tredici

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Erano passati quattro giorni dalla partenza di Felix, e Minho continuava a capire il motivo del perché Jisung continuava ad evitarlo. A breve sarebbe stato il loro primo mesiversario e di certo non voleva passarlo da solo senza il suo ragazzo.

La campanella stava per suonare, e Jisung sarebbe dovuto andare per l'ultima davanti la classe di Chan. Non appena sentì il suono che annunciava la fine delle lezioni, si sbrigò a preparare lo zaino e si fiondò verso le scale che portavano al piano superiore.

Era intento a salire il primo gradino ma Minho lo sorprese.

"ji, ti sei scordato che l'uscita è per di qua?"
Chiese il castano indicando la direzione giusta.

"oh no, ecco...il fatto è che-"

"mi spieghi perché mi stai evitando?"
Sospirò Minho e guardandolo con sguardo malinconico.

"è per una buona causa, lo giuro, ma non posso dirti altro, è una sorpresa, domani vedrai"
Disse solo il biondo, e rubando al ragazzo un bacio sulla guancia, scappò su per le scale.

Impacciato, nel salirle andò a sbattere contro una persona. Alzò appena lo sguardo e notò questo ragazzo dai capelli color nocciola sorridergli.

"serve aiuto?"
Chiese egli notando lo sguardo del biondo perso.

"beh si, starei cercando Chan, Bang Chan, sai dove posso trovarlo?"
Chiese intimidito Jisung, per poi ricevere un si con la testa che lo sollevò.

"al momento è ad un'assemblea, finirà verso pomeriggio, se vuoi puoi aspettarlo fuori la sala, è accanto all'ufficio del preside"

"grazie mille"
Disse solo, e tra la folla sparì, andando alla ricerca della sala.

Non ci volle molto che la trovò.
Fuori vi era una panca, sulla quale si andò a sedere durante l'attesa.

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Si erano fatte le diciassette passate, e i due erano a lavoro, pronti per finire la sorpresa.
Jisung era soddisfatto di come stava uscendo, e tutto era grazie a Chan.

Ad un certo punto la loro concentrazione venne interrotta dal suono del campanello.
Così con aria confusa, Jisung si alzò e andò a vedere chi era.
Aprì la porta, ritrovandosi davanti Minho.

"Minho...cosa ci fai qui"
Chiese preoccupato Jisung, ansioso dal fatto che avrebbe potuto scoprire ciò che stava creando.

"mi mancava passare del tempo con te, così sono venuto"

"capisco, puoi passare più tardi? ora ho da fare"
Lo implorò il biondo cercando di non farlo passare.

"Ji mi stai nascondendo qualcosa?"
Chiese curioso Minho nel vedere i gesti da parte del ragazzo. Ma vedendolo titubante lo spostò, entrando in casa.

Non appena mise piede in salone, rimase fermo, non riusciva a muoversi, e le sue ginocchia iniziarono a tremare.

"Minho posso spiegare"

"cosa ci fai lui qui?"
Chiese con tono freddo e severo il ragazzo appena arrivato.
"è per lui che mi stai evitando? è per un fottuto ragazzo che stai mi evitando?"
Gridò quasi con un tono della voce abbastanza alto.

"Minho per favore.."
Disse il biondo con voce tremolante.

"adesso che vuoi fare, piangere?"
Lo guardò Minho con tono deluso.

Senza proferire parola, il biondo si diresse verso la propria camera intento a trattenere le proprie lacrime.

"hai esagerato, potevi anche risparmiarti di incazzarti così, se solo sapessi cosa sta facendo il tuo ragazzo per te"
Lo rimproverò Chan impressionato.
"mi meraviglio di esser stato con te sai?"

"evita di tirare fuori cose successe tempo fa, me ne sbatto le palle e soprattutto ora non c'entra nulla"
Lo avvisò il minore sbuffando.

"ti avviso, se solo provi a fare del male a Jisung giuro che-"

"ascolta è il mio ragazzo e so come devo trattarlo, e comunque se tu non fossi stato qua tutto questo non sarebbe successo"
Lo riprese Minho cercando di zittirlo, ormai era spazientito.

"ma se non sai neanche ciò che sta succedendo, poi fai tanto il gelosone quando sei il primo a far soffrire le persone"
Sbottò Chan ormai arrivato al limite.
"per quale motivo ci siamo lasciati, mh? per quale cazzo di motivo secondo te? beh perché magari te la facevi con quella troia di jieun? pensi che non abbia sofferto? pensi veramente che sia stato bene quando sono venuto a scoprirlo? beh se sei più contento non sono riuscito ancora a mandare giù la cosa"
Disse alzando sempre di più il tono della voce.

"non cominciare per favore"
Lo implorò ancora Minho.

"va da Jisung e se provi a spezzargli il cuore ti faccio vedere io"
Disse il maggiore e prendendo la giacca mi sorpassò uscendo così di casa.

Quando la porta fu chiusa, Minho sospirò e si andò a sedere sul divano. Notò una specie di album con accanto una colla aperta e delle foto sparse.
In quel momento capì cosa stava succedendo, e si sentiva uno stupido.

honey ; minsung Where stories live. Discover now