"che cos'è questo un interrogatorio per caso?"
Ridacchiò Jisung scuotendo la testa divertito.
"ad ogni modo, tra una settimana è il nostro mesiversario, avevo in mente di fargli una sorpresa, ma a quanto pare ci vuole troppo tempo da fare da solo e nessuno dei miei amici mi può aiutare"
Scrollò le spalle cacciando fuori un sospiro.

"oh mi dispiace, ma se vuoi posso aiutarti io, insomma diciamo che sono un mago delle sorprese"
Rise il maggiore al soprannome datosi.

"lo faresti davvero?"
Chiese incredulo Jisung, ricevendo un si in risposta da parte dell'altro.
"facciamo oggi dopo scuola a casa mia?"

"si certo, va bene"
Rispose il moro e una volta davanti la classe, Chan posò la mano sulla maniglia della porta, aprendola.

"signor Han, cosa aveva intenzione di fa-"
Si voltò il professore con tono severo, che venne però interrotto.

"buongiorno Professor Park, Jisung era con me in infermeria, ecco il certificato"
Si intromise Chan, sorridendo al signore che aveva davanti.
"si sera fatto male in cortile, ma fortunatamente nulla di grave"

E così ricevendo da parte del professore uno sguardo furioso verso Jisung, gli fece cenno di andarsi a sedere e riprese la lezione.

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::
"allora cosa avevi in mente di fare?"
Chiese Chan, sistemandosi comodo sul pavimento, mentre intanto guardava le cose disposte sul tavolino.

subito, il minore, si mise a spiegare il progetto entusiasta facendo vedere all'amico il materiale che avrebbero usato.

"carina come idea"
Esclamò il moro portando poi lo sguardo su Jisung.
"però sai che questo ci toglierà molto tempo vero? e che ciò comporterà a stare lontano dal tuo ragazzo per almeno quattro se non cinque giorni?"

"oh non importa, mi inventerò qualche scusa, d'altronde lo sto facendo per lui"
Rispose il biondo scrollando le spalle.
"mhhhh, vado a prendere le altre foto, lì ce ne è una che avevo preso per fare una prova intanto vedi tu"

Il biondo di corsa, si affrettò a salire le scale, lasciando da solo l'amico.

Il maggiore, rimasto ormai solo, allungò una mano verso la foto che Jisung aveva lasciato sul tavolino, e curioso di sapere chi era la sua rosa, la guardò, riconoscendo immediatamente di chi si trattava

"minho.."

"eccomi!"
Urlò quasi il minore, intento a tenere su lo scatolone con le foto e le decorazioni.
"come mai quella faccia, ti è passato davanti un fantasma?"
Chiese ridacchiando appena, poggiando poi la scatola sul tavolino.

"il tuo ragazzo è Lee Minho?"
Chiese quasi incredulo, il maggiore.

"mhmh, lo conosci? è un ragazzo fantastico, vero?"
Rispose Jisung con un sorriso stampato sul volto, che andò subito a sparire nel vedere l'espressione del ragazzo.

"Chan va tutto bene? Per caso è successo qualcosa tra voi due?"
Chiese il minore confuso dal perché l'amico avesse quella faccia, ma ricevendo un no in risposta, scrollò le spalle e accennando un sorriso iniziarono a lavorare.

Chan nel fare non riusciva a togliersi quella faccia dalla testa.
Lui e Minho si conoscevano sin da piccoli, le loro mamme erano molto legate, per questo si frequentavano spesso.
Quando erano alle medie, ci fu un periodo nel quale ebbe una piccola cotta per il minore, ma anche se del primo anno, quasi tutte le ragazze cadevano ai suoi piedi, e infatti non ci volle molto che si montò subito la testa, diventò arrogante e narcisista, ma si sapeva, era l'età.
Andando avanti con il tempo si fidanzarono mentre Minho era ancora alle medie e lui ormai alle superiori.
Chan era inconsapevole delle azioni compiute dal più piccolo mentre era a scuola, ma tutto questo finì quando venne a scoprire da voci che giravano, che era stato tradito con una ragazza del suo stesso anno. Riuscirono a toglierli la cosa che più lo faceva stare bene. Dal giorno in cui si lasciarono non si videro più, facendo finire anche il legame tre le loro due madri.

Era ormai un'ora che lavoravano senza pausa, Jisung poteva benissimo sentire il suo stomaco brontolare.
Si portò una mano sulla fronte e sospirò, ricordandosi di aver dimenticato di offrire del cibo al ragazzo accanto a lui.

"che scemo! non ti ho offerto nulla, perdonami"
Si scusò poggiando sul tavolino il materiale che aveva in mano.
"hai fame?"
Chiese ricevendo un cenno di capo in risposta.

"aspettami qui, torno subito"
Disse solo e si alzò da terra, tornando poco dopo con due pacchi di patatine e due bottiglie di birra.

"non sei un po' troppo piccolo per bere birra?"
Ridacchiò il maggiore sorpreso nel vederlo tenere in mano quelle bottiglie dal liquido oro.

"le ha comprate mio fratello a dire il vero, ma visto che non c'è ho pensato che magari potevano interessarti"
Rispose scrollando le spalle, nel mentre poggiava il tutto in uno spazio vuoto del tavolo difronte a loro.

Chan ridacchiò e spostandosi, accidentalmente fece cadere addosso al minore la bevanda.
La sua maglietta si bagnò completamente e sospirando raccolse la bottiglia caduta tra le sue gambe.

"Jisung, mi dispiace, non era mia-"

"ehi tranquillo, mica è grave"
Lo rassicurò il biondo ridacchiando appena.
"ti dispiace se tolgo la maglietta?"
Chiese afferrando la parte inferiore di essa.

"figurati è casa tua"
Rispose il maggiore scrollando le spalle.

E senza esitare il più piccolo si tolse la maglietta ormai zuppa.
Lo sguardo di Chan andò a finire sul corpo del biondo, per l'età che aveva, il suo fisico era a dire poco perfetto.

Jisung nel vederlo inarcò un sopracciglio ammazzo anche se confuso non ci diede peso e afferrò il pacco di patatine.

"mangia, sono davvero buone, sono le preferite di Minho"
Ammise jisung, portandone alcune alla bocca.
"oh a proposito, come vi siete conosciuti?"

honey ; minsung Wo Geschichten leben. Entdecke jetzt