ventitré

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Era ormai chiuso in bagno da minuti e l'unica cosa che lo infastidiva era il bussare alla porta da parte di Felix, che continuava a chiedergli di parlare.
Non avrebbe voluto, ma d'altra parte sapeva che aveva sbagliato così dopo il tredicesimo richiamo, aprì finalmente la porta.

"mi dispiace, non dovevo intromettermi avevi ragione, ma vedere te e Minho così distanti era insopportabile"

Nel sentire quelle parole un sorriso nacque sul suo volto, ma non voleva darlo troppo a vedere, così tornò serio.

"non dovresti scusarti, ho sbagliato anche io trattandoti in quel modo, e poi Jeongin ha ragione, se non fosse stato per te forse nemmeno lo avrei conosciuto, te ne sono grato"
Ammise il biondo sospirando.

"quindi pace fatta?"
Chiese il rosso allungando il mignolo che subito l'altro afferrò ridacchiando.

"pace fatta"
Replicò solo.

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"che ne dite se ordino la pizza per cena? sto iniziando ad avere fame"

A quella domanda non ci fu una persona che rispose di no.

Lo sguardo di Jisung era fisso su Minho.
Se ne stava per conto suo ed era triste, forse deluso.
Non ne poteva più di stargli lontano, così si decise e si andò a sedere di fianco a lui mentre gli altri decidevano cosa mangiare.

"ehi"
Sussurrò quasi il biondo.

Non ricevendo risposta sospirò e afferrò la sua mano, incrociandone le dita.

"non eri arrabbiato?"

"ciò non significa che non posso prenderti per mano"
Sorrise Jisung ricevendo in risposta uno sguardo serio e freddo.

Sospirò e poggiò la testa sulla spalla del moro.

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"SONO ARRIVATE LE PIZZE!"
Urlò Felix dalla gioia mentre intanto teneva stretti i cartoni della pizza, stando attento a non farli cadere.

Tutti a quell'esclamazione sorrisero, e corsero ad aiutare Felix.
Ognuno aveva il proprio cartone sulle gambe, meno che Minho.

"non mangi?"
Domandò Hyunjin portando lo sguardo sul moro, che in risposta ricevette un no.

Jisung mentre masticava vedeva Minho fissare la sua pizza, così senza dire nulla, ne prese una fetta e gliela passò sorridendo.

"grazie"
Sussurrò quasi portando la fetta alla bocca.

"dopo dobbiamo parlare"
Disse il biondo mentre mandava giù il boccone.

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"Chan, ho bisogno di chiederti una cosa, puoi uscire un momento con me?"
Jeongin chiese, ma non diede nemmeno il tempo a Chan di rispondere che già lo aveva afferrato per il polso.

Il maggiore poggiò sul tavolo il suo cartone di pizza e raggiunse il nero.

"torniamo subito"
Avvisò il più piccolo aprendo la porta di casa.

I due uscirono fuori e ad accoglierli c'era ormai il cielo notturno.
Chan confuso vide il minore sedersi sul prato, e così fece anche lui.

Ci fu qualche secondo di silenzio e poi il più piccolo iniziò a parlare.

"so che può sembrare strano, infondo mi sono lasciato soltanto oggi, ma dopo aver parlato con Seungmin ho aperto gli occhi, e sono riuscito a capire finalmente cosa provo, in tutto e per tutto"
Sospirò facendo una piccola pausa.
"fortunatamente mi ha fatto capire di chi veramente io sia innamorato, e di come questa persona mi faccia stare bene"

"questa persona sono io, vero?"

L'altro rimase quasi perplesso, non aveva che dire.

"l'avevo capito non c'era bisogno neanche che me lo dicessi"

Jeongin rimase in silenzio, e continuava ad ascoltare il maggiore e di come l'avesse capito.

Lo sentì ridere, ma lui continuava a rimanere serio e in silenzio, fin quando non interruppe il più grande.

"è sbagliato? voglio dire, essere così, amare persone dello stesso sesso"

"assolutamente no, niente è sbagliato se c'è di mezzo l'amore"

"hai altro da dire?"
Chiese il nero mordendosi la guancia dal nervoso.

Chan abbassò lo sguardo sulla sua mano, che afferrò, spostandolo poi sulle sue labbra.
Lentamente si avvicinò fino a sfiorarle.
Gli piaceva, e tanto, era stata la causa della rottura con Woojin, ma non sapeva cosa fare.

Il più piccolo preso dal panico, le avvicinò ancora di più facendole toccare, potevano dire di essersi baciati, ma a volere di Jeongin.

"forse è meglio se torniamo dentro"
Disse Chan mentre si alzava dal prato.

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"che ne dite di guardare un film?"
Propose Changbin afferrando il telecomando.

"basta che non sia horror"
Rispose Jeongin scrollando le spalle.

"per questa volta allora dovrai avere paura piccolo, mi dispiace"
Disse Changbin scompigliandogli i capelli.

"perchè non guardiamo un'altro genere? anche io ho paura"
Intervenne Jisung.

Vedendo l'indecisione, Felix propose due generi, e messi ai voti, vinse il genere horror.

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Ormai erano già quarantacinque minuti che era iniziato il film, tutti erano presi, compreso Jeongin che sembrava quasi una cozza con Chan.

Jisung era l'unico che aveva lo sguardo altrove, non gli interessa affatto vedere lo schermo.
Minho capendolo si avvicinò a lui, e gli afferrò il polso.

"vieni con me"
Sussurrò quasi, ricevendo un "cosa c'è" da parte dell'altro.
"non dovevi parlarmi?"
Gli rinfrescò la memoria.

Jisung annuì e senza attirare l'attenzione degli altri, si avviò al piano superiore con Minho.

honey ; minsung Where stories live. Discover now